23-Lele

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🖊 1810

Vittoria e Mirko sono la famiglia che mi sono scelto e io voglio dargli tutto di me.
Il sorriso della madre che mi ha cresciuto, la gioia di mia nipote e... anche quella testa di cazzo di suo padre.
Mi dirigo da loro, felice dell'atmosfera che riecheggiava a casa quando sono uscito.
Se solo Vittoria si riprendesse io potrei pensare di vivere un po con loro in quella casa.
Una volta in taxi do tutte le informazioni sulla destinazione all'autista e partiamo.
-Davide-Chiamarlo è stato un gesto istintivo, dettato dalle emozioni che più mi stavano premendo.
-Gabriele so già dove stai andando-
Oltre ad essere il mio migliore amico è anche un buon ascoltatore e i rumori della città non gli saranno certo passati inosservati.
-Cosa ti dice che non è andato tutto uno schifo e sto andando a buttarmi nel Tevere?-
-Gabriele scherza poco con me, tua madre ti sta aspettando-
-Ho smesso di dare notizie a quella povera donna da quando sei partito-
-Ah!, sei un traditore- Affermo un po esterrefatto, ma la realtà è che da lui me lo aspettavo.
-Lo sai che mi ha detto che non vede l'ora di conoscere Gianni?-
-Gianni nel ruolo di nostro grande amico o...-
-Gianni nel ruolo di mio fidanzato-
-Va bene questo mi lascia davvero stupito e col cuore leggero-
-Vorrei davvero sapere come sta andando tra voi tre, ma mi rendo conto che se non me lo dici è perchè sarà necessaria un'altra lunga chiamata-
-È esattamente così, ma non ti nego che sto pensando di chiedere a Mirko di rimanere un po di tempo qua-
-Vittoria ha bisogno di spazio e io vorrei comunque vedere se riesco a rimediare...-
-Ti devono chiedere scusa loro, e se non lo fanno Vittoria sale in auto e con Mirko ve ne tornate su tutti e tre assieme-
-Camilla non è una minaccia, dovresti vedere come sta bene insieme a Valentino-
-Certo sono bizzarre come sorelle- Commenta
-Cosa intendi dire?- Gli chiedo.
-Non si sono mai cercate da quando ve ne siete andate-
-Sono abituate a stare distanti e poi Vittoria non è al massimo-
-Mi spiace Gabri, e mi manchi tanto-
-Ma se sei li con...- Non faccio in tempo a terminare la frase che la voce di Gianni mi giunge all'orecchio.
-Non lo lascio solo nemmeno un'attimo e l'unico momento in cui mi stacco un po perchè finalmente lo hai chiamato vengo criticato-
-Hey!, ma non ti ho criticato- Davide si finge offeso, ma la risata che proviene dal telefono mi fa sentire leggero.
-Mi mancate entrambi, magari oltre a mandarci ciò che componiamo per lavoro scriviamoci ogni tanto-
-Sarà fatto- Mi risponde Gianni.
-Lele, scusa- Si intromette nella chiamata, ma so già cosa vuol dire.
-Lo posso chiamare? è un buon momento-
-Chiamalo, ne sarà felice- Taglio corto.
Io avevo detto a Davide di darmi un po di tempo per risolvere la questione e capire per che cosa stessi e volessi ancora continuare a lottare.
Ora che l'ho capito l'ho subito contattato.
Mirko però preferisce isolarsi quando le cose lo feriscono ed evitare di appoggiarsi agli altri.
È vero che a star male è Vittoria, ma si sta completamente dedicando a lei e non si concederà neanche un minuto per parlare con Gianni a meno che non sia lui a chiamarlo e tornerà a fare l'amico.
Ho imparato col tempo che anche Gianni è molto introverso e Davide lo avrà certamente influenzato dicendogli che avevamo bisogno di un po di spazio e tempo.
-Sentite ci risentiamo, sono appena arrivato-
-Salutami tua madre-
-Si, dopo ti aggiorno-Aggiungo prima di chiudere definitivamente la chiamata.
-C'è lo zio Lele!- La voce di mia nipote mi fa apparire un sorriso a trentadue denti e mi rassicura portando tutta la tensione al di fuori del mio corpo.
-Ma è mia nipote Sofia?-Chiedo a mia sorella dopo averla presa in braccio.
-È cresciuta tantissimo, dalle foto non sembrava-Sussurro.
-È perchè ho sbagliato e ti chiedo scusa-
Effettivamente ho fatto finta di nulla, ma è da quando ho smesso di parlare con mia madre che con mia sorella non parlo più e non ricevo messaggi da parte di Sofia o foto.
Ho sempre avuto una famiglia schietta, ma non mi aspettavo ne parlassimo di fronte a Sofia.
Con un cenno della testa le indico quello che per me resterà sempre la mia nipotina e lei annuisce per poi lasciarmi senza parole.
-Lei resta qui, perchè ha già parlato con me che sono la sua mamma e le ho raccontato di aver avuto un piccolo e brutto litigio con il papà-
-Hai litigato con Marco?-Chiedo stringendo tra le braccia Sofia.
-È l'ora della merenda ci andiamo a sedere?-Mi chiede mia madre entrando in salotto.
Annuisco e poggio Sofia a terra, non riesco a credere che sia cresciuta così tanto.
-Ci sei mancato tanto!-Mi sorride mia sorella lasciandomi un bacio sulla guancia una volta seduti vicini.
Mi sembra un po di tornare piccoli a quando litigavamo per la fetta di torta più grande.
-Mamma non mi guardare così-
-So tutto!-
-Lo so, ho parlato con il padre di Mirko e Davide-
-Comunque sto bene, mangio e sono sano-
-E fidanzato- Aggiunge mia sorella
-Con Mirko è stato complicato-Inizio.
-Mirko?-Mi ferma mia madre
-E la rossa con cui...-
-Tagliamola breve o mi verrà un attacco di panico di una portata tale che nemmeno voi due insieme potrete gestirlo- Le anticipo.
-Siete da sempre le mie due donne-
Mia sorella arrossisce.
-Ma la rossa di cui tu parli, si chiama Vittoria ed è la mia ragazza, Mirko è invece il mio fidanzato-
-Da quanto-
-Già da qualche anno con Mirko-
-Vittoria l'abbiamo conosciuta dopo-
-Sono due splendide persone e non ho intenzione di la...-
-Non finire quella frase-Mi interrompe mia sorella.
-Mamma io l'avevo detto che ho due zii e una zia-
-Sofia li ha conosciuti quando sono stato qua l'ultima volta.-
La faccia di mia sorella è indecifrabile.
-Non di persona ci ero in videochiamata, non sono suo padre e non prenderei mai l'iniziativa di insegnarle o presentarle qualcuno.-
-Insomma, l'ultima volta Marco è stato chiaro...-
-Gabriele, con Marco ho divorziato-
Guardo la mia copia, più grande e da sempre più forte e non so come reagire.
-Stai bene?- Le chiedo.
-Io e Sofia stiamo bene- Ad assecondare queste semplici parole un sorriso sincero.
-Scusa io ero focalizzato su di me-
-Alla mamma non interessa più sapere con chi stai- Si interrompe tenendomi con il fiato sospeso.
-Voglio sapere perchè sei tornato e cosa ti sta succedendo-
-Si tratta di Vittoria mamma-
-Lei è stata cacciata di casa perchè poliamorosa ed è stata costretta a subire delle violenze da parte del padre, la situazione che ha vissuto a casa non erano belle.-
-Io e Mirko l'abbiamo obbligata a venire qua, volevamo farle conoscere la famiglia di Mirko per farle capire com'è fatta una vera famiglia-
-Da pochi mesi ha ripreso i contatti con sua sorella Camilla, ma è come se fosse tornata in contatto con suo padre, ha incubi e fa fatica a svolgere qualsiasi attività-
-Bene, vogliamo conoscerla-
-Mamma è in piena crisi-
-Non lo mettiamo in dubbio Gabri-Mi rassicura mia sorella afferrandomi le mani.
-Noi siamo due donne e potremmo aiutarla, inoltre non abbiamo mai invitato Mirko nemmeno quando era il tuo amico-
-Si è vero- Sussurro sorridente.
-No, ma io non voglio mettervi fretta o obbligarvi a fare una cosa che non volete fare davvero-
-Mi basta che tra noi le cose siano risolte-
-Un segreto di questa portata verso la propria mamma- Mia madre ancora offesa mi colpisce il coppino con lo straccio della cucina.
Rido, ma prima di chiederle scusa afferro il piatto con la fetta di torta più grande.
-Quella fetta è di Sofia-
-Ziooo!-Urla lei incrociando le braccia al petto.
-Sofia sa già dei suoi zii, quando vorrai portarli qui faccelo sapere-
-Dovete essere pronte-
-Dopo essere stati a casa di Mirko è successo un gran disastro-
Passiamo il pomeriggio tra caffè, dolci e figurine degli amici cucciolotti.
Ognuno di loro mi ricordava Vittoria o Mirko in uno dei nostri tanti momenti vissuti assieme.
Non vedo l'ora di collezionarne altri, ma una volta calato il sole sono costretto ad avvicinarmi alla porta.
Questa è casa mia e i sorrisi, le coccole e gli abbracci che ho ricevuto oggi, di quelli come non ne avevo mai visti, nè tantomeno ricevuti in vent'anni mi legano fortemente a questo posto e queste persone.
Ma sceglierò sempre di tornare da loro.
-Torno da loro, prima che ripartiamo ci rivedremo di sicuro- Mirko mi ha chiamato solo due volte da quando sono uscito, e Vittoria mi aveva mandato uno sticker di incoraggiamento qualche ora dopo che ero uscito di casa.
-Hai capito Sofia?-
-Lo zio torna prima che tu ti possa esser resa conto che è andato via-
-Mi porti dei giochi la prossima volta?-
-Hey! signorina stai diventando maleducata-
La prendo in braccio e le sorrido.
-Ti ricordi la principessa e quel bel ragazzo che hai visto l'altra volta.-
Annuisce contro la mia guancia.
-Lo zio te li porta, non vedono l'ora di giocare con te.-
-Anche io-Mi sussurra.
Peccato che quando mia madre apre la porta, loro sono lì.
-Salve, è un piacere conoscerla-La rossa di cui sono perdutamente innamorato sorride a mia madre facendola sentire la donna più importante sulla faccia della terra.
-Oddio cara finalmente ci conosciamo, sai com'è?, del ci rivediamo del mio figliolo non mi fido proprio-
-Abbiamo parlato di voi tutto il pomeriggio non vedevamo l'ora di conoscervi- Aggiunge mia sorella facendo sorridere Mirko.
Lui sapeva che se non fossi stato pronto o se le cose sarebbero state complicate avrei presentato solo Vittoria alla mia famiglia.
-Ma che ci fate qui?-Chiedo mentre mia mamma li soffoca in un unico abbraccio.
Mi irrigidisco tenendo Vittoria sott'occhio, peccato che stia ridendo.
Mia sorella mi da una spallata e indica Sofia che è nascosta dietro la sua gamba.
-Sembra la principessa con l'arco.-
-E tu invece dovresti essere la principessa Sofia- La saluta Vittoria facendo un piccolo inchino.
Sofia ricambia facendo una piccola giravolta che fa gonfiare il suo piccolo vestito viola.
Ha davvero addosso il vestito di una principessa dei cartoni? dallo sguardo ammaliato di mia sorella capisco di sì.
-Ciao zio!- Saluta Mirko andandogli incontro.
-Sai che dopo lo zio Davide sei lo zio numero due che conosco?-Gli chiede.
Lui ha già gli occhi dolce e quasi si trattiene dal prenderla in braccio.
Lei però si allunga verso di lui e mia sorella gli sorride acconsentendo.
-Penso che sarai tu il mio zio preferito-
-E tu la mia nipote preferita-
-È già la mia- Mi precede Vittoria presentandosi a mia sorella che la travolge in un abbraccio.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Oct 29 ⏰

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