Aprii lentamente gli occhi e notai il tetto bianco che si trovava sopra di me, non ero nella mia stanza, ero nella camera da letto di Niall.
Sbattei le palpebre più volte, cercando di riuscire a tenere gli occhi aperti, mi sentivo intorpidita e un dolore fastidioso proveniva dalla mia spalla, abbassai la testa verso destra e notai un grosso cerotto su di essa, il medico doveva avermi già ricucita.
Mi girai a sinistra e vidi il biondo sdraiato accanto a me, dormiva tranquillo ed io sorrisi.
Niall era stato lì tutto il tempo, ad osservarmi mentre parlavano con quel coglione di Ashton, mi aveva presa mentre stavo per svenire e a quanto pare adesso si stava prendendo cura di me.
Sapevo che era stata la dottoressa Rose a medicarmi, era la cugina di Em e ogni volta che in qualche modo ci facevamo del male lei ci aiutava perché essendo dei truffatori non potevamo andare in ospedale.
"Niall" biasciai cercando di svegliarlo
Lui aprì gli occhi lentamente e alzò il suo viso
"Amore" disse felice
Ed era la prima volta che mi chiamava in quel modo, "amore" era la parola più bella che le sue labbra potessero pronunciare. E sentii ogni dolore sparire al suono di quella parola.
Anche lui si rese conto che era la prima volta che mi chiamava così e abbassò la testa pieno di imbarazzo.
"Ciao" dissi con un piccolo sorriso
"Come stai?" Chiese
"Potrei stare meglio. Da quanto dormo?"
"Da ieri sera. I ragazzi erano qui fino a poche ora fa ma erano stanchi e sono andati via. È stata Rose a ricucirti"
"Quella donna è una santa"
"Mi hai fatto spaventare, Lexi" disse serio
"Mi dispiace"
"Poteva farti del male, potevi morire"
"Ma sto bene"
"Non hai idea di quello che ho passato, non posso perderti"
"Non mi perderai" dissi stringendo forte la sua mano
"Hai sparato ad Ashton?"
"Si"
"Adesso ti verrà a cercare" dissi preoccupata
"Deve ritenersi fortunato se non gli ho sparato dritto in testa"
"Non volevo mettessero in mezzo anche te"
"Se ci sei dentro tu, ci sono dentro io"
Sapevo che adesso non ero più da sola ad affrontare le mie cose, che lui mi stava accanto, che era lì per proteggermi.
"Ha chiamato tua mamma"
"Che gli hai detto?" Dissi preoccupata
"Che avevi dimenticato il telefono da me"
"Perfetto"
Non parlai più, il dolore alla spalla era più forte e sentivo di poter impazzire a stare ferma il quel letto.
"Grazie" sussurrai poi "per tutto. Ti amo Niall" continuai
Lui non rispose mi baciò sulla fronte
"Sono qui per te"
Poi si alzò e sparì nell'altra stanza, io sentii che il sonno stava per impadronirsi nuovamente di me, mi sentivo così stanca.Quando riaprii gli occhi vidi Harry seduto accanto a me, gli sorrisi e lui strinse la mia mano.
"Buongiorno bambola" disse con la sua perfetta voce roca
"Ciao riccio"
"Il tuo salvatore è uscito a comprare delle medicine per te, non voleva muoversi, l'ho costretto io" rise
"Come stai?" Continuò poi
"Adesso sto bene"
"Niall era preoccupatissimo, a quanto pare voi due ormai state insieme" il suo tono era strano, come se non fosse realmente felice per noi.
"A quanto pare. Perché lo dici come se non fossi felice per me?"
"Non lo sono Lexi" disse sorridendomi amaramente "tu mi piaci. Come potrei essere felice nel vederti con un altro? Con Niall?"
Il peso di quelle parole mi crollò addosso, non pensavo di piacergli così tanto, non pensavo potesse starci male.
"Pensavo avessimo chiarito"
"Perché lui e non io?" Chiese
"Non lo so Harry, non è stata una mia scelta, sono sempre stata sua"
"Lo so. E a volte questa giustificazione mi basta, altre volte invece penso che io potrei renderti più felice di lui. Voglio dire, sei davvero felice con lui?" disse guardandomi.
Mi pose la stessa domanda che io non facevo altro che ripetermi ogni volta, ero felice con lui?
Il nostro non era un rapporto sano, non avevamo un equilibrio, eravamo sentimentalmente instabili e super scostanti, ma io lo amavo, amavo quel biondo con tutte le mie forze, e poco importava se eravamo un casino, io l'avrei amato comunque.
"Non potrei stare con nessun altro, Harry. È lui, deve essere lui"
"Ti spezzerà il cuore" disse cosciente di ogni sua parola
"Lo so"
"E a te va bene?"
"Lo amo, Harry" dissi con fare ovvio.
Spezzarmi il cuore? Niall l'aveva fatto mille volte e altre mille lo avrebbe fatto, ma ormai a me non importava più.
"Anche lui ti ama molto"
"Davvero?" Ero sempre felice nel sentire l'accostamento della parola "amore" al nome mio e a quello di Niall.
"Non ha mai fatto questo per nessuna ragazza. L'ho visto escogitare mille modi per portarsi a letto qualcuna o per mollarla, ma non l'avevo mai visto impegnarsi così tanto per tenersene una"
Sorrisi senza dire nulla, quelle parole erano poesia.
"Lexi, ci hai stravolti tutti"
Cercai di alzarmi malamente, per mettermi seduta sul letto.
"Ahi" mi lamentai mettendo la mano sulla spalla dolorante
"Ehi, ragazzaccia, che fai?" Rise lui
"Sta zitto!" Risi io mettendomi bene
"Harry, sei meraviglioso, sei l'essere umano migliore che conosco, sul serio. Sei così buono e gentile.
Troverai una ragazza che si innamorerà follemente di te. Troverai la tua persona"
"Dici che per trovarla devo atteggiarmi da ragazzaccio come Niall?" Disse ridendo
"Come ragazzaccio ci basta già lui. Tu sii solo te stesso"
"Ti voglio bene" mi disse "e sono felice per te e Niall. Solo che sono un po geloso, ma passerà"
"Ti voglio bene anch'io Hazz"
Dissi tentando di abbracciarlo
"Fai pena negli abbracci" rise
"Ehi, sono mezza rotta" dissi sul suo collo
A un tratto qualcuno bussò forte alla porta, era Niall che ci fissava con la mascella tesa.
"Ciao" Risi io, sapevo che non gli piaceva quella scena ma a me poco importava, volevo bene ad Harry.
"Disturbo?" Disse
"Non fare lo sgarbato" dissi
"Già, biondo, relax! Io vado, c'è Zayn che mi aspetta a casa. A domani bionda" disse lasciandomi un bacio sulla fronte e strizzando l'occhio.
"A domani, Hazza" dissi ridendo
Il riccio andò via e Niall avanzò verso me.
"Ti ho preso le pillole che la dottoressa ti ha prescritto. Devi stare sdraiata, Lexi" disse con voce atona
"Che c'è?" Dissi già stufa
"Da quando avete legato così tanto?"
"Da sempre"
"Bello!"
"Niall.." Dissi osservandolo "vieni qua"
"No"
"Ti prego" dissi mettendo il broncio
Sbuffò e si avvicinò a me, sedendosi sul letto. Lo presi dal colletto della maglia e lo baciai, lasciai che quel bacio mettesse fine a una discussione senza senso, e mi gustai il sapore delle sue labbra bellissime.
"Ti amo" sussurrai a un centimetro dalle sue labbra, lui baciò il mio naso e poi mi lasciò un bacio a stampo.
Non rispose dicendomi di amarmi, sapevo che per lui era difficile dirlo, ma sapevo anche che lo pensava, che mi amava davvero.
"Che ti va da mangiare?"
"Stupiscimi" Risi
"Lo farò" disse ammiccando e alzandosi dal letto.
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Scammers (Niall Horan)
FanfictionDue truffatori, due ribelli che si fanno la guerra e si odiano, ma a volte ciò che si odia lo si odia perché in realtà lo si ama troppo. "Si erano dichiarati guerra, mentre con gli occhi facevano l'amore"