IX

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Ore 13:22

<<Cazzo>>sbuffai.
Appena aperti gli occhi,mi stiracchiai,avevo un mal di testa terribile.Perlopiù riguardo alla sera precedente ricordavo solo la chiacchierata con Tom nel suo balcone.
<<Giuro che non berrò così tanto mai più>>dissi tra me e me.
Una volta in piedi uscii dalla stanza per cercare i ragazzi,e li trovai in cucina mentre pranzavano.
<<Buongiorno,dormito bene?>>chiese Bill mentre addentava un pezzo di salmone cotto al forno.
<<Non direi,ieri ho bevuto troppo>>risposi mentre mi sedevo assieme a loro.
<<Che ora è?>>chiesi.
<<È quasi l'una e mezza>>rispose.
<<Aspettate,ma oggi è venerdì?>>chiesi.
<<Direi proprio di sì>>rispose Gustav.
<<Cazzo!>>sbraitai e corsi al piano di sopra per riprendere la borsa e gli anfibi.
<<Che succede?>>chiese Bill.
<<Ho un'incontro importante con una casa editrice!>>risposi mentre mi infilavo velocemente gli stivali.
<<Vuoi che ti accompagnamo?>>chiese George.
<<No,l'incontro è alle 3 devo andare a prepararmi>>dissi.
Salutai tutti tranne Tom,come ai vecchi tempi,e corsi via.
Tornai a casa e velocemente mi feci una doccia.
Non sapevo che mettere,durante quest'anno passato in solitudine avevo iniziato a scrivere il romanzo,e anche se non era del tutto pronto una casa editrice voleva vederlo per poi confermare l'idea di farmi produrre un libro.
Era un'evento serio,non dovevo tardare ma sopratutto dovevo fare una bella figura.
Alla fine optai per una gonna a vita bassa,non eccessivamente corta,anfibi ed una canottiera bianca con uno scollo non troppo evidente,ma si moriva di caldo,non sarei voluta svenire a causa della pressione bassa.
Per pranzo mi feci un sandwich,semplice e veloce,e poi partii.

Eccomi lì,davanti alla grande struttura della Bridge Publications.
Ero emozionata,Lily sarebbe stata fiera di me.
Entrai nella grande struttura una volta scesa dalla macchina,e mi diressi verso una segretaria che stava utilizzando il computer.
<<Salve>>dissi.
Dovevo sembrare educata,una ragazza per bene,non avrei fatto come in clinica il primo giorno di terapia di gruppo,poverina la segretaria Melany che ha sempre dovuto mantenere la pazienza con me.
<<Salve mi dica pure>>mi rispose cortese.
<<Ho un'appuntamento,alle 15 in punto con il capo della Bridge>>dissi.
<<Certo,Finn,accompagna la ragazzina dal capo,ha un colloquio>>disse la donna.
Non era troppo anziana,ma i capelli corvini erano un po' grigi in alcuni punti,e sul viso qualche ruga la si notava.
Ma comunque era una bella donna,ed il ragazzo che poi mi accompagnò la squadrò in modo sensuale,e lei ricambiò.
Lui era giovane,biondo ed alto.
Bussò per me ed entrammo entrambi.
<<Capo,ecco a lei la signorina..>>
<<T/c,sono T/n T/c,piacere>>dissi.
<<Signorina,venga si accomodi>>disse il presunto capo che si alzò per stringermi la mano.
Assieme a lui c'erano dei co-capi,credo.
Una era una donna dai capelli rossi e corti,occhi verdi che probabilmente squadravano chiunque,ed era seria e minuta.
L'altro era un ragazzo molto più giovane,la carnagione scura era lucente,ed i capelli e gli occhi erano neri.
Tutti erano vestiti eccessivamente eleganti.
Io..
<<Quindi signorina,ci dia la chiavetta e ci parli di questo romanzo>>disse il signore,che aveva capelli neri ed una barba grigia,lo avrei definito un Dilf con i fiocchi..
<<Il romanzo in questione si chiama All for you>>dissi.
Iniziai a raccontare la trama,sembravano tutti e tre molto interessati.
Discutemmo delle tematiche,dei personaggi,tutto per un'ora,oggi non sarei andata a terapia,anche perché sarei arrivata in ritardo.
Ed eccomi qua,alla fine.
Stavano ispezionando la copertura digitale che avevo proposto,l'auto descrizione,i ringraziamenti finali..
<<Bene T/n grazie per essere venuta,ti metteremo in lista d'attesa e ti faremo sapere>>disse la più anziana.
Non avevo capito.
Lista d'attesa?Dopo avermi fatta aspettare 3 mesi per il colloquio ero in lista d'attesa.
<<Come scusi,lista d'attesa?>>chiesi incredula.
<<Si signorina,vede,lei non è l'unica ad aver proposto un romanzo,abbiamo davvero molti romanzi tra cui scegliere,e non tutti potranno essere pubblicati,se notiamo che il suo si differenzia molto dagli altri,lo leggeremo prima>>rispose.
Quindi non era sicuro che il mio romanzo venisse pubblicato?
Oh al diavolo!
Presi la chiavetta che mi avevano appoggiato davanti e me ne andai in fretta e furia con un "Arrivederci"secco.
In quel romanzo avevo messo l'anima,sapevo che avrebbero dovuto leggerlo,ma non che sarei stata in una lista infinita di persone in cui avrebbero deciso se leggerlo o no!
Una volta entrata in auto mi disperai.
<<Cazzo cazzo cazzo!!>>urlai a me stessa.
Perché non me ne andava una giusta?
Lily non sarebbe stata abbastanza fiera di me,non avevo messo il massimo delle mie capacità in quel libro.
Misi in moto la macchina,avevo bisogno di stare in compagnia o sarei impazzita.
Nel frattempo chiamai Bill evitando di investire qualcuno,e ne sarei stata capace per la rabbia che provavo.
<<T/n,quindi,pubblicherai il romanzo?>>chiese.
<<No,sono stufa!>>dissi mentre continuavo a guidare.
<<Come no,vieni da noi subito!>>disse.
<<Sto arrivando>>fu l'ultima cosa che dissi.

E poi?
Buio.

Tom pov's:

Ero in camera mia,Hanna era sopra di me,che si strusciava sul solco dei miei pantaloni che era effettivamente più duro a causa della grossa erezione.
Cazzo.
Continuava a baciarmi e strusciarsi.
Nonostante fossi eccitato e l'avrei voluta sbattere sul lavandino in bagno,sentivo il bisogno di scansarla.
<<Dai,cos'hai oggi?>>mi chiese.
Non risposi e cercai il mio pacchetto di malboro rosse.
<<Vado a casa,chiamami quando hai voglia di scoparmi>>disse.
Non la salutai neanche ed aspettai che se ne andasse.
In realtà non sapevo neanche io cosa mi stesse prendendo.
Uscii in balcone,in quell'istante pensai a T/n.
La notte precedente avevamo fatto pace,ma sapevo che le cose non sarebbero tornate come prima.
Ero diverso,la ricaduta del DEI mi aveva cambiato.
Ero più stronzo,non riuscivo ad aprirmi con nessuno,ma a me andava bene così.
Ad un certo punto mentre fumavo tranquillo,vidi George Gustav e Bill correre verso l'auto.
<<Hey,che succede?>>urlai per farmi sentire.
<<T/n ha avuto un'incidente!>>urlò Bill.
Non potevo crederci,aveva avuto un'incidente?
Buttai la sigaretta ancora a metà e corsi dagli altri.
<<Cosa cazzo è successo?>>chiesi preoccupato.
<<Stavamo parlando al telefono lei guidava,era arrabbiata perché il romanzo non sarebbe stato pubblicato,in un attimo l'ho sentita urlare ed ho sentito un grosso rumore,la chiamata poi si è chiusa>>disse Bill preoccupato che si dirigeva in ospedale.
<<Quale romanzo?>>chiesi.
<<Senti Tom,non sai nemmeno tu perché sei entrato in auto,invece di chiedermi la trama del suo romanzo potresti stare zitto?Sono preoccupato!>>disse.
Aveva ragione,perché mi ero precipitato in auto?
Bhe,forse perché T/n sarebbe sempre rimasta importante per me,non avevo mai dimenticato le nostre confidazioni,persino i nostri momenti..intimi..
Comunque,le avrei voluto bene lo stesso,ma queste cose non dovevo spiegarle proprio a nessuno.
Sono stato un'anno senza di lei,e ne avrei fatto a meno per altro tempo.

Una volta scesi,seguii i ragazzi che si dirigevano verso l'infermiera era in segreteria.
Ebbi un dejavù.
Jennifer.
Ricordavo quando,dopo essere stata trovata in bagno con i polsi tagliati da me,ero corso in ospedale accompagnato dagli altri in ambulanza.
Ricordavo quando non ero arrivato a casa sua in tempo per salvarla.
E forse,ci sarei riuscito se solo non avessi fatto ritardo per colpa della rissa con John.
Non dovevo pensarci,non mi faceva bene,erano passati ormai 5 anni.
La segretaria però non sapeva nulla di T/n finquando la vidi.
<<Eccola!>>dissi agli altri.
Nessuno di noi fece in tempo a raggiungerla.
I medici correvano verso il corridoio,la vidi di sfuggita.
<<Ragazzi,se cercavate lei andatevene e tornate tra qualche ora,oppure contattate i genitori,solo loro possono parlare con dottori o chirurghi>>disse.
<<Io so dove abitano i genitori>>dissi ad i ragazzi.
È così tornammo in macchina per dirigerci lì.
Non potevo dirlo ad i ragazzi il perché,o avrebbero scoperto come mai una sera ero a casa di T/n solo e soletto con lei.
In effetti quella sera,la vidi scappare in lacrime da un'abitazione,è solo dopo un' ora decisi di andare a casa sua.
Lo feci perche quella volta,avevo paura andasse nello stesso modo di Jennifer.
In effetti,la loro storia era simile.
Entrambe avevano un ragazzo violento.
Ma almeno come mi aveva raccontato,Jacob,il suo ex ragazzo era ormai morto.
Peccato John non lo fosse stato,peccato fosse ancora vivo,ma almeno era in prigione.
L'aveva lasciata lì in bagno con i polsi tagliati,la porta di casa aperta,e poi era venuto a provocarmi dicendomi che l'aveva lasciata morire.
Non dovevo picchiarlo,sarei dovuto correre direttamente da lei,dio che stupido!
Dopo aver finito i miei complessi mentali continuai a guidare cercando di non fare un'indicente con la macchina includendo i ragazzi.
Non ricordavo bene dove fosse,ma non era troppo distante dall'ospedale.
Ed eccoci qui,scendemmo dall'auto ed iniziammo a suonare il più possibile.
Immediatamente la porta si spalancò.
<<Giovanotti chi siete,come posso aiutarvi?>> chiese una signora,identica a T/n,stessi capelli,stessi occhi color nocciola.
<<Signora siamo amici di T/n ha avuto un'incidente in auto>>disse Bill.
La donna si mise una mano sul cuore,e corse in casa.
Noi rimanemmo fuori per qualche minuto,e poi tornò fuori questa volta con un'uomo,probabilmente il padre di T/n.
<<Andiamo subito in ospedale,grazie mille ragazzi>>disse la donna in lacrime.
Partirono spediti,la stessa cosa la fammo noi.
Dopo qualche minuto,ed eccoci di nuovo in ospedale..

All for you -Tom KaulitzDove le storie prendono vita. Scoprilo ora