BRENDA' POV
Victoria in questi giorni si era data parecchio da fare per occuparsi della questione dell'affido e dei funerali. Non aveva voluto nemmeno un centesimo per la funzione e si era assicurata che i giornalisti curiosi evitassero di assalirmi. In fondo si sa queste cose fanno scalpore e attirano attenzioni per un periodo di tempo limitato, poi tutti se ne dimenticano, già tutti tranne quelli che portano le cicatrici di questi avvenimenti. Dopo una serie di accordi si è deciso che io restassi con questa famiglia finchè mi avrebbe fatto piacere, quindi quel periodo di tempo che era di un anno e mezzo si era prolungato a chissà quanto. Non mi dispiaceva in fondo, Victoria e David mi avevano accolta a braccia aperte e dal giorno della morte dei miei genitori Brooklyn aveva iniziato a volermi almeno un briciolo di bene. Spesso la sera quando andavo a dargli la buonanotte lui mi attirava in un abbraccio e senza parlare mi faceva sfogare e piangere e lui stava lì a farmi da roccia. Mi stavo affezionando a lui e anche a tutti i suoi amici che ormai potevo considerare anche miei. Mi erano stati tutti molto vicini e Becca ogni tanto mi chiamava per fare un pigiama party, o per fare shopping o altre cose da ragazze comunque, il tutto per distrarmi un pò. Matthew era venuto a trovarmi ogni giorni, il primo periodo si presentava addirittura sempre con una rosa rossa tra le mani finchè non gli dissi che non era necessario rovinare tutto il giardino di sua nonna. Anche lei era una così cara donna! Ogni tanto ci invitava a fare merenda e mentre i ragazzi giocavano alla play io e Becca cercavamo di rubarle qualche segreto delle sue deliziose ricette.
La campanella della ricreazione mi distolse dai miei pensieri. Tutti i professori erano abbastanza informati della mia situazioni in quanto Victoria se ne era occupata personalmente. Le aule erano di colori tenui e con le pareti libere in attesa di essere riempite da cartelloni, progetti e avvisi vari che non trovavano più posto nella minuscola bacheca.
''non vieni?'' mi disse Brooklyn piazzandosi davanti a me
''arrivo'' dissi mettendomi di fianco a lui in attesa che mi facesse strada.
Mi guidò attraverso i corridoi tenendomi una mano sulla schiena. Davanti a un grande campo da calcio trovammo Becca e gli altri. Quando Becca era venuta a trovarmi, poco prima che iniziasse la scuola mi aveva confessato che le piaceva un ragazzo ma voleva esserne sicura al cento per cento prima di dirmelo. Mentre sceglievamo l'outfit per il primo giorno di scuola l'attenzione si era rivolta su di e a peggiorare le cose vi era il fatto che anche Brook partecipava attivamente alla conversazione stando sdraiato sul letto.
*FLASHBACK*
''a te non piace nessuno?'' chiese Brook
''che ne dici di questa?'' chiesi a Becca mostrandole una t-shirt nella speranza do sviare quella domanda
''mi piace, ora però rispondi''
''a cosa?'' chiesi per temporeggiare
''ti piace qualcuno?'' mi chiesero praticamente in coro
''no, non ho più avuto tempo di pensare ai ragazzi'' dissi voltandomi verso l'armadio
''oh, giusto, scusa'' disse Becca mentre guardava imbarazzata Brook
''Non c'è problema ragazzi davvero''
''allora non avrai problemi ad ammettere che Brian è un figo'' disse Broook ridendo
''e quello sguardo'' enfatizzò Becca dandogli corda
''si è carino'' ammisi arrossendo
''e che ci dici di Tyler'' chiese Brook continuando con la tortura
''anche lui non è male'' dissi cercando di immaginarmelo
'' e Paul'' proseguì Becca
''è ok'' ammisi
''E di Matt che ci dici?''
''è carino anche lui''
''così non ci aiuti però'' disse Brook
'' hai detto che sono tutti carini'' disse Becca
''solo perchè non le hai chiesto di me altrimenti avrebbe aperti il dizionario per cercare una parola con la p''
''puttaniere?'' chiesi
''no, perfezione'' disse prima di lanciarmi un cuscino
''io direi pallone gonfiato'' disse Becca
''aspetta'' disse Brook fissando prima me poi lei ''pallone e gonfiato non sono due parole?''
''scemo''dicemmo in coro
''allora se vuoi solo pallone''
''modestamente sono un asso a giocare a calcio''
''Basta è inutile parlare con te'' disse Becca dandogli una leggera sberla prima di lasciargli un bacio sulla guancia
*FINE FLASHBACK*
'' per te va bene?''
''eh?'' dissi scendendo dalle nuvole
''una festa, questo sabato''
''è perfetto'' dissi senza ragionarci troppo. Non sapevo bene se avevo impegni ma avevo bisogno di sfogarmi
''andiamo che è suonata'' disse Brook e dopo aver salutato tutti tornammo sui banchi di scuola.
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loving ME➳Matthew Espinosa-Brooklyn Beckham
FanfictionBrenda è una ragazza di soli 15 anni quando la madre decide per il suo bene di allontanarla dalle questioni famigliari. I problemi non fanno che peggiorare ogni giorno e Brenda coglie l'occasione di uno scambio culturale offerto dalla scuola per cam...