Capitolo 11

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Mi sveglia di soprassalto, a causa dall'incessante suonare del campanello di casa. Osservavi l'orologio, erano le 04:00 del mattino, chi poteva essere? Pensai fosse Mike, così presi la pistola e mi indirizzai alla porta, guardai attraverso lo spioncino, era Niall.
Aprii e lui entrò traballante
"Niall, che fai?" Dissi chiudendo la porta.
La tregua che avevamo avuto la sera in banca era subito terminata l'indomani ed io ero tornata ad odiarlo più che mai.
Rise e si buttò sul divano, puzzava di alcool.
"Quanto hai bevuto?" Dissi avvicinandomi a lui
"E che ne so!"
"Perché sei qui?"
"Sto male, Lexi!" Disse
"Che hai?" Chiesi preoccupata
"Un vuoto, dentro me" disse osservando un punto fisso davanti a se, mi sedetti accanto a lui e lo osservai.
"È come se una voragine si fosse aperta dentro me, e non so come chiuderla Lexi, non lo so più. Non riesco a dormire, non riesco a fare niente. Poi sei arrivata tu" disse
"Tu mi fai venire voglia di mettere fine a questo vuoto"
Erano le parole più belle che mi avesse detto, dette da quelle labbra perfette.
Sorrisi e mi alzai
"Vieni" dissi porgendogli la mano
La prese e mi sembrò di avere a che fare con un bambino piccolo. Lo portai in camera da letto e lo feci distendere sul letto, togliendogli le scarpe, lui si sdraiò e con la mano mi fece segno di stendermi accanto a lui.
Mi stesi anch'io, presi il suo braccio e lo passai dietro il mio collo, mi appoggiai al suo petto.
"I tuoi capelli profumano di cocco" disse lasciandomi un bacio fra i capelli
"Mi piace" continuò
"Perché non sei andato da Amy?" Chiesi
"Qualche giorno fa ho fatto una lista mentale"
"Che lista?" Chiesi
"Ho pensato a tutte le cose positive e negative di Amy, e anche alle tue"
"E?" Chiesi
"Sei sgarbata, viziata, odiosa, estremamente pericolosa, hai tentato di uccidermi, mandi il mio cervello a buttane e non riesci mai a tenere quella bocca chiusa! Poi ho pensato ad Amy.."
"E cosa hai pensato di lei?"
"Lei non è te" disse semplicemente
"Ma è la tua ragazza"
"La conosco da anni, e tutti pensano che sia la mia ragazza, in realtà scopiamo e basta! È l'unica donna che forse tiene a me, Lexi"
"Non è vero. Io ci tengo a te"
"Sul serio?"
"Si"
"E Luke?"
"È complicato"
"Tu lo ami?"
"No"
"Perché lo fai?" Chiese
"Cosa?"
"Perché sei qui con me? Noi due ci siamo sempre odiati"
"Sono qui con te perché ne vale la pena" dissi in un sussurro, gli lasciai un bacio sulla guancia
"Adesso dormi..Buonanotte biondo"
"Buonanotte Lexi"
Sembrava irreale, io e Niall che dormivamo insieme, senza litigi o provocazioni.
Ero stanca e assonnata, e lui era triste e ubriaco,forse per questo eravamo così sinceri.
Dormii come non avevo mai fatto in vita mia, un sonno pacifico e rilassato, un sonno che sapeva di buono.
Le sue braccia erano il posto più bello dove io fossi stata.

Quando aprii gli occhi vidi che erano già le 13:00, avevo dormito tantissimo, tornai lucida ricordando tutto quello che era successo la sera prima, tutto quello che io e Niall ci eravamo detti, sorrisi fra me e me pensando che era stata un momento talmente stupendo che mi sembrava irreale. Presi il telefono, c'era un messaggio da parte di Niall
"Scusami per averti disturbata ieri notte, e grazie per l'ospitalità.
Niall xx"
Solo questo, solo un semplice e banale messaggio, dopo tutto quello che mi aveva detto e che io gli avevo detto. Sentii una furia cieca assalirmi, avrei voluto picchiarlo, lo odiavo come
non avevo mai odiato nessuno.
Come poteva essere così scostante? Così instabile? Era incredibile il modo in cui si comportava.
Presi nuovamente il telefono e mandai un messaggio ad Em
"Oggi non vengo, sto poco bene
Lexi Xx"
Mi buttai nuovamente sul letto e buttai un urlo, come per sfogarmi, misi la faccia sul cuscino e sentii l'odore di Niall.
"Eh che palle" dissi alzandomi e togliendo le lenzuola, dovevo eliminare ogni sua traccia.
Sentii il telefono vibrare
"Farò finta di credere che stai male!
Stasera vieni a una festa? Ci andiamo
Tutti
Em xx"
Ci pensai su, che dovevo fare? Non potevo chiudermi in casa solo perché quel coglione mi stava facendo uscire pazza.
"Ci sarò.
Lexi xx"
Restai ad oziare tutto il giorno, mangiai gelato davanti a un telefilm che nemmeno conoscevo, mi sentivo una stupida ragazza infranta.

La festa era molto rumorosa ed era strapiena di persone, mi incamminai verso il grande divano e salutai gli altri che erano già tutti li, tranne Niall.
Mi sedetti con loro e iniziammo a bere tranquilli, sperai che il biondo non si facesse vivo ma mi sbagliavo, infatti si presentò mano nella mano con Amy, abbassai lo sguardo, e sentii una strana fitta al cuore.
"Ciao" disse Amy facendo finta di non ricordare il mio nome, lo sapeva benissimo il mio nome, semplicemente non ci sopportavamo.
"Lexi, ma solo per gli amici! Tu puoi chiamarmi Alexa" dissi con un sorriso, lei sembrò arrossire di rabbia e io sentii gli altri ghignare, mentre Niall stava fermo ad osservare la scena.
"Ma come mai ve la portate sempre appresso ora?" Disse con un tono da superiore a Liam, Louis, Zayn ed Harry.
"È nostra amica, Amy. Problemi?" Disse Louis, evidentemente neanche a loro stava simpatica
"Che c'è ve la scopate tutti?" Disse ridendo, mi alzai e mi misi davanti a lei
"Si! Me li scopo tutti. Sei invidiosa?" Dissi con tono di sfida, lei non sapeva cosa rispondere e mi diede le spalle, facendo per andarsene
"Ciao" disse
"Ciao Abby" dissi
"Mi chiamo Amy" si voltò e mi fissò nevoso
"Amy, Abby..Che differenza fa? Sei comunque irrilevante"
"Niall" chiamò il biondo in soccorso, per essere difesa
"Smettetela" disse semplicemente lui
"Andiamo" Amy lo prese per mano e si allontanarono.
Le loro dita intrecciate mi fecero stringere i pugni e sentii una rabbia assurda invadermi tutta.
"Sei stata grande" disse Harry ridendo
"Ci voleva una bella lezione per quella stronza" disse Liam
Mi sedetti e tentai di non pensare più ad Amy e Niall.
"Esco un po' fuori" dissi dopo qualche minuto, avevo bisogno di aria, non volevo stare un secondo di più li dentro.
Respirai l'aria di Los Angeles, e osservai intorno a me, una ragazza stava vomitando dietro un cespuglio aiutata da un'amica, una coppia stava limonando in modo molto poco casto, mentre una ragazza parlava al telefono, sembrava nervosa e il suo nervosismo non fece che aumentare il mio.
"Ma che ti passa per la testa?"
Era la voce di Niall, sbuffai e mi voltai verso lui
"Non so a cosa ti riferisci" dissi indifferente
"Hai fatto la stronza con Amy"
Risi nervosamente
"Perché non la difendevi allora? Mi ha dato della Troia, le ho solo fatto capire che ha sbagliato persona"
"Ti diverti così tanto a fare queste cose?"
"Ti diverti così tanto a ferire le persone?" Sbottai
"Che intendi"
"Quello che ci siamo detti ieri sera" dissi con voce ovvia
"Non so di che parli, ieri ero ubriaco, ricordo pochissimo" disse
Sentii una lacrima attraversare il mio viso, tutto quello che mi aveva detto era frutto dell'ebbrezza, dell'alcool.
Come potevo essere stata così stupida?
Feci per andarmene ma lui mi bloccò
"Che è successo ieri?" Disse
"Niente, non è mai successo niente"
"Perché piangi?"
"Non lo so, da quando ti conosco non faccio altro che piangere!" Dissi stanca
"Adesso mi lasci andare questo polso?" continuai.
Sembrò terribilmente ferito e dispiaciuto, non disse una parola, mi lasciò il polso ed io corsi via da quel posto.

Scammers (Niall Horan)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora