XXVI

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Ero in macchina insieme a Tom,stavamo tornando a casa.
Lui aveva gli occhi gonfi,si vedeva che aveva pianto.
Invece del solito non aveva neanche messo la sua mano nel mio interno coscia.
Io appoggiai la mia sopra la sua,ferma sul cambio.
Si girò a guardarmi,e poi mi strinse la mano.
Sorrisi,anche se ero distrutta.
Non mi sarei ripresa facilmente.
Arrivammo a casa,e fuori era pieno di paparazzi.
Scese e poi dopo aver fatto il giro mi aprì la portiera.
Subito sentii i flash sparati addosso,Tom mi avvicinò a lui,mettendo un braccio dietro la mia spalla,e con una mano protesse entrambi dai flash.
Dopo tutto il vario trambusto entrammo in casa,seguiti da il resto dei ragazzi.
Notai che avevano cambiato codice.
<<Abbiamo messo 220208 come codice,ora è diverso>>disse Tom.
La data di Lily..
Feci di si con il capo e mi passai le mani sul viso,strofinando gli occhi.
Bill corse ad abbracciarmi.
<<Non sai quanta paura ho avuto,non potevo perdere anche te>>disse.
Lo strinsi il più forte che potevo,questo valeva più di mille parole.
Anche Gustav e George vennero ad abbracciarmi.
Ci sedemmo tutti sul divano.
Bill preparò del tè caldo a tutti,e per tutto il tempo restammo zitti.
Eravamo silenziosi,e Bill spezzò il discorso,probabilmente non sapeva che fare o che dire.
<<Dato che ieri era Natale e non ci siamo più dati i regali..ce li diamo adesso>>disse.
Tutti si alzarono ed andarono di sopra,io compresa.
Sinceramente non avevo voglia di scambiare i regali.
Volevo solo farla finita,dormire per ore consecutive e non alzarmi più dal letto.
Tornammo tutti di sotto,non avevo preso il regalo di Tom,quando sarei stata meglio glielo avrei dato,o comunque in un'altro momento,magari più opportuno.
I ragazzi se li scambiarono tra di loro.
Notavo che cercavano di essere felici,ma erano anche loro scossi da l'accaduto del giorno precedente.
Bill mi porse il piccolo pacchettino di stoffa.
Non mi sentivo bene,ma dopotutto avrei dovuto darglieli prima o poi.
Era il turno di dare tutti i miei regali.
Il primo lo diedi a Bill.
Gli comprai una palette per gli occhi,dopo essere stata io ad avergli rotto la sua,sapevo ne avesse bisogno.
<<Ora ti sei fatta perdonare al 100%,grazie>> disse abbracciandomi.
Poi toccò a Gustav.
Gli avevo comprato delle bacchette nuove,nere con delle grafiche ai lati.
<<Cazzo T/n sono strafiche!>>disse.
Poi a George.
A lui presi un set di 10 plettri tutti personalizzati Tokio Hotel.
<<Dove li hai presi?Sono stupendi,grazie>> disse.
Scrollai le spalline e sorrisi.
Stavo cercando di tranquillizzarmi,ma la scena di Kyle sopra di me tornava nella mia mente ogni secondo.
Toccava a me.
Bill mi ridiede la sua bustina.
Aprii e trovai un bracciale.
Era d'argento,e c'erano tante lettere.
Guardai meglio.
<<Kirsche>>lèssi.
Lo abbracciai subito e gli sussurrai un "grazie" all'orecchio.
Quello di Gustav.
Era enorme,cosa mi avrà mai comprato?
Aprii e trovai dei poster dei Tokio Hotel e me.
Come aveva fatto?
<<Camera tua è troppo triste,questi la coloreranno un po'>>disse.
Lo abbracciai e lo ringraziai.
Ecco George.
Scartai e trovai un'acchiappa sogni.
<<Questo sarà utilissimo,grazie>>dissi per poi abbracciarlo.
<<Io vado..sono stanca>>dissi.
<<Certo,che vuoi per cena?>>chiese Bill.
<<Pensateci voi a me va bene tutto>> risposi.
Andai in camera,Tom non venne.
Lasciai le cose sul mio letto,mi cambiai,ed andai nella sua stanza.
Era seduto sul letto,aveva le mani sul viso.
Odiavo vederlo così.
Quando si accorse della mia presenza si ricompose.
Andai verso di lui,sedendomi sul letto.
<<Posso dormire qui?Mi sento più al sicuro>> dissi.
<<Certo>>rispose.
Andai sul letto,lui non si sdraiò.
Ero stanca,stavo male.
<<Che cos'hai..>>chiesi.
Era strano,pensieroso.
<<Sto male,T/n ecco che cos'ho..>> disse.
Mi sedetti sul letto,e gli toccai una spalla da dietro.
<<È tutta colpa mia..>>disse.
<<Smettila,non è così>>dissi.
<<Invece si,cazzo!>>si alzò piangendo.
<<Te l'ho già detto T/n,è colpa mia!>> ridisse.
Basta.
Non mi faceva bene sentire altre cose brutte.
Mi alzai,stufa.
<<Sai cosa?>>dissi in lacrime.
<<Hai ragione,è colpa tua>>dissi.
Lui sembrò sollevato dalla mia affermazione.
<<Ma non perché mi hanno stuprata>>dissi.
Ora cambiò espressione di nuovo,era confuso.
<<È colpa tua se ora mi ci vorrà più tempo per riprendermi..guardami!Sto male e ti continui a darti la colpa per una cosa che non hai causato tu,per una cosa con la quale non c'entri nulla,ed invece di starmi vicino continui a farti ed a farmi solo del male!>>dissi.
<<Questa cosa è nata molto tempo fa,tu non hai fatto proprio nulla..>>ridissi.
<<Ora l'unica cosa che mi serve è la tua vicinanza>>aggiunsi avvicinandomi.
<<Non rendere tutto più complicato di come già sia,ti prego..>>sussurrai addolorata.
Si strofinò una mano sulle sopracciglia,e poi non esitò ad abbracciarmi.
<<Hai ragione..scusami>>
<<È che mi sento di non averti protetta quando dovevo farlo,sapevo che volevano farti del male e ti ho lasciata da sola come uno stupido..>> aggiunse.
Lo guardai e presi il suo volto con le mani.
Era distrutto cazzo.
<<Se ti fosse successo qualcos'altro io non me lo sarei mai perdonato>>
<<Non è successo..starò meglio..mi è già successo..ma devo riprendermi e con calma>> dissi.
<<Si,ora dormiamo un po'>>disse.
Ci buttammo entrambi sul letto,io mi rannicchiai e lui lo fece dietro di me,tenendomi vicina.
Così ci addormentammo entrambi.

TOM'S POV:
Natale ore 14:37

<<Cazzo,non avevo proprio voglia di andare a prendere George ed i suoi genitori>> sbraitai,ormai arrivati davanti al ristorante.
Salutammo i genitori,e li riaccompagnammo all'aereo porto.
Eravamo in macchina,e stavamo tornando a casa,quando il cellulare di Bill squillò.
<<O mio dio!>>urlò.
Quasi frenai.
<<Che succede?>>chiesi.
Mi è arrivata un'anomalia tramite le telecamere della casa,HANNO PRESO T/N DEI TIPI>> disse.
Non ci potevo crede.
<<Cosa?!>>dissi iniziando ad andare nel panico più assurdo.
<<Controllo le telecamere di fuori,non vedo bene le facce di loro,ma controllo che veicolo hanno e la targa>>disse.
<<Tu vai verso la stazione di polizia più vicina>> disse.
Il cuore iniziò a battermi velocemente.
<<È tutta colpa mia>>urlai disperato.
Bill mi mise una mano sulla spalla.
<<No,non lo è..stai tranquillo andrà tutto bene>>disse.
<<Non posso perdere anche lei..>>dissi ormai in lacrime.
Non piangevo mai,ma ora non riuscivo a trattenermi.
Era il Natale peggiore della mia vita.
Arrivammo alla stazione più vicina,e lì trovammo Gustav.
Entrammo,Bill corse subito a parlare con i poliziotti,e diede la targa del furgoncino nero che aveva visto fuori casa nostra tramute le telecamere.
I poliziotti fortunatamente chiamarono una pattuglia,e trovarono il posto.
Si trovava in un magazzino abbandonato,poco vicino da qua fortunatamente.
Seguimmo con le nostre auto i poliziotti,e chiamammo anche un'ambulanza in caso d'emergenza.
Lasciai guidare a Bill,io ero troppo scosso.
Non avevo smesso di piangere neanche per un secondo,T/n era l'unica cosa che mi faceva stare bene oltre alla musica.
Arrivammo,il posto faceva paura.
Scesi dalla macchina notai già i paparazzi arrivare,ma alcuni poliziotti li fermarono fortunatamente.
I poliziotti spalancarono le porte ed entrarono.
L'ambulanza arrivò.
Entrai per primo dopo i poliziotti,la mia schmollend..
La vidi accovacciata,solo con l'intimo addosso.
L'avevano violenta.
Notai un ragazzo con l'erezione di fuori,altri due uno scuro di pelle e l'altro era il tipo del mini market,una ragazza..e Kyle.
Avrei voluto ammazzarlo di botte,ma mi risparmiai la scenata,e corsi dalla mia schmollend.
<<Schmollend!>>urlai e la raggiunsi mentre piangevo.
Era immobile,non reagiva,era persa nel vuoto.
Le accarezzai il viso.
<<Amore mio..>>dissi.
Il mio cuore era letteralmente spezzato in due.
Avevamo violentato la mia schmollend..
Come si poteva fare una cosa del genere?
Un'operatore dell'ambulanza venne,e le portò una coperta che la coprì a pieno.
Eravamo quasi saliti in ambulanza quando svenne.
<<T/n!>>urlai.
Gli operatori di corsa la fecero salire sull'ambulanza,in cui entrai anche io,e subito partirono verso l'ospedale.
Non le lasciai la mano,neanche per un secondo.
Poi 6 minuti dopo si risvegliò,e fortunatamente eravamo vicini all'ospedale.
<<Tom..>>bisbigliò.
<<Amore mio..è tutto ok siamo quasi arrivati>> le dissi.
Scosse la testa e richiuse gli occhi.

Quegli occhi pieni di sofferenza.
Gli occhi che amavo più di qualsiasi cosa.
Gli occhi ormai pieni di oscurità.
Ormai pieni di dolore.
Gli occhi nocciola,che mi trasmettevano così tanto amore ora erano spenti,diversi.
Non avevano più la stessa luce.
Erano persi insieme a T/n.
In un posto della quale non sapevo nulla.
Ma l'avrei cercata ovunque,persino lì.

Spazio autrice

Amori belli capitolo un po' corto,ma non ho avuto molto tempo,mi farò perdonare.
Vi ho iniziato a mostrare l'accaduto dalla parte di Tom,anche perché credo che l'accaduto vada visto da entrambe le prospettive.
Vi ringrazio per i commenti dello scorso capitolo,vedere che così tante persone che neanche conosco si dispiacciano e mi consolano è incredibile.
Non saprò mai ringraziarvi abbastanza,vi amo🥹🫶🏻

All for you -Tom KaulitzDove le storie prendono vita. Scoprilo ora