12-Vittoria

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La giornata, fuori dalle mura di casa e con Camilla al mio fianco è cominciata come un raggio di sole che squarcia le nuvole grigie.
La mia anima, stanca e confusa, ha trovato riposo nell'abbraccio caldo e sincero della mia adorata sorellina. Camilla, con i suoi occhi luminosi e il sorriso contagioso, ha ridato vita alla mia esistenza, portando gioia e speranza dove prima c'erano solo dubbi e dolore.
Entrando nel negozio di trucchi, ho seguito Camilla con entusiasmo, lasciandomi trasportare dalla sua energia positiva ed i consigli sui vari prodotti.
Mi porse il mascara esposto sul bancone e lo esaminò con attenzione, poi mi sorrise con entusiasmo. -Guarda questo mascara, è fantastico! Ti farà risaltare gli occhi ancora di più.-
Sollevai lo sguardo verso il mascara, ammirando l'elegante confezione. -Sembra fantastico, ma è un po' costoso, non credi?- Chiesi spegnendo il suo entusiasmo.
Camilla scosse la testa con determinazione.
-Te lo regalo io!- Esclama tornando subito felice.
-Cami...-La richiamo, ma mi interrompe.
-Non importa, te lo meriti. E poi, è solo un piccolo regalo per la nostra giornata speciale insieme.-
Sorridendo, accettai il suo gesto di generosità.
-Grazie mille Cami, non vedo l'ora di provarlo- Esclamai una volta fuori dal negozio osservando per l'ultima volta la confezione prima di metterlo nella borsa.
Lei rise, dando una spinta leggera al mio braccio.
-Una volta a casa ti aiuterò a metterlo- Si propose rendendomi ancor più felice.
Le sue parole di saggezza e i suoi consigli mi hanno aiutato a dimenticare i tormenti del passato e a concentrarmi solo sul momento presente. Anche se inizialmente esitante, ho accettato il regalo del mascara costoso come un segno del suo affetto e della sua generosità.
Provando gli abiti nei negozi, mi sono sentita come una principessa in un mondo incantato, circondata dall'amore e dalla complicità di Camilla.
Ogni vestito che indossavamo diventava un simbolo della nostra unione, dei legami indissolubili che ci univano come sorelle.
Non immaginavo che infatto di gusti eravamo così simili.
Quando abbiamo trovato quei due vestiti uguali ma di colori diversi, ho capito che non importava ciò che il destino ci avrebbe riservato: io e Camilla saremmo state sempre insieme, pronte a sostenerci l'una con l'altra in ogni circostanza.
Camilla mi spinse dentro un camerino con un vestito colorato e poi si fermò davanti a me, con le mani sui fianchi.
-Questo vestito non può che starti da dio, Vittoria!-
-Vedrai come esalterá tutte le tue curve!-Aggiunge tirando la spessa tenda che ora ci divide.
Alzo lo sguardo verso lo specchio, osservando con sorpresa il riflesso di me stessa nel vestito.
-Wow, non mi ero mai vista così prima!-
Probabilmente sente il mio commento perché apre la tenda e la luce che entra mi fa innamorare ancor di più dell'immagine nello specchio.
Camilla mi sorride soddisfatta.
Ha indosso il mio stesso vestito ma invece che essere blu è verde.
-Anche tu sei bellissima con quello che hai scelto. Sembri una vera principessa!-Affermo girandomi di lato per osservare meglio il vestito. -Oh, smettila! Ma grazie. Sai, è bello sentirsi speciali insieme.-
Annuisco timida chiedendomi se abbia già vissuto qualche giornata di intero shopping con le proprie amiche.
Esauste e con tutte le borse decisi di proporle di fermarci in un bar e mentre sorseggiavamo i nostri cappuccini con aggiunta di cacao Camilla mi ha riportato alla mente i bei momenti d'infanzia che avevamo condiviso insieme.
La sua felicità nel rievocare quei ricordi ha toccato le corde più profonde del mio cuore, facendomi sentire amata e apprezzata come mai prima d'ora.
Ha riportato alla mente una parte di ricordi che è da troppo tempo sotituita da quelli cupo e malati.
Con le sue parole dolci e il suo affetto sincero, mi ha ricordato che non importa quanto possano essere duri i colpi della vita, lei sarà sempre lì per me, pronta a sostenermi e a incoraggiarmi lungo il cammino.
Posa delicatamente la tazza sul tavolino, poi afferra la mia mano accarezzandola con affetto.
- E invece ti ricordi quando eravamo piccole e facevamo picnic nel giardino di casa nostra? Quei momenti erano così magici...-
Rifiuti di ricordarmi che era tutto un gioco inventato e da me proposto perché non ci era permesso uscire e mi focalizza sulle belle sensazioni.
Socchiusi gli occhi e mi lasciai trasportare dal ricordo dei giorni felici dell'infanzia.
-Sì, ne ho davvero dei bei ricordi. Grazie per avermeli riportati in mente, Camilla.-
Lei mi sorrise con tenerezza.
-Non c'è di che, sorellona. Voglio solo che tu sia felice, e se posso aiutarti a ritrovare la felicità, lo farò con tutto il cuore.-
-Magari è destino che io ti abbia trovata proprio ora-Aggiunge ed anche a me piace pensare che sia così.
Ricambiai la stretta della mano.
-Ti ringrazio per essere stata lì per me, stanotte.-
-Mi ha fatto piacere avere un posto sicuro dove andare, che mi facesse sentire protetta e soprattutto mi permettesse di abbandonare la paura di essere giudicata.- Aggiunsi con gli occhi lucidi.
Camilla mi guardò negli occhi, con un'espressione intensa.
-Anche tu sei la migliore sorella che io potessi desiderare. Siamo una squadra, ricordi?-
Con un sorriso radioso, annuii.
-Sì, sempre e per sempre.- Affermo con il sorriso guardando le nostre mani ancora unite vicino alle tazze ormai vuote e seccante dalle luce del sole ormai calda del primo pomeriggio.
-Ti va se mangiamo prima di rientrare?-Propone Camilla con un sorriso luminoso.
L'idea di non mangiare tra Lele e Mirko e di non esserci per controllare l'alimentazione di Mirko mi fa allarmare, ma annuisco felice di poter passare ancora un po di tempo con mia sorella.
L'idea di prolungare il tempo trascorso insieme a lei mi riempie il cuore di gioia, ma un brivido di preoccupazione mi attraversa e ho la sensazione che si fermi lì, sulla pelle, quando penso a Lele e Mirko. Tuttavia, non posso resistere alla tentazione di trascorrere ancora del tempo con la mia adorata sorellina. Annuii felice, cercando di ignorare l'ansia che mi assale all'idea di non essere a casa.
-Va bene, mi piacerebbe- Rispondo con un sorriso affettuoso.
Camilla mi afferra il braccio con entusiasmo, attirandomi verso l'uscita del bar.
-Perfetto! Ho già in mente il posto giusto dove andare.-
Mi lascio guidare da lei, cercando di concentrarmi solo sul momento presente e di lasciare da parte le preoccupazioni per un po'.
Ho la sensazione che con Camilla al mio fianco, saró in grado di affrontare qualsiasi cosa accada, purché insieme.
Arriviamo al ristorante che Camilla ha scelto con cura, e entriamo con un sorriso sulle labbra.
Mentre ci sediamo al tavolo, mi guardo intorno, ammirando l'atmosfera accogliente e familiare del locale.
Il profumo del cibo mi avvolge, facendo crescere il mio appetito.
Camilla sfoglia il menù con interesse, mentre io la guardo con affetto.
È così bello poter trascorrere del tempo con lei, lontano dalle preoccupazioni e dai conflitti della vita quotidiana, posso solo immaginare che Lele e Mirko stiano dando di matto.
Mi sento protetta e amata accanto a lei, come se niente potesse disturbare la nostra felicità.
"Dovremmo ordinare qualcosa di leggero," suggerisce Camilla, guardandomi con premura ed interrompendo tutti i miei pensieri. "Che ne dici di una bella insalata?"
Annuiamo entrambe, e quando il cameriere si avvicina per prendere le nostre ordinazioni, facciamo la nostra scelta con entusiasmo.
Mentre aspettiamo che il cibo arrivi, Camilla mi racconta delle sue ultime avventure e dei suoi progetti futuri. La sua energia contagiosa mi riempie di speranza e mi fa dimenticare per un momento i miei problemi.
Mi sento libera e serena, come se niente potesse rovinare questo momento di felicità con lei.
Quando finalmente il cibo arriva, ci godiamo ogni boccone con gusto, condividendo risate e confidenze come se non ci fosse un domani.
Il tempo sembra fermarsi, e io mi sento grata per ogni istante trascorso con lei.
Non ho tanti ricordi felici e sono grata di averne potuto vivere un altro ancora.
Dopo aver finito di mangiare, ci guardiamo negli occhi con complicità.
-Grazie per questa giornata meravigliosa- dico sinceramente.
Camilla sorride, toccandomi leggermente la mano.
-Grazie a te, Vittoria. È stato bello passare del tempo con te. Spero di riuscire a ripeterlo spesso.-
Annuiamo entrambe e con un sorriso sulle labbra, lasciamo il ristorante mano nella mano.

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