0-Vittoria 🔞

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🖊1634

-Cami, è pronto-Urla Asia dalla cucina.
Siamo ormai tutti a tavola e manca solo lei, come al solito.
-Siete davvero così diverse-Ripete Davide per la milionesima volta da quando è qui.
-Eppure sono così uguali-Aggiunge invece il fidanzato, come per gli ultimi due mesi.
-Amore riusciremo mai a pensare la stessa cosa?-Chiede Davide, ma Gianni nega scuotendo il capo con un grande sorriso.
Loro funzionano proprio perché la pensano diversamente e nonostante questo si ascoltano l'un l'altro senza criticarsi.
-Scusate, scusate, scusate-Ripete mia sorella racchiudendo la folta chioma rossa in un elastico.
-Non si asciugavano più-Spiega.
-Diglielo Vitto che ci vuole tempo per mantenerli così rossi-
Annuisco muovendo leggermente la testa.
Ci scambiamo una serie di sorrisi.
Ancora non siamo riuscite a parlarci e quando Asia, seguita da Mirko e Lele, entra in sala da pranzo ho la perfetta scusa per non parlarle.
Non ho la più pallida idea di cosa dirle.
La paura mi blocca.
La paura che mi abbia trovata perché le è successo qualcosa di brutto o che banalmente voglia delle spiegazioni o peggio che le sia stato ordinato di riportarmi indietro, a casa.
Camilla sposta la sedia vicino a Davide ed è proprio quel rumore che mi riporta alla realtà.
Lele e Mirko servono la pasta al sugo e prendono posto con noi a tavola.
Mirko è il primo a dire buon appetito ed a buttarsi sul cibo.
Io e Lele ci guardiamo un attimo incantati dal suono di quelle semplici parole.
Mirko ha un aspetto molto meno gracile.
Gli enormi pettorali su cui dormo sono incantevoli tanto quanto i suoi bicipiti ma nulla, inconfronto al suono del suo "Buon appetito".
-Oh diamine, ancora pasta?-
-Qual è il problema?-Chiedo a mia sorella confusa.
-Ho uno shooting oggi pomeriggio non posso permettermi di mangiare la pasta, scusatemi tanto.-
-Avrei dovuto avvertirvi prima-
-Oh tranquilla-Gli dice Davide.
-Prenditi pure qualcos'altro-La invita cordialmente Asia.
Lei ringrazia ancora e sparisce.
-A cosa pensi?- Mi chiede Lele mentre gli altri discutono sul nuovo lavoro.
-Io non ho ancora avuto l'occasione di chiederle come mi ha trovata-
-Non la caccerá nessuno, stai tranquilla-Mi rassicura dandomi un bacio sulla fronte.
-potete prendervi tutto il tempo che vi resta per recuperare-Dice invece Mirko.
Se fosse qui per riportarmi indietro loro glielo lascerebbero fare?.
-Ancora insalata?-Le chiedo interromendo la conversazione appena torna in sala da pranzo con un piatto con qualche pomodoro.
-É buona-Risponde alzando le spalle e prendendo nuovamente posto a tavola.
Una volta finito di pranzare Camilla si scusa per non poter aiutare a pulire e si reca in fretta a lavoro.
-Tutto bene?- Mi chiede Asia dandomi una mano a caricare la lavastoviglie.
-Si-
-È che mi sembri pensierosa-
-È successo qualcosa con i ragazzi?-Aggiunge.
-Con loro va tutto molto bene-Rispondo con un gran sorriso.
Lei ricambia e tra noi cala nuovamente il silenzio.
Alla fine la ringrazio per avermi aiutata e mi reco velocemente in camera.
-Scusa, posso restare?- Chiedo.
Nella stanza, sul letto, c'è Mirko con solo i boxer.
-O ti distraggo dal lavoro?-Chiedo vedendo che ha il tablet tra le mani ed agita nervosamente la penna tra le dita.
-Oh si, tu sei la mia più grande distrazione- Dice dando due piccoli colpetti sul letto.
Chiudo la porta alle mie spalle e vado a sdraiarmi accanto a lui.
-Non prendi freddo?-
-Tu nel dubbio stammi più vicino-
-Sembri di buono umore-
-In effetti...tu non molto- Dice lasciandomi un bacio tra i capelli.
-Ho tanti pensieri-
-Se non te la senti di parlare va bene, non sarò io ad obbligarti-
-Sappi però che te la stiamo facendo passare liscia da tanto, forse troppo-
Annuisco e butto l'occhio sul tablet.
-Non mi viene il braccio-
-Ho notato-Ridacchio guardando la strana torsione che esegue la figura nel disegno.
-È un braccio rotto...- commento ridendo.
-Posso provare io?-
-Certo-Mi dice passandomi il tablet e la penna.
-Tipo così?-Chiedo dopo qualche minuto.
-Così funziona, grazie mille angelo-
Arrossisco.
-Puoi modificarlo se qualcosa non va-
-È per/fet/to- esclama scandendo bene la parola.
-Fai un bagno con me?-chiedo dopo un po.
-È il momento di parlare?-
-È il momento di parlare-Rispondo.
-Con te e basta, da soli- Specifico.
-É se è in fuga Miko, lei è come me-
-Io non avrei mai voluto che anche lei finisse come me, credevo che andandomene di casa le avrei evitato tanta sofferenza-Dico con le lacrime agli occhi.
Sono come paralizzata.
Ho la possibilità di recuperare il tempo perso con la persona più importante della mia vita invece sono traumatizzata perché la persona che ho di fronte è così diversa che quasi non la riconosco.
-Angelo...- Sussurra Mirko spegnendo il tablet.
Mi afferra per la vita e mi avvicina a sé.
-Sono passati tanti anni, non sono solo le cose brutte a farci cambiare-
Mi accarezza le spalle, il collo e i capelli ed io sorrido provando a lasciarmi trascinare dalle sensazioni positive.
-C'è bisogno di un bagno-Aggiunge dopo poco, probabilmente rendendosi conto che non stava realmente funzionando.
-Ti prego-
Mi prende in braccio tenendomi a testa in giù e premendo il suo braccio sulle mie coscie per non farmi scivolare.
Gira su se stesso più volte e mentre rido afferra la maglia di Lele che tra le mille volte in cui si è cambiato ha lasciato sul letto e un paio di mutande sempre dal suo cassetto.
-Mirko peso, mettimi giù-
Poco dopo sento scorrere l'acqua.
Gemo a contatto con la ceramica fredda del bidet.
🔞🔞🔞
-Ma non ho ancora fatto nulla-Sussurra facendomi arrossire.
-Mirko- Lo chiamo mentre mi slaccia i bottoni del jeans.
-Tu hai me e mi avrai per sempre, capito?-
-Mirko- gemo afferandogli il viso con entrambe le mani per baciarlo.
Lui si inginocchia e sento le sue mani all'interno del pantalone, sulle mutande di cotone.
-Di sicuro negli ultimi minuti non pensavi a Camilla-
Lui è fatto così, non lo fa per ricordarmi ciò che mi ferisce ma perché ha bisogno di rassicurazioni.
-Mirko-Gemo.
-Ti prego-
-Ho bisogno di te, sempre-
Mi sfila completamente i pantaloni, insiste ancora un po sul tessuto della mutanda poi mi priva anche di quella.
-Mirko-Insisto a voce più alta.
-Non siamo soli, non farmi sgridare durante le mie ore lavorative-
Provo a tapparmi la bocca con la mano mentre la sua testa é tra le mie gambe e aiutandosi con il pollice insiste sul mio clitoride.
-Dio-Sussurro.
Per un attimo mi sembra di percepire il suo sorriso e i suoi occhi su di me mentre cerco di non emettere alcun tipo di suono.
La vasca ormai è giunta al limite e Mirko chiude l'acqua aggiungendo un po di sapone per fare la schiuma.
Finisce di spogliarmi, poi si spoglia, mi prende in braccio e entriamo in vasca.
Le nostre parti intime sono a contatto e ricoperte dall'acqua.
-Troppo calda Angelo?-Chiede anche se sa benissimo che mi sta portando al limite.
Con una mano prendo il suo membro e con l'altra mi aggrappo alle sue spalle.
Lascio che l'acqua lo lasci scivolare dentro me e quando mirko inizia a
gemere provo a muovermi il più possibile ma l'acqua non me lo permette.
Mi bacia e poco dopo mi insapona i capelli dal profumo capisco che non è il mio Shampoo ma quello di Lele.
Sorrido.
-Chiudi gli occhi angelo-
-Rilassati- Sussurra mentre è ancora dentro di me.
Le sue dita si muovono lentamente sulla mia cute insaponando accuratamente i miei capelli.
Un brivido mi percorre la schiena facendomi muovere leggermente.
Geme -Hai freddo?-
Nego scuotendo la testa.
Apro gli occhi Lo bacio e rovescio direttamente sulla sua testa un po dello Shampoo di Lele.
Nell insaponarlo provo a muovermi il più possibile e quando chiude gli occhi e inizia a gemere mi sento soddisfatta.
Ora che entrambi abbiamo la testa insaponata lo bacio mordendogli il labbro.
-Vitto-sussurra passando la lingua sulla parte dolente.
-Lo sai che io...-
-Shh- Dico mentre sento che si libera e poco dopo lo seguo.
-Sei un angelo-
-Il tuo- Sussurro al suo orecchio.
🔞🔞🔞
Ride.
-Caxxo, scusa-
-Hey, va bene-
-Mi è piaciuto- Aggiungo e gli lascio un altro bacio sulle labbra.
-Sei perfetta-
Sorrido e lascio che mi prenda in braccio per mettermi sul bordo della vasca.
Inevitabilmente il mio corpo si ricopre di brividi.
-Scusa angelo, il tempo che cambia l'acqua-
Mentre l'acqua ancora scende si sciacqua il corpo, i capelli ed esce dalla vasca.
-Entra- Mi dice mentre si allaccia un'asciugamano in vita.
-Non serve che la riempi di nuovo-
-Come desideri-
Mi lascio scivolare nuovamente nella vasca e gli permetto di sciacquarmi i capelli.
-Li pettino?-
-Posso tranquillamente farlo io-
-Voglio farlo io-
Annuisco e chiudo gli occhi mentre dopo aver messo un po di balsamo mi pettina i capelli.
Una volta dato l'ultimo risciacquo mi prende in braccio e mi copre con l'asciugamano.
Con un altro asciugamano mi tampona i capelli che una volta umidi mi asciuga con il phon.
Dopo un po glielo strappo dalle mani e inizio ad asciugare i suoi.
Mi prende in braccio e mi fa sedere sul lavandino, poi si appoggia alla mia spalla e finisco di asciugargli i capelli.
-Perfetto- Sussurro dopo aver spento il phon.
Gli lascio un bacio sulla fronte e scendo dal lavandino per vestirmi.
-Stai benissimo-Dice stringendo i lembi della maglietta di Lele.
-Tu sei bello-Dico pizzicandogli un fianco.
Poi scappo in camera per prendere un paio di mutande e mi lancio sul letto.
Lo sento ridere mentre sistema le ultime cose prima di raggiungermi.
Lo osservo vestirsi e realizzo ciò che è appena successo.
Mi sento di nuovo bene.

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