Capitolo 9

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Quando arrivammo a casa ero così stanca che non riuscivo a tenere gli occhi aperti, per strada, mentre il biondo guidava mi ero addormentata e lui mi aveva svegliata quando eravamo arrivati davanti casa mia.
"Niall, grazie per avermi portata in quel posto" dissi prima di scendere
"Non è niente di che" rispose
Non era vero, sapevo che quel posto per lui aveva una certa importanza, ed era bello che ci avesse portato me, solo che lui non l'avrebbe mai ammesso.
"Buonanotte" dissi facendo un sorriso leggero
"Notte, Lexi" rispose con aria quasi distaccata, sospirai e scesi dalla macchina.
Entrai velocemente e corsi a buttarmi subito sul letto, per quella sera sarei semplicemente crollata con tutti i vestiti.
Sognai occhi azzurri e labbra perfette, sognai gesti dolci seguiti poi dalla solita freddezza e indifferenza.
Niall mi faceva uscire pazza, non capivo mai cosa volesse da me, perché mi aveva baciata? Perché mi aveva portata in quel posto? Avevo così tante domande nella mia testa, domande a cui avevo paura di dare una risposta concreta.

"Lexi! Dove sei?" Mi disse Louis al telefono, tenevo un caffè in mano e mi indirizzavo alla mia auto.
"Sono andata a prendere un caffè! Arrivo"
Avevamo alcune cose da fare ed io ero davvero in ritardo, la sera prima ero stata ad una festa e mi ero un po' dilungata con Luke, ci ero di nuovo finita a letto, e mi sentivo una stronza perché lui provava dei sentimenti per me ed io non facevo altro che illuderlo.
"Il caffè? La principessa non poteva prenderselo dopo!" Affermò Louis all'altro capo del telefono
"Mi stai facendo solo perdere più tempo! A fra poco" dissi staccando e salendo in auto.
Guidai veloce fra le strade di Los Angeles e in poco tempo arrivai a destinazione.
Scesi di corsa, tentando di non far cadere il caffè bollente sul mio corpo. Bussai e ad aprirmi fu Tom
"Buongiorno ritardataria" rise
"Ciao tesoro" dissi baciandolo ed entrando
Non appena entrai vidi seduta sul divano una ragazza, accanto a lei c'era Niall e la osservai attentamente
"Lexi, lei è Amy" disse Zayn
Era lei la famosa Amy, non era come l'avevo immaginata, era piuttosto carina e sembrava una bambina, aveva dei lunghi capelli neri e dei bellissimi occhi azzurri che mi fecero invidia.
Si alzò e mi porse la mano
"Amy" disse
"Lexi"
Guardai Niall in cerca di risposte, ma il suo sguardo era solo vuoto, segno evidente che per lui tutto quello che era stato non aveva davvero significato nulla.
"I ragazzi mi hanno parlato della vostra truffa" disse
"Cosa?" Dissi girandomi verso gli altri che abbassarono la testa
"Lei lo sa?" Chiesi nervosa
"Si! È la mia ragazza" affermò Niall
La sua ragazza? Ma da quando?
"No, no, no" dissi ridendo nervosamente
"Jack!" Mi voltai verso il mio amico "nessuno oltre a noi lo doveva sapere! Jack, cazzo, lo sai" dissi con le lacrime agli occhi
"Lexi, è la sua ragazza"
"Non importa!" Urlai "non mi interessa un cazzo! Conosci la mia situazione Jack, che cosa ti passa per la testa?"
"Hai ragione" disse abbassando la testa
Sentii che le lacrime stavano per uscire e tentai di calmarmi, invano. Tutti mi osservavano, come a cercare di capire di cosa stessi parlando, ma loro non potevano saperlo, Niall mi guardava preoccupato ed io contai tutte le volte che mi aveva fatta piangere, quella era solo una delle tante.
Uscii velocemente di casa, sbattendo forte la porta, mi indirizzai nel giardinetto sul retro e mi misi seduta su una sedia.
"Che succede?" Disse Niall dietro di me
"Perché ti diverti così tanto a vedermi piangere?" Chiesi in lacrime
"I-io.." Balbettò
"Tu?"
"Non mi diverto a vederti piangere"
"Invece si! Mi stai facendo uscire pazza, Niall! Perché l'hai portata?"
"Perché non avrei dovuto?"
"Ma che ti parlo a fare!" Dissi stanca
"E da quando è la tua ragazza?" Urlai mettendomi davanti a lui
"E da quando ti scopi Luke?"
"Chi te l'ha detto?" Dissi digrignando i denti
"Em"
Risi nervosamente
"Ma che te ne frega? Me lo scopo da una vita!"
"E a te che ne frega di Amy?"
Respirai profondamente
"Niall, esci fuori dalla mia vita!"
"Sei solo una viziata!"
Non resistetti e gli mollai uno schiaffo, lui mi afferrò il polso e mi poggiò al muro
"È la seconda volta che ti permetti!" Disse serrando la mascella
"Non farmi perdere la pazienza" continuò
"Che fai Niall? Dai che vuoi fare?" Mi mossi di scatto e presi la pistola che avevo dietro i jeans, mi allontani e gliela puntai
"Dai, ammazzami!" Disse
Tremavo e vedermi puntare quella pistola su di lui mi fece sentire folle
"Dai!" Urlò "fallo!"
Abbassai le braccia e con loro anche lo sguardo
"Non hai il coraggio, Lexi! Non avresti il coraggio neanche di sparare a un uccellino, sei una codarda!"
"Sta zitto!" Dissi chiudendo la mano a pugno
"Altrimenti?"
Lo lasciai lì da solo e tornai dagli altri
"Io sono fuori da questa cosa, non lavorerò più con voi." Dissi prendendo il mio giubbotto
"Lexi!" Disse Louis
"No, Louis! Sai cosa? Voi non sapete niente di me, niente! Ne voi, ne quel biondino del cazzo che si crede chissà chi. Non sapete niente e io sono stanca perché non avete avuto rispetto per me! Soprattutto voi tre" dissi guardando Jack, Tom e Em "voi che conoscete il perché io non dico a nessuno ciò che faccio per vivere!"
"Lexi, mi spiace" disse Em
"Abbiamo bisogno di te" disse Liam
"Avete portato lei no?" Dissi indicando Amy "fate fare a lei il lavoro sporco! Addio" dissi sbattendo la porta e indirizzandomi alla mia auto.
Quella situazione era folle, piangevo, lacrime che non credevo nemmeno di avere, sentivo un dolore al petto così forte che mi riusciva difficile respirare.
Il mio passato tornò alla mia mente più duro e forte che mai, era come un'onda potente che si infrangeva in uno scoglio, ma non dovevo cedere, ero forte, ero andata avanti e quello era solo un piccolo sfogo.
Non volevo davvero lavorare con loro, non più, non con Niall e con quel suo sguardo crudele posato su di me mentre mi dice che sono una codarda.
Mi fermai su una strada isolata e poggiai la testa sul volante, avevo sempre pensato che piangere fosse una debolezza ma infondo sapevo che invece era il miglior modo per mettere un punto e ricominciare.
Il mio telefono squillò varie volte, avevo chiamate da tutti, tranne da Niall.
All'ennesimo squillo decisi di rispondere ad Harry
"Pronto?"
"Piccola dove sei?"
"Sei solo?" Chiesi
"Si"
"23th Avenue Sort" dissi
"Arrivo"
Attesi qualche minuto e vidi la grande macchina di Harry fare capolinea, scese dall'auto e notai che era terribilmente sexy, indossava dei jeans stretti e una camicia di seta sbottonata fino a una parte del petto, gli si vedevano le rondini e una parte della farfalla.
Salì sulla mia auto, si tolse gli occhiali da sole e mi osservò
"Lexi White che piange! È un cosa rara, vero?" Disse con un sorriso che fece ridere anche me
"Si"
Non disse altro e mi strinse forte a se, ed io mi lasciai cullare da quelle braccia possenti e da quell'odore piacevole.
"Harry, vorrei tanto avere un ragazzo come te"
Lui rise e scosse la testa
"Se non ci fosse Niall" disse
"Cosa?" Chiesi
"Il muro, c'è un muro tra me e te, quel muro è Niall! A te piace lui, ecco perché non potresti mai scegliere me"
"Cosa? Non è vero!" Dissi con tono arrabbiato
"Lexi" disse con sguardo tenero "è così"
"Io lo odio!"
"Lo so"
"E allora come potrebbe mai piacermi?"
"Lo stai chiedendo a te stessa o a me?"
Abbassai lo sguardo, molto probabilmente lo stavo chiedendo a me stessa. Ecco perché non vedevo nulla con Harry, per Niall, ed io non volevo fosse così, non potevo permetterlo.
Dovevo allontanarmi da lui, dovevo tenere le distanze e tutto sarebbe tornato come al solito.
"Dai, torna al ripostiglio" disse Harry guardandomi, scossi la testa in segno di negazione
"Lexi, abbiamo bisogno di te! Non so il perché tu abbia reagito così e non voglio costringerti a dirmelo, però ti assicuro che Amy è affidabile, è una cretina e una stupida, ma non parlerà" disse con un sorriso
"Ti prego!" Mi supplicò
"Eh, va bene" dissi ridendo
Harry era un ottimo amico, mi piaceva il modo in cui mi parlava e mi rassicurava.

Scammers (Niall Horan)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora