Ed eccomi qua,davanti allo specchio senza sapere che mettere.
Nonostante Tom mi avesse vista nelle mie condizioni peggiori,questa sera volevo essere carina.
Dopo aver sbuffato almeno una centinaia di volte decisi che mettere.
Indossai un top verde militare abbastanza scollato,ed una gonna di jeans nera a vita bassa.
Misi i miei amatissimi stivali con il tacco alto dalla quale non mi sarei mai separata,e lasciai i capelli sciolti.
Per la cronaca,avevo messo un'intimo decente stavolta,evitando di utilizzare quello di Hello Kitty..
Feci uno "Smookie eyes" velocemente ed uscii.
Andai di sotto in fretta,evitando di cadere per le scale e rotolare come una salsiccia.
Eccolo lì,fuori mentre fumava una sigaretta.
Lo raggiunsi,e si girò.
<<Schmollend>>disse.
Amavo quando mi chiamava così cazzo.
<<Schizzato>>risposi.
Mi guardava dalla testa ad i piedi,e solo con questo aveva già riacceso il mio desiderio.
La notte prima di questo giorno,e la giornata stessa ero in ansia.
E non sapevo neanche il perché.
<<Dove andiamo?>>chiesi per spezzare il silenzio dovuto dai nostri sguardi.
<<Lo vedrai,andiamo>>disse.
Ci dirigemmo verso un'auto,un mercedes bianco.
<<Come l'hai avuta questa?>>chiesi mentre entravo.
<<L'ho affittata,così questi giorni possiamo girare un po'>>rispose.
Possiamo?
Eccoci in macchina,era bello persino mentre guidata.
<<Schmollend non riesci proprio a togliere lo sguardo da me?>>disse.
Diventai rossa,anche se c'era poca luce lo notò.
Cazzo,odiavo sapere che lui aveva potere su di me,non lo aveva mai nessuno.
Girai lo sguardo e guardai fuori dal finestrino.
<<Sai,amo Parigi,sono venuto un sacco di volte>>disse.
<<Io mai,ma ho sempre saputo fosse stupenda>>risposi.
Se prima eravamo nel centro,ora eravamo in un'altra zona.
Oddio.
Avevo capito dove mi aveva portata.
Parcheggiò la macchina poco distante da un posto con una grande insegna sopra l'entrata.
"Fabolous Club"c'era scritto.
Fuori c'erano donne mezze nude che fumavano e parlavano sia tra di loro che con uomini con bottiglie di birra in mano.
Scesi dalla macchina,e nel mentre lo guardai stranita.
<<Non pensavo fossi venuto solo per vedere delle donne nude strusciarsi e ballare addosso ad un palo>>dissi.
<<Non sono qui per questo,poi vedrai schmollend>>disse per poi prendermi la mano.
Cazzo,la sua mano.
Non riuscii a distogliere la vista dal nostro contatto.
Nonostante fosse abbastanza caldo era freschino,e lui in confronto a me aveva la mano caldissima.
Entrammo nel club.
La grande stanza,che probabilmente sarebbe stata ancora più grande di ciò che si vedeva dall'ingresso,era un misto di luci e colori.
Andammo verso la presunta cassa.
<<Tom,amico mio,da quanto!>>disse un'uomo.
Tom aspettò che girò il balcone ed in modo grottesco si abbracciarono,dandosi botte leggere sulla schiena.
<<Ti dò una stanza con Jane?>>chiese.
Scosse la testa e sussurrò qualcosa al signore.
Il signore sorrise malizioso e mi guardò.
<<Vedo che hai portato un'amica,chi abbiamo qui?>>chiese.
<<T/n>>rispose.
<<Bene T/n,siamo lieti di accogliere una ragazza così bella e giovane qui>>disse.
Sorrisi,ovviamente falsamente.
<<Clara,dai i pass a Tom e la sua accompagnatrice e portali all'inferno>>disse.
Quasi scoppiai a ridere.
Dove stavamo andando?
Mentre io e Tom seguivamo la ragazza mora dai lunghi capelli,mi sussurrò "ora non riderai così tanto piccola schmollend"
Lo guardai confusa,e la ragazza si fermò davanti ad una porta bianca.
<<Ecco i vostri pass>>disse porgendoceli.
<<Se avete bisogno di qualcosa,chiamate pure>>
Disse,e per essere precisi,l'ultima frase la disse a Tom sorridendo maliziosamente.
La guardai malissimo.
Si,io e Tom non eravamo nulla,io per lui non ero nulla,ma non riuscivo a controllare la gelosia che provavo nei suoi confronti.
Aperta la porta,entrammo in una stanza,anche questa piena di gente.
Però,le persone erano tutte sedute in cerchio.
Cosa..
Tutti quanti che videro Tom entrare,lo salutarono.
A quanto pare conosceva tutti.
<<Vieni schmollend>>disse.
Mi mise una mano sul fianco e mi fece accomodare su una delle sedie.
Accanto a me,c'era un'uomo,all'incirca di 40'anni.
Mi sorrise e si leccò il labbro.
Ma dove cazzo ero.
<<Tom,ben tornato vedo,oggi con un'ospite>>disse un signore in inglese mentre si alzava.
Quindi parlavano almeno la nostra lingua,perché se fosse stato tutto in francese non avrei capito nulla.
Notai che era completamente vestito di rosso,come i pass che mi avevano dato,e sulla giacca c'era il simbolo di un diavoletto.
A differenza mia,Tom lo aveva di colore azzurro.
Come alcuni,in realtà in pochi lo avevano rosso,solo in 6.
Tom ricambiò il saluto.
<<Allora,iniziamo da Theo>>disse l'uomo.
Due ragazzi,seduti vicini si alzarono.
Ora mi concentrai bene,c'era un divanetto aperto al centro del cerchio di sedie,in cui il ragazzo si sedette.
Subito si sganciò i pantaloni e si prese l'erezione in mano,iniziandola a sfregare.
Avevo capito dove mi aveva portato.
A quanto pare in questo club,svolgevano attività diverse dal solito,in cui lo si avrebbe dovuto fare davanti a tutti.
Notai che il ragazzo sul divano,aveva il mio stesso bracciale.
<<Hai capito ora schmollend?>>mi sussurrò Tom all'orecchio.
Oh si se avevo capito.
Lo guardai abbastanza scioccata,e lui sorrise.
<<Ti chiameranno per ultima,voglio che guardi solo me,che pensi a me mentre ti procuri piacere da sola>>disse.
Avevo capito che avesse delle pratiche e dei desideri strani,ma mettermi in mostra davanti a tutti..
<<Avevi detto che avresti voluto scoprire i miei lati nascosti,ora che ci sei entrata,mi aprirò a te piano piano..>>aggiunse.
Aveva ragione,io volevo scoprire davvero cosa piacesse a lui.
Ma se era per Tom,lo avrei fatto.
Il ragazzo dopo 10 minuti finì,ricoprendo il divanetto del suo piacere.
Una volta alzato e sistemato uscii dalla stanza.
Notai che solo altre 5 persone avevano il mio bracciale.
Sarei potuta scappare,invece non volevo.
Sarebbe stata un'esperienza nuova..in più se era uno dei livelli da superare per scoprire al pieno il lato nascosto di Tom,lo avrei fatto.
Ad un certo punto,mentre una donna sempre non molto giovane si andò a sedere,l'uomo accanto a me decise di sussurrarmi all'orecchio.
<<Strano che una ragazza giovane come te si sia prenotata per mettersi in mostra,non lo fa quasi mai nessuna sotto i 40 anni>>disse.
Prenotata?
Era stato Tom,certo.
Non risposi ed avrei ignorato quel pervertito.
Improvvisamente il tizio vestito di rosso prese un vassoio e si incamminò verso la donna.
Sul vassoglio c'erano..sex toys?!
No,io non ne avevo mai usato uno!
Non sapevo neanche come si facesse.
Bhe,si che lo sapevo,ma senza averlo provato avrei fatto solo una figura di merda.
Tom non tolse lo sguardo da nessuna delle persone che si erano messe a provare piacere,nemmeno nelle "esibizioni" precedenti.
Dopo un'ora il signore mi chiamò.
Tom mi guardò per incitarmi,ed intimidita ed imbarazzata mi alzai.
Sentivo tutti gli occhi addosso..ma cosa stavo facendo?
Una volta sul lettino il signore mi porse il vassoio.
Notai poi,una scritta.
C'era scritto in francese "Pas de jouets sexuels mais les mains d'une personne présente"
E sotto il significato tradotto nella mia lingua.
"Nessun sex toys ma le mani di qualcuno dei presenti".
Mi girai subito e vidi Tom sorridere.
Guardai il signore,ed indicai la scritta.
Lui sorride malizioso,e se ne torno al proprio posto.
Tom si alzò e venne verso di me.
Aveva capito che avrei scelto lui.
Ovvio in effetti,chi altro avrei potuto scegliere.
In qualsiasi contesto avrei scelto lui.
Venne verso di me.
<<Oh piccola schmollend,con me ti stai cacciando in un bel guaio>>disse ridacchiando.
Sinceramente,ora mi sentivo minacciata.
Senza darmi il tempo mi tolse la gonna.
Rimasi esposta poco dopo a tutti,mostrando le mie grazie ad ogni presente.
Guardai tutti,ed alcuni uomini lo avevano di pietra,bastava solo guardare i pantaloni e si notavano le erezioni sporgersi.
<<Ora concentrati su di me,come se fossimo da soli>>disse.
<<E preparati perche questa volta goderai come non hai mai fatto>>disse per poi penetrarmi con due dita velocemente.
Ansimai,sentita da tutti,ma nessuno faceva nulla se non guardarmi eccitati.
Le dita divennero da due,a tre e da tre..quattro.
Sentivo le pareti allargarsi sotto il suo tocco,stavo impazzendo.
Non riuscivo a contenermi,lasciai scappare i gemiti e gli ansimi,inclinando la testa all'indietro.
Spinse con foga,senza lasciarmi respirare.
<<Ti piace eh>>disse.
<<Rispondimi>>ripetè.
<<Si Tom>>dissi a mala pena con poco fiato.
Sentii poi qualcos'altro aggiungersi.
La sua lingua.
Oh cazzo.
Con entrambe le mani afferrai la sua testa che si premeva contro di me.
I minuti passarono,e ne passarono pochi,ma non resistevo più.
Capii che stavo per venire,e nel mentre Tom allontanò il viso e le mani.
Iniziò a sfregare con forza il mio centro,e sprofondai nel piacere.
Cazzo,penso sia stata la cosa più bella della mia vita.
Iniziarono gli spasmi,i più forti mai avuti.
Guardai Tom,compiaciuto dalla reazione che il mio corpo aveva avuto grazie a lui.
Ero già stata toccata da altri ragazzi,ma quando venivo lo facevo e basta.
Con lui invece,lo facevo in modo..approfondito.
Una volta finiti gli spasmi,vidi alcuni uomini toccarsi il cavallo dei pantaloni.
In effetti solo io ero venuta..in quel modo.
Notai che il pavimento era bagnato a causa mia.
Era bagnato di me.
Che vergogna.
Finito tutto la gente iniziò ad alzarsi,per parlare ognuno con l'altro.
Mi rivestii,e Tom rimase sempre a fissarmi.
Avevo il respiro affannato,credo che non mi sarei ripresa per un po' di giorni.
Ancora sentivo la sua mano calda dentro di me.
Una volta alzata notai il casino che avevo fatto.
<<Tranquilla,puliscono adesso,noi non restiamo ancora,adesso ti porto a mangiare qualcosa>>disse.
Mentre camminavamo tra la gente,l'uomo di prima mi fermò.
<<T/n,scusa!>>disse.
Mi girai.
Ma che voleva?
<<Se ti interessasse,vieni a casa mia,ti pago 1200 dollari>>disse.
Scherzava?Per chi mi aveva preso?!
<<Non sono una puttana>>dissi.
<<A me non sembra..>>disse guardandomi dalla testa ad i piedi.
Alla fine era normale ricevere dei commenti del genere dopo essermi messa in mostra così,in una sala piena di adulti.
Tom mi prese e ce ne andammo.
Eccoci in macchina,io ancora affannata.
<<Non posso andare in giro così,mi devo sistemare e cambiarmi>>dissi.
<<Certo,ti porto in Hotel e poi andiamo a mangiare qualcosa>>rispose.
Mise in moto la macchina e partimmo.
<<Che posto è?In più perché quello voleva pagarmi per andare a scopare con lui?>>chiesi.
Tom sorrise.
<<È un club particolare,te lo avevo detto che sono venuto spesso a Parigi,questo posto lo conosco da quando avevo 18 anni,quindi da qualche anno,ma non ti ci porterò più>>disse.
<<Perché?Non che ci voglia tornare di nuovo,mi sono già mostrata abbastanza>>risposi.
<<Perché sapevo che portare una ragazza giovane sarebbe stato diverso,le donne hanno tutte non meno di 30 anni,ma non pensavo che sarebbero venuti a chiederti persino una cosa del genere>>disse.
Lui portava donne più grandi?
<<In effetti non ci andavo da molto,in più sono sicuro che se ci torneresti Carlos si farebbe mettere tra i Devil per farsi succhiare il cazzo,e sceglierebbe te>>disse.
<<In realtà non pensavo neanche frequentasse ancora questo posto,quindi scusami se ti ha dato fastidio>>aggiunse.
Cos'aveva contro questo Carlos?
In più potevano decidere anche gli uomini?
<<Comunque se mi avesse scelta non sarei andata>>dissi.
<<No,non ti puoi opporre,devi farlo per forza>>disse.
Annuii,non volevo più parlare di questo posto sadico.
Tornati in hotel andai a cambiarmi velocemente,ma solo l'intimo.
Tornata giù raggiunsi Tom che era seduto su una poltrona nella Hall,e parlava con..Carlos?
Ancora quel vecchio?
<<T/n,cercavo te>>disse lo stronzo.
<<Ti ho detto di andartene,non verrà,lei non verrà mai,lascia perdere Carlos,o vuoi che ti metta le mani addosso?>>sbraitò Tom.
Nonostante avessero 15/20 anni di differenza,l'uomo sbiancò.
Senza dire nulla se ne andò.
Tom si mise le mani sulla testa.
<<Tutto ok?Che voleva?>>chiesi.
Tom non rispose,mi prese per mano ed uscimmo dall'hotel.
Cazzo i paparazzi.
Appena si accorse lasciò andare la mia mano,anche se ormai ci avevano visti.
Chissà cos'avrebbero pensato ora!
Entrammo in macchina e ce ne andammo subito.
Tom parcheggiò abbastanza distante dall' hotel.
<<Cazzo!>>sbraitò.
Cos'aveva?
<<Tom,calmati,che succede?>>chiesi prendendogli la mano.
Si calmò al mio tocco e mi guardò.
Sembrava..dispiaciuto.
<<T/n non ci sono tante belle persone in quel posto,per lo meno si,ma non tutti>>disse.
<<Carlos non è tra quelle belle persone,ora vuole averti per se>>aggiunse.
Sinceramente mi veniva da ridere.
<<Volermi?Ma ha 40anni!>>dissi.
<<Quando sei ricco e famoso,non importa un cazzo a nessuno>>disse.
<<Spero solo non mi cerchi più,o questa volta lo ammazzo con le mie stesse mani>>disse.
Lo guardai e presi di nuovo le sue mani.
<<Non lo farà,noi ce ne andremo tra qualche giorno dopo il concerto,stai tranquillo>>dissi.
Si calmò nuovamente.
<<Scusa,è che tu non sei come le altre che ho portato>>aggiunse.
Ah.
Ne aveva portate altre,giusto.
<<Per lo meno,spesso portavo alcune amiche qui,e poi le lasciavo fare,ma tu sei diversa,non lascerò mai che tu vada con qualcuno del genere>>disse.
Io ero diversa?
Mi costrinsi solo a sorridere.
<<Comunque in compenso ti ho fatta divertire eh>>disse sorridendo.
Ecco per fortuna,era tutto più tranquillo ora.
Sorrisi imbarazzata.
<<Ora andiamo che se non mangi svieni tra poco>>disse.
Andammo in un ristorante.
Entrammo e ci sedemmo in un tavolo.
<<Quindi,tu vai spesso in quei posti?>>chiesi.
<<No,ci vado raramente,ma diciamo mi conoscono in molti qui>>disse.
La cena fu tranquilla,era bello parlare con Tom senza insultarsi ogni 2x3.
Uscii a pancia piena.
<<Per quanto ho mangiato tra poco rotolo>>dissi.
Lui rise e tornammo in macchina.
<<Cazzo,Bill mi ha chiamato 30 volte>>disse ridendo.
Loro iniziarono le loro conversazioni della quale non ero molto interessata.
Ad un certo punto pensai a come sarebbe stato essere in una relazione sana,ad esempio con Tom.
Ma lui non era tipo da queste cose,era stato lui a dirlo chiaro e tondo.
Mentre tornavo a casa la curiosità mi uccideva,non riuscivo a non aprire questo argomento.
<<Tom>>dissi.
<<Dimmi schmollend>>rispose.
<<Tu lo sai che io provo..delle cose,per te.Non so neanche io che genere di cose,ma volevo sapere se tu..>>
<<Se tu provavi lo stesso>>chiesi.
Parcheggiò davanti all'hotel.
Improvvisamente diventò diverso..TOM'S POV:
E ora?
Non volevo ferirla..non potevo.
In realtà pensavo di provare qualcosa anche io,ma non avevo la minima idea se fosse vero o se fosse solo un'infatuazione.
Tra me e T/n c'è sempre stato qualcosa di particolare che ci ha attratti entrambi.
<<T/n,voglio essere sincero con te>>dissi.
<<Io non lo so,non so se provo qualcosa o meno,ma voglio dirti che da me non ti devi aspettare nulla,io e te non staremo mai insieme,non potremmo mai stare insieme.Ho accettato nel mostrarmi a te riguardo a quel..lato,ma te l'ho sempre precisato che sarebbe stata solo una questione di sesso,nient'altro>>aggiunsi.
Pensavo di averla ferita,pensavo sarebbe scoppiata a piangere.
<<Vabene,lo capisco,ero solo curiosa>>disse.
<<Andiamo che è tardi,in più sono stanchissima e tu domani sera hai il concerto>>disse.
Sorrisi e scendemmo dall'auto,per poi andare su.
Eccoci entrambi uno accanto all'altro davanti alle nostre stanze.
<<Buonanotte>>disse lei.
<<Buonanotte schmollend>>dissi.
Stava per entrare quando la fermai.
<<T/n>>dissi prendendole il braccio.
<<Si?>>chiese.
<<Grazie per aver deciso di voler conoscermi completamente,anche se questo implica cose strane e contorte,volevo dirti che lo apprezzo da parte tua e che se non te la senti possiamo finirla qua>>le dissi.
<<Tranquillo,tanto è solo una questione di sesso,no?>>disse.
Questo però mi aveva colpito.
Perché?
Ero stato io a dirglielo,ma detto da lei..aveva fatto male.
Annuii e le sorrisi sforzandomi.
Ci salutammo di nuovo e poi ognuno nelle sue stanze.
In realtà credevo di non aver mentito solo a lei.
Ma di aver mentito anche a me stesso.Perché infondo anche io sentivo qualcosa di diverso.
Oltre al sesso e la passione.
Quando la vedevo sentivo la negatività sparire.
Quando mi guardava sentivo gli organi sprofondare nello stomaco.
Quando parlava la sua voce era come una melodia che ti rassicurava.
E se mi stessi innamorando?
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All for you -Tom Kaulitz
ChickLitT/n,una ragazza con un passato oscuro e difficile,viene accettata in una clinica psichiatrica,nella quale inizierà a svolgere terapie di gruppo. Durante queste terapie,conosce un ragazzo in particolare,con la quale condivide un'odio sin dal primo sg...