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Ore 10:33

Continuavo a rigirare i cereali sul piatto,eccoci
nuovamente ad un noioso lunedì.
Tra qualche ora,sarei dovuta andare dal dottor Hafford,per svolgere una delle mie solite sedute.
Lily era in università.Non sapevo come fece a svegliarsi presto nonostante fosse tornata alle 4.
Decisi che non avrei più mangiato,non avevo fame,e per di più dovevo partire o sarei arrivata in ritardo.

Dopo la sera precedente,pensai molto a ciò che successe con Tom in cucina.
Ero curiosa di sapere cosa nascondesse,quali fossero i lati che non mostrava a nessuno.
Il dottor Hafford era a conoscenza di ciò?
Era stato chiaro infine.
A letto svolgeva pratiche insolite e dominanti.
Non serviva molto a capire che tipo di esigenze aveva.
Per lo più aveva avuto anche un grande autocontrollo con me in cucina.
Ma si autocontrollava anche a letto?
Questo fu ciò che pensai mentre fissavo il vuoto,seduta su una delle sedie d'attesa d'avanti alla studio.
Sentii la porta aprirsi.
<<Prego T/n,entra>>
<<Buongiorno>>dissi mentre raggiungevo il dottore,per poi accomodarmi sulla poltrona davanti alla scrivania.
<<Come stai?>>
<<Bene grazie,lei>>
<<Io sto bene grazie>>rispose.
<<Allora,com'è andata la cena con i tuoi genitori ieri sera?>>chiese.
Non esitai,ed iniziai a raccontargli tutto.
Con il dottor Hafford riuscivo a parlare,non lo trovavo solo il mio psicologo,anzi,era quasi un'amico.
Mi fidavo ciecamente perché sapevo che ciò che raccontavo rimaneva privato.
Per fortuna il discorso si evolse,e decisi di fare una domanda insolita.
<<Dottore,ho una domanda>>dissi.
<<Dimmi pure>>
<<Ma le persone..possono avere delle ossessioni,o comunque attrazioni verso certe pratiche durante i rapporti?>>
<<Bhe,si,ed è una cosa piuttosto diffusa.Non c'è un termine preciso,ma semplicemente alcune persone preferiscono delle modalità più spinte nel fare le cose durante un rapporto>>
<<Come mai?>>
<<Curiosità>>risposi.
Continuammo la sessione,e dopo due ore uscii finalmente dallo studio.
Durante la sessione oltre ad i miei genitori,ho parlato degli incubi che stanno tornando.
Mi era capitato infatti due settimane prima,che uno dei miei incubi rappresentanti Jacob tornassero.
Il dottore però disse che fosse normale,e che dopo quello che ho passato potrebbero tornare una volta ogni tanto.
Stavo percorrendo il corridoio finquando mi ritrovai lo schizzato avanti.
<<Schmollend>>
<<Ciao schizzato,mi perseguiti?>>chiesi.
<<No,tra 5 minuti ho un'appuntamento con il dottore>>si difese.
<<Mh vabene>>dissi.
<<Comunque riguardo a ieri sera..>>disse malizioso.
Io diventai subito rossa,cosa che letteralmente non succedeva mai.
Lui se ne accorse e sorrise.
<<Sono stato bravo eh?>>
<<Ho provato di meglio>>mentii.
<<Ah si?>>chiese mentre si avvicinava al mio collo.
<<Non mentirmi,e non mentire a te stessa T/n lo sai che sei fai la bambina cattiva ti punisco>>disse malizioso.
<<E se voglio essere..punita?>>chiesi.
Lui scosse la testa,e mi sorpassò con una spallata.
<<Ehi!Questa me la paghi schizzato!>>urlai per farmi sentire.Non serviva neanche che fosse di spalle per capire che stava ridendo come un matto.
Me ne andai fuori la struttura,nel grande giardino.
Presi una wiston blu,e l'accesi per poi sedermi su una panchina.
Nel grande giardino c'erano molti pazienti,quelli che facevano parte dell'ala est,quella in cui tenevano permanentemente i pazienti in cura,osservati ogni giorno.
<<Posso?>>chiese una voce maschile.
<<Certo>>risposi.
Mi girai e vidi un ragazzo.
Era alto,gli occhi verdi erano contornati da ciglia lunghe ed i capelli corvini erano scompigliati.
Le labbra erano carnose,il naso dritto,senza imperfezioni.
<<Come mai sei qui?>>mi chiese,mentre prendeva anche lui una sigaretta dal pacchetto di Malboro rosse.
Pensai subito a Tom,erano le stesse che fumava lui.
<<Avevo una sessione,tu?>>chiesi.
<<Io sono venuto a firmare dei documenti,andrò in cura con un certo dottor Hafford>>disse mentre fumava tranquillo.
<<Farai anche terapia di gruppo con lui?>> chiesi.
<<Si>>
<<Allora ci vedremo spesso>>risposi.
<<Sei in cura con lui?>>
<<Già>>risposi.
<<Almeno conosco qualcuno,sai,mi sono appena trasferito a LA per ricominciare tutto da capo insieme a mio padre>>
<<Spero ti troverai bene>>dissi sorridendo.
<<Comunque non mi sono presentato,sono Kyle>>disse.
<<T/n>>risposi.
Parlammo per circa 1 oretta e mezza,era davvero simpatico,finché non fummo interrotti.
<<Schmollend,che fai?>>chiese lo schizzato.
<<Una semplice conversazione>>risposi seccata.
<<Chi è?>>chiese.
Cosa cazzo gli importava?
<<Un mio amico>>dissi sperando che se ne andasse.
<<Mh>>disse pensieroso.
<<Mi dai una sigaretta?>>mi chiese.
<<Non ci penso proprio schizzato>>risposi divertita.
<<Tieni>>disse Kyle mentre porgeva il pacchetto di Malboro a Tom.
Lui neanche lo ringraziò e poi mi prese per un braccio.
<<Che cazzo fai?>>gli chiesi.
<<Dobbiamo andare ci stanno aspettando>>disse mentre mi allontanava da Kyle che era rimasto da solo a sorridere.
<<Cazzo,se mi tieni così sembriamo una cazzo di coppietta>>sbottai.
<<Non ti lamentare schmollend,entra in macchina>>disse.
<<No>>risposi.
<<Non disubbidire>>disse,ed era un'ordine.
Non poteva trattarmi così,probabilmente lo stesso comportamento lo aveva con tutte,dovevo farmi rispettare.Si,avrei accettato le sue pratiche a letto,ma d'altro canto non poteva trattarmi con una bambina.
<<L'hai voluto tu>>disse.
Aprì lo sportello e mi fece entrare con forza in auto.
<<E che cazzo!>>sbottai.
Lui entrò di fretta,ed in un'attimo mi trovai completamente appiccicata al sedile,con le sue mani al collo.
<<Cazzo bambina,perché mi fai eccitare così tanto quando fai la testarda?>>disse ad un'tratto.
Non ci volle molto,ed iniziai a sentire delle fitte di desiderio nel mio centro.
<<Ho capito il tuo trucchetto sai?>>disse alleviando la presa.
<<Lo fai perché vuoi che io ti punisca>>
Aveva ragione in parte,ma lo facevo perché ero così,se fosse stato gentile con me e se non fosse così fortuitamente attraente,sarei stata diversa.
<<Vuoi che io ti punisca T/n?>>disse mentre con il dorso della mano mi sfiorava la guancia.
<<Si>>risposi sinceramente.
<<Allora..>>disse mentre si avvicinava.
E poi..
Scoppiò a ridere.
<<Credi davvero che io "ti punisca"?>>disse ridendo.
<<Non lo farò mai con te, schmollend,non potrei mai>>rispose.
<<Perché scusa?>>chiedi mentre mi ricomponevo.
<<Perché non vorrei farti male,so cos'hai passato,bhe non so il motivo,ma da quello che hai scritto l'altro giorno alla lavagna mi fa immaginare>>disse mentre metteva in moto l'auto.
Non risposi.
Da una parte,la curiosità di scoprire le sue pratiche era enorme.
Dall'altra mi sciolsi,era preoccupato per me?
Passarono 10 minuti silenziosi,che decisi di spezzare.
<<Tom>>dissi.
<<Dimmi schmollend>>
<<Tu mi hai detto che a letto hai un tipo di esigenze diverso,e che ogni volta non puoi soddisfare perché a letto ti tocca "attenerti" a ciò che le ragazze vogliono>>
<<Quindi,come fai a "scaricare" questo sfogo?>>
chiesi.
Lui parve diventare un'altra persona.
<<Perché una ragazza è sempre stata disposta a farlo per me,ma non perché le piace>>
<<Sapere che ad una ragazza non piace,e che si sforza,mi procura un fastidio enorme,infatti con lei ho lasciato perdere>>
<<Io non costringo mai nessuna,e mi attengo alle scopate normali,forti,ma normali solo perché loro non vogliono far ciò che io preferisco>>
<<Scopo ogni giorno,almeno 3 volte,ma mai come vorrei,non sono mai me stesso>>disse infine.
Nonostante fosse un'argomento complicato, sapevo cosa intendesse nel non essere mai se stesso.
<<Riguardo all'essere se stessi,ti capisco.Io ogni domenica vado a cena dai miei..ora non penso ci andrò più..ma ogni volta ero costretta a fingere di essere un'altra persona,quella che loro vogliono che io sia>>dissi.
Non sapevo neanche come da un momento all'altro eravamo arrivati a parlare delle nostre vite.
<<Come mai non ci andrai più?>>chiese.
<<È tutto così lungo e complicato>>
Non mi sarei messa a spiegare di Jacob.
<<Dai,io ti ho parlato di me,fallo anche tu,ti ascolto schmollend>>disse.
<<Ieri sera a cena c'era la famiglia del mio ex migliore amico,che è ancora in buoni rapporti con la mia.Io non sapevo neanche che avrebbero cenato con noi.Comunque il mio migliore amico,Jacob,un giorno diventò il mio ragazzo.All'inizio era tutto perfetto,poi iniziò a diventare geloso.Dopo questa gelosia iniziò a drogarmi e a violentarmi più e più volte,spesso lo faceva fare dagli amici in cambio di soldi.>>
<<Poi,quando è stato condannato a 40 anni di carcere si è suicidato>>aggiunsi infine.
Tom mi guardava con degli occhi diversi.
Era dispiaciuto,ma a quanto pare,non era un lato volesse far trasparire.
<<Mi dispiace schmollend>>fu l'unica cosa che disse.
Per fortuna neanche 10 minuti dopo arrivammo in hotel.
<<Dove sono gli altri?>>chiesi.
Era ora di pranzo,e avevo fame.
<<Stanno pranzando>>rispose.
Avanzammo,ed entrammo nella grande sala da pranzo dell'hotel.
Una volta arrivati,salutai tutti,tra cui Lily.
<<Non pensavo stessi mangiando>>dissi.
<<Neanche io,ma poi Bill mi ha chiamata e mi ha chiesto di venire a pranzo con te,ed eccoci qui>>
Dato che i posti erano già occupati,mi sedetti (purtroppo) vicino a Tom,ed accanto a Lily.
<<Raccontami subito cos'è successo ieri sera,stai bene?>>chiese Lily a bassa voce.
Le raccontai tutto.
Ogni volta che stavo male,Lily era pronta ad ascoltarmi e consolarmi.
Ad un certo punto mi resi conto che non riuscivo a non piangere.
Di scatto mi alzai ed andai verso la toilette.
Tom's pov:
<<Cosa le succede?>>chiesi a Lily.
Avevo notato che mentre si bisbigliavano alcune cose all'orecchio,T/n non era tranquilla,la gamba sinistra continuava a tremare.
<<Nulla,non si sente molto bene>>disse Lily che fece per alzarsi,ma la fermai.
<<Vado io>>dissi.
Lily mi guardò confusa,e poi mi fece un sorriso dolce,che mi fece sciogliere.
Sono contento che mio fratello abbia conosciuto una ragazza così,se la merita dopo tutto quello che ha passato.
Andai verso la toilette,ed entrai nel bagno delle donne,in cui per fortuna non c'era nessuno,tranne la stupida schmollend.
Mi piaceva questo nomignolo, imbronciata era perfetto per lei.
Bussai alla porta dalla quale provenivano singhiozzi.
<<Lily,ho bisogno di stare da sola>>disse con una voce spezzata.
Quella ragazza soffriva,e si vedeva.
Lo notavo che faceva la dura con me,ma lo sapevo che stava male.
<<Schmollend,apri>>dissi con tono ordinatorio.
<<Tom?>>
<<Dai apri,sono nel bagno delle donne se mi vedono mi cacciano>>le dissi.
La porta si aprì ed entrai.
La vidi rannicchiata sulle sue ginocchia,il viso era rosso e le labbra gonfie.
Non provavo pena per le persone..ma per lei..
<<Schmollend..>>le dissi mentre andai ad abbracciarla.
Tra noi due partì tutto con il piede sbagliato,forse andarci d'accordo non sarebbe stato male.
<<Non piangere ti prego>>le dissi.
Smise di singhiozzare e si asciugò le lacrime.
<<Non dovresti essere tu a vedermi in queste condizioni schizzato>>disse.
Credesse che mi importasse di come fosse conciata,ma se devo essere sincero,anche da completamente devastata era stupenda.
Me l'aveva persino chiesto se ero attratto da lei,ed io glielo ammisi.
Però le ho anche specificato,che con lei mi sarei solo divertito se lo avesse voluto,nulla di più.
<<Non mi importa delle tue condizioni, schmollend,ora hai bisogno di qualcuno che ti consoli>>risposi.
Avvolte mi domandavo se sapesse di quello che stava succedendo a Lily.
Bill mi aveva detto di non raccontarlo a nessuno,soprattutto a T/n.
<<Di cosa parlavate tu e Lily?>>le chiesi all'improvviso.
<<Le ho parlato di ieri sera..a casa dei miei>>disse mentre usciva dal bagno per poi andare allo specchio e guardarsi.
<<Cazzo sono proprio messa male,menomale che non sono truccata o sarei un panda ora>>disse per poi ridere.
<<Almeno ti ho fatto smettere di piangere>>dissi soddisfatto appoggiato allo stipite della piccola porta.
<<Da oggi ti odierò un po' di meno>>ammise sorridendo.
<<Non credo che per me cambierà qualcosa>>dissi ridendo.
In realtà non mi sarebbe dispiaciuto mettere fine all'odio tra di noi.
Lei non mi sopportava,ed io non la sopportavo.
Ma sentivo che in lei ci fosse qualcosa di diverso oggi.
<<Grazie>>disse girandosi e sorridendomi.
<<Di nulla,sai,dato che sono io l'uomo della situazione,era mio dovere mettere un po' d'ordine tra di noi>>dissi soddisfatto.
<<Dovremmo smetterci di portarci odio>>disse ad un certo punto.
<<Però non smetterò mai di stuzzicarti,è troppo bello vederti innervosito>>dissi.
<<Spiritosa>>ripetei mentre guardavo dall'altro lato.
Ad un certo punto,sentii delle piccole braccia stringermi l'addome.
<<Grazie ancora>>disse con la testa appoggiata al mio petto.
In quel preciso momento,capii che non sarei riuscito ad odiarla ancora a lungo.
Ma perché?
<<Tranquilla schmollend,ora andiamo dai>>le dissi abbastanza distaccato dopo averle scompigliato i capelli.
Dopo il mio gesto lei sbuffò ed io sorrisi divertito.
Sinceramente avrei voluto stringerci i rapporti,e diventare un buon'amico con lei.
Riguardo alle cose che le ho fatto,decisi che non l'avrei più toccata.
Nonostante avesse passato un qualcosa che c'entrasse con il sesso,vedevo che a tutti i costi era attratta da ciò che io appunto preferivo durante i rapporti,forse perché non aveva mai provato quel tipo di sesso.
Ma non era a conoscenza di quello che facevo,alle ragazze non piaceva affatto.
Se per esempio le avrei ordinato di inginocchiarsi davanti a me e prendere tutto il mio membro in bocca per poi essere costretta ad arrivare fino alla base,non lo avrebbe fatto.
Se le avessi chiesto di spogliarsi davanti a tutti e sedersi sul tavolo mostrandosi mentre si toccava per me,non lo avrebbe fatto.
Queste sono neanche un quarto delle cose che piacevano a me,e nessuna accettava,preferivano farsi la solita scopatina.
Quindi,da ora in poi,sarei stato diverso con lei.
Sinceramente mi sentivo anche in colpa per averla trattata come una mignotta,allargarla e torturarle il centro con violenza sopra il tavolino della sua cucina.
Le cose sarebbero cambiate,non volevo essere un problema aggiunto per lei.
Mi hanno sempre detto di essere stronzo,ma cattivo non lo sarei mai stato,soprattutto con qualcuno che stava male.

All for you -Tom KaulitzDove le storie prendono vita. Scoprilo ora