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Dopo aver raccolto la mia valigia inizio a cercare qualsiasi indizio che possa farmi capire chi sia venuto a prendermi all'aeroporto. Ad un tratto noto un ragazzo con i capelli marrone chiaro che regge tra le mani un cartello con scritto il mio nome.

"Tu devi essere Brooklyn"dico quando sono abbastanza vicina A lui perché possa sentirmi.

Non sono mai stata una ragazza chiusa e timida ma questo carattere a volte mi ha portata anche a conoscere gente che mi ha fatta soffrire, ma a parte tutto ha i suoi pregi. Fare conoscenza alla svelta è uno di questi.

''tu sei ehm'' dice imbarazzato mentre gira il foglio per leggere il mio nome ''Brenda'' gli dico

''bene Brenda muoviti che ho un incontro con i miei amici tra meno di 10 minuti e il taxi ci sta aspettando qui fuori. Farò portare la tua valigia a casa e tu nel frattempo resterai ''

Simpatia portami via. Questo ragazzo è precisino, organizzato, teso e troppo apprensivo per i miei gusti.

''ok'' mi limito a dire.

-Come se avessi scelta di ribattere- pensai.

Salii sul taxi che ci aspettava proprio poco fuori le porte dell' aeroporto e pochi minuti dopo accostammo vicino a un parco immenso compreso di campo da calcio.

Brooklyn si stava rivelando meno simpatico del previsto e il solo pensiero che avrei dovuto trascorrere con lui un anno e mezzo non aiutava certo a calmare le acque.

"Oh guarda chi c'è un'altra delle amiche tre del mitico Brooks"

"Ciao bro" disse lui salutando l'amico

"Allora non ce la presenti? Potrebbe essere la volta buona questa"

"Lei è solo l'ultimo acquisto di mia madre" afferma lui con disinvoltura "e tanto per la cronaca è tutta vostra"

L'ultimo acquisto di sua madre ?! Anche il resto della famiglia la pensava così? È io che pensavo di andare a stare in un posto tranquillo per dare ai miei la possibilità di chiarirsi o per lo meno di provarci.

''wow ragazzi per la prima volta non ci lascia gli scarti. Sicuro di stare bene?''

''sicurissimo. Allora quando si inizia?'' risponde lui.

I ragazzi passarono tutto il pomeriggio a giocare a calcio e io mi limitai a stare seduta sulle gradinate. Mia madre mi aveva cambiato la sim del telefono così che io non potessi avere contatti con i miei veri amici. La mia memoria è pari a quella di un pesce rossa e come è possibile intuire non conosco nessun numero a memoria. Mia madre ha detto che si sarebbe fatta sentire ogni tanto chiamando al numero che la mia nuova ''famiglia'' gli aveva fornito. Non sono esattamente convinta che il termine famiglia sia esatto vista la descrizione fornita poco fa da mister simpatia.

'' ti annoi?'' mi chiede ad un tratto un ragazzo sedendosi di fianco a me.

E' biondo non tanto alto e al contrario delle aspettative no, non ha gli occhi azzurri. Ho sempre avuto una passione per gli occhi. Sono la prima cosa che guardo e come disse qualcuno che non ricordo:"Gli occhi molto belli sono insostenibili, bisogna guardarli sempre, ci si affoga dentro, ci si perde, non si sa più dove si è."

Sembrava simpatico e meno cazzone degli altri ragazzi del gruppo. Di certo non era così amico loro, insomma loro dei montati e lui un ragazzo che viene a chiedermi se mi sto annoiando.

''no tranquillo, avevo bisogno di stare un pò da sola. Comunque piacere, mi chiamo Brenda''

''io sono Matt'' disse ricambiando la stretta di mano

''sei nuova qui?''

''si vengo dall'Alabama, sono qui per uno scambio con la scuola''

''quanto tempo resterai''

''circa un anno e mezzo'' rispondo cercando di non farmi prendere troppo dall'entusiasmo. So che quando inizio a parlare poi non mi ferma più nessuno e non voglio impaurire l'unica persona che fino ad ora si sta dimostrando gentile con me.

''conoscevi già Brooklyn?'' mi chiede

''no, ma qualcosa mi dice che non mi sono persa nulla'' rispondo sorridendo

''non è sempre così coglione. Ma con le ragazze gli piace fare il duro. Se però non gli interessi la faccenda diventa seria perchè è capace di evitarti anche se vivrete nella stessa casa''

''uno così è meglio perderlo che trovarlo'' gli dico ''lo conosci da tanto?''

''scherzi? siamo migliori amici da una vita praticamente'' dice entusiasta misto sorpreso

''migliori amici? voi? cioè tu stai qui a parlare con l'oggetto dell'odio di mister simpatia?''

''uno non ti odio, ma non mi interessa conoscerti, due mister simpatia non è nemmeno vicino ai pesanti insulti che ricevo ogni giorno dagli invidiosi, tre alzati che andiamo a casa'' dice una voce dietro di me sollevandomi per un braccio. Mi limito a farmi guidare senza nè guardarlo in faccia nè ribattere. Se le cose stanno come ha detto Matt non importa davvero quanti sforzi farò, non cercherà mai di instaurare un rapporto d'amicizia con me. E io che pensavo che le cose in Alabama stessero andando uno schifo.

loving ME➳Matthew Espinosa-Brooklyn BeckhamDove le storie prendono vita. Scoprilo ora