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TOM'S POV:

Ieri fummo mandati a casa.
I genitori di T/n erano gli unici con cui avevano parlato i medici,a noi non hanno detto nulla e sono entrati in una stanza,seguiti dai famigliari.
Stavamo andando in ospedale,io alla guida ed i ragazzi dietro.
Entravamo tutti preoccupati,persino io.
Speravo con tutto il cuore che non le fosse successo nulla,che stesse bene.
Perché dopotutto le volevo ancora bene,non lo avrei mai accettato,ma era la verità.
Non avrei mai accettato di essermi affezionato ad una persona così velocemente, e non lo avrei mai ammesso  a nessuno.
Si,le cose non erano più le stesse,tutto era diverso,io ero diverso,lei lo era.
E nonostante il bel rapporto che avevamo non ci sarebbe più stato sarebbe sempre stata la mia schmollend.
Non mi davo tante spiegazioni,forse ci ero affezionato perché mi ricordava Jennifer,non so se per altro..
<<Tom,ti muovi a scendere?>>disse Bill.
Non risposi,e scesi dalla macchina in fretta e furia come gli altri.
Cercai di lasciar andare i pensieri e seguii gli altri che parlarono con un'infermiera.
<<Grazie,ragazzi andiamo>>disse Bill mentre percorreva uno dei tanti corridoi.
<<Questa dovrebbe essere la stanza,bussiamo>>
Ed eccoci,dentro.
schmollend..
Era sdraiata su un lettino,la stanza sembrava la stessa in cui si trovava Lily.
<<Ragazzi!>>disse.
Aveva la flebo attaccata ad un braccio,una fascia che le circondava una parte della testa,e la gamba appesa in aria.
<<Come stai?Stai bene?Cosa è successo?>> chiese Bill per poi fiondarsi da lei facendo attenzione a non farle male,seguito dagli altri.
Io rimasi sullo stipite della porta,e lei non smise di guardarmi.
Non sapevo perché,ma non riuscivo a muovermi,ero completamente bloccato.
<<Sto bene,cazzo è stato micidiale,in tutti i sensi..>>disse ridendo.
Come faceva a far ridere tutti anche in situazioni del genere?
Tutti scoppiammo a ridere.
Sentii qualcuno alle mie spalle,era un dottore.
<<Salve ragazzi,siete dei familiari o altro?>> chiese.
<<Siamo come dei famigliari>>rispose Bill.
Che sdolcinato,lo era sempre nelle brutte situazioni,tipico di Bill.
La schmollend sorrise,come se Bill avesse detto la cosa più bella del mondo.
<<Bene,allora sapete già cosa le è successo?>> chiese.
<<No>>risposi.
E T/n mi guardò di nuovo,forse era incredula della mia presenza.
<<Bene,la ragazza si è rotta la gamba destra,ed ha avuto un trauma cranico,per fortuna essendo giovane la guarigione completa non va oltre i 6 mesi,forse potrà riprendersi del tutto,e dovrà solo prendere dei farmaci per il controllo della pressione>>
<<Come vedete la banda sulla testa le copre una parte di fronte perché un pezzo di vetro l'ha ferita>>
<<Ieri il chirurgo ha svolto un'operazione alla gamba,dovrà portare le stampelle per 4 settimane,quindi ad metà luglio sarà già senza>>aggiunse infine.
<<Ah,ora è ancora un po' sedata,dato che abita da sola i genitori volevano portarla a casa loro,ma si è agitata fin troppo e se ne sono andati,voi sapete dove potrebbe alloggiare una volta che si sia ripresa del tutto?Stare da sola in queste condizioni oltre ad essere pericolo è difficile>>
<<Può alloggiare da noi se per lei va bene>>disse Bill guardandola.
<<Basta che non mi portate dai miei,non dovevate dirgli dell'incidente,sono maggiorenne me la cavo da sola>>disse T/n.
<<Vabene,avete un'altra mezz'ora ma potete entrare solo uno alla volta>>aggiunse per poi andarsene.
Bill ovviamente rimase per primo,seguito da Gustav e Georg,ed io fui l'ultimo.
<<Tom,ti sta aspettando>>disse Bill.
Entrai e richiusi la porta alle mie spalle.
<<Tom>>disse alzandosi leggermente.
<<Schmollend>>dissi per poi sedermi sulla sedia accanto a lei.
<<Come ti senti?>>mi chiese.
Mi stava chiedendo come mi sentivo?
Risi.
<<T/n dovrei essere io a chiedertelo>>
Lei sorrise.
<<Hai ragione,allora starò in silenzio finché non me lo chiederai>>disse.
<<Come ti senti?>>le chiesi.
<<Come se potessi sputare fuoco,volevo ricominciare da capo,questo senz'altro è il modo migliore..tu quindi,come ti senti?>>
<<Io sto bene>>le dissi.
<<E comunque dovevi fare attenzione cazzo,non ti devi distrarre troppo mentre guidi,non sei una bambina hai 19 anni>>la rimproverai.
<<Sei venuto a farmi le prediche papino?>>
Come mi aveva chiamato?
<<No,ma doveva dirtelo qualcuno prima o poi,non capisci finché non sbatti la testa>>dissi.
<<Infatti l'ho sbattuta..ed anche forte..>>aggiunse.
Avrei voluto ridere ma non ci riuscivo,ero arrabbiato con lei,non stava mai attenta,e non l'avrei potuta perdere.
Ovviamente lo stesso era per tutti gli altri.
<<Non pensavo venissi,sai?>>disse ad un tratto.
<<Credevo che fossi con la tua cagnolina>>disse.
Stava scherzando?
Pensava seriamente che fossi una persona così schifosa per andarmene da Hanna invece di andare a trovarla in ospedale.
Mi alzai,senza dire nulla,e me ne andai.
Ne ero pieno,non la capivo.
Forse era lei a non capire me.
Boh non lo sapevo,dovevo solo uscire da quel cazzo di ospedale.

All for you -Tom KaulitzDove le storie prendono vita. Scoprilo ora