9-Lele

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🖊1080

Il viaggio prosegue in silenzio tra strette di mano, carezze leggere e baci nascosti. Una volta arrivati a casa salutiamo il nostro autista e attraversiamo il vialetto. Rimango indietro per chiudere la porta di casa e gli sussurro, per non svegliare tutti gli altri, che vado a bere un bicchiere d'acqua. Li vedo salire le scale e sparire nel buio mano nella mano. Una volta in cucina la luce è accesa ed anche la porta è aperta. -Lo so che è brutto, ma ti ho aspettato- -Ho bisogno di parlarti di Vitto- -Lo sai che non mi intrometterei mai nella vostra relazione- Asia è assonata e non ha un bell'aspetto. -Cosa è successo?-Chiedo troppo felice per la serata appena vissuta dandole le spalle per prendere un bicchiere d'acqua. -Camilla sta facendo qualcosa- -Cosa?, Le hai parlato?- Stringo i pugni colto da una rabbia improvvisa, quella ragazza non mi ha mai convinto a partire dal modo in cui è riapparsa senza spiegare nulla di tutto ciò che è accaduto negli ultimi anni. -Ho parlato con Vittoria mentre si preparava- -Lei è mia amica, è voglio che continui a parlarmi senza avere paura che potrei parlarne con voi.- -Dimmi quello che pensi!- -Non ho bisogno di dimostrazioni ti crederò sulla parola.- -Lo so, lo so- -Penso che Camilla voglia farle il lavaggio del cervello- -Penso che abbia un piano per rendere efficace ciò che il padre non è riuscito a fare- -Non dice nulla di male solo... - -Mette la pulce?-Chiedo facendo le virgolette con le dita. Annuisce. -Non voglio dirti di allontanarla solo di stare attenti- -Infondo è rimasta col padre, è comprensibile che sia stata influenzata da ciò che gli ha detto- -Quell'uomo di merda!- Esclamo. Asia porta l'indice alla bocca invitandomi a fare silenzio. -Si è anche avvicinata a Valentino- -Lo so, lui me ne ha parlato così bene.- -Adesso io e te andiamo a dormire e non ci pensiamo più- -Non me la faccio portare via Asia- -Ho paura anche per Vale- -Vale è un uomo che vede solo la possibilità di entrare nel letto di una modella- -Non puoi parlare di lui così!- -Pobabilmente hai ragione, ma non è il mio primo pensiero- -Anche lui ha sofferto- -Scusa hai ragione, parlerò con Davide e vedremo di fare qualcosa.- -È una situazione così delicata- Si lamenta. L'abbraccio passandole una mano sulla schiena. -Sei un'ottima amica, sia per me e Mirko sia per Vittoria- -Qualunque cosa accadrà tu non avrai nessuna colpa- -Adesso vai in camera tua, fatti un bagno caldo, tranquillizzati e dormi un po- -Ci pensiamo io e Davide- Le bacio la testa. -Va bene- Una volta libera dall'abbraccio mi saluta e si volta per uscire. -Non mi chiedi neanche com'è andata la serata?- -Voglio saperlo da Vittoria non da te- -Buonanotte- Mi saluta canticchiando. Rido e resto ancora qualche minuto in cucina.
Quando percepisco i passi agitati di Mirko sulle scale e lo sento saltare l'ultimo gradino mi metto sull'attenti, pronto a raggiungerlo.
Il suono delle sue parole arriva alle mie orecchie e non capisco più nulla.
Una volta in camera Tory è nel letto, si agita ed al contatto con la mia pelle i suoi occhi si spalancano e terrorizzati si incastrano nei miei.
Cosa ti sta succedendo, perché non ti muovi?.
Perché non mi salti addosso come fai sempre?
Sei arrabbiata perché sono arrivato più tardi del solito?
Il suo salvatore è Mirko ed arrabbiato preparo la vasca a tutti e due.
Devono iniziare a risolvere i problemi da soli, io non posso più sopportare tutto ciò.
Mirko una volta mi ha raccontato di aver sofferto di paralisi del sonno e non potrei mai permettere che assista nuovamente a tutto ciò.
-L'acqua è pronta- Affermo tornando in camera da loro.
Prendo per entrambi dei miei vestiti e prendo in braccio Vitto.
-Tu non la fai?- Mi chiede.
-Essere nudo con voi non mi aiuterebbe in questo momento-
Vittoria sta per piangere e Mirko prova ad uccidermi con lo sguardo.
-Voi avete scelto di non volere il fidanzato iperprotettivo e allora iniziate a prendervi cura di voi stessi-
-Hai iniziato a stare male da quando è arrivata tua sorella, tra l'altro di una maleducazione di cui è meglio se me ne sto zitto e non tiro fuori l'argomento- Mirko sgrana gli occhi e stringe Vittoria a sé.
Sono entrambi ricoperti da un velo di schiuma e faccio fatica a mantenere il ruolo che mi sono imposto.
-Quando Lele è stato male è perché non sopportava la distanza, prima sembrava che anche tu stessi male per la lontananza da tua sorella, ma ora?- Faccio una breve pausa perché le lacrime iniziano a coprirgli il viso.
-A me sembra proprio che tu stia peggio di prima!-
-So cosa ti ha detto tua sorella e non concordo, ma è la tua famiglia e dovresti essere abbastanza grande da capire quando una cosa è sbagliata e fa solo male-
-Se prova anche solo a ferire Vale, Mirko o chiunque altro è fuori da questa casa e sarai libera di scegliere se andare con lei o meno- Le spiego.
-Gabriele!-Mi richiama Mirko, è davvero infuriato, ma spesso c'è bisogno di smuoverli per far sì che aprano gli occhi e vedano la verità.
-Mia madre-Sussurra in un sospiro.
-Ho solo sognato mia madre-
-Lei è stata rinchiusa in un centro psichiatrico dopo che papà ha scoperto che l'avrebbe denunciato da lì a pochi giorni-
Non so se avrebbe dovuto aggiungere altro ma i miei piedi e poi il mio corpo si sono mossi da soli, prima sono uscito dal bagno e poi dalla camera deciso a raggiungere l'esterno per una boccata d'aria.
Davide è la prima persona che mi viene in mente nel momento in cui sono in difficoltà, ma decido di non raggiungerlo.
Anche lui sta vivendo la sua vita, non è giusto che mi intrometti.
In realtà non so quanto tempo sia passato, ma fuori è ancora buio ed il freddo ha smesso di pungermi addosso.
-Gabri...-
-Mirko è entrato in camera piangendo-Aggiunge.
-Vittoria è da sola?- Chiedo preoccupato.
-Non ho capito se è andata da Asia o da Camilla-
-Sentire il suo nome mi fa venire il voltastomaco-
-Lele-
Mi posa una mano sulla spalla e percepisco una scossa, i miei muscoli si rilassano e piango nascondendomi nella spalla del mio amico.
-Lei resterà con voi.-
-Io ne sono certo- Aggiunge stringendomi in un abbraccio.

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