Capitolo 20

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9 Agosto

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Ma perché era così in ansia? Non era mica il suo compleanno. Eppure l'idea di rivedere Luna dopo settimane la faceva quasi emozionare. Era da giorni che continuava a lamentarsi con Beatrice, chiedendole di continuo se secondo lei un regalo così semplice potesse piacergli. Ad un certo punto si stancò di dover subire i dubbi della sua amica, quindi per "rassicurarla" le disse queste parole:

"Senti, stai zitta. Non le piacerà, lo amerà. Adesso smettila perché ti stai facendo problemi inutili. Stai tranquilla."

Dopo questa frase si rese conto di aver probabilmente stressato Beatrice, allora smise di lamentarsi per il resto della giornata. Però quella notte non chiuse occhio, l'ansia la stava divorando viva e non capiva nemmeno perché. Ripensò al loro primo incontro, una cosa che ormai faceva quasi sempre, e realizzò che non aveva nemmeno un po' di ansia, come se dovesse vedersi con una persona normale. Ma dopo aver capito di non considerare Luna come un amica, ma qualcosa di più, non poteva smettere di sentirsi in ansia ed emozionata quando la vedeva.

Alla decise di non pensarci più e dopo un po' chiuse gli occhi e si addormentò.

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10 Agosto

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Luna le aveva detto che poteva venire a casa sua verso le 15:30.

Erano le 11 e Selene era già in crisi, non sapeva cosa mettere, come truccarsi e come comportarsi. Il pavimento della sua stanza era pieno di vestiti, anche se non doveva vestirsi adesso si sarebbe sentita meglio se avesse scelto come vestirsi in questo momento. Dopo quasi un'ora scelse finalmente cosa mettersi, un vestito semplice, visto che faceva caldo e da quello che aveva capito ci sarebbe stata quasi tutta la sua famiglia, quindi non poteva impressionare soltanto Luna.

Saltò il pranzo, non aveva tempo. Passò il resto del suo tempo in bagno, per fortuna il resto della sua famiglia era fuori, così nessuno poteva interromperla. Alle 14 iniziò a vestirsi e non ci mise molto, si sistemò velocemente i capelli e uscì di casa velocemente. Quando arrivò a casa sua si controllò un'ultima volta per assicurarsi di essere perfetta, fece respiri profondi e suonò il campanello. Riusciva a sentire il battito del suo cuore risuonare nella sua testa e in fondo sperava che non ci fossero così tante persone. 

La porta si aprì e dietro ad essa vide la madre di Luna, che le sorrise ampiamente quando la vide. 

«Selene! Che bello rivederti, ne è passato di tempo dall'ultima volta che ci siamo viste, come stai?»

«Salve signora Greco, tutto bene, lei invece?»

«Oh, per favore, non c'è più bisogno di tutta questa formalità, dammi pure del tu. Comunque sto benissimo, grazie!»

All'improvviso Luna uscì dalla sua stanza, insieme ad altre tre ragazze che sembravano essere più grandi di lei, pensò che fossero sue cugine. Era così concentrata nel parlare con loro che non la notò, ma quando lo fece smise immediatamente di parlare con loro e la raggiunse correndo.

Forse non l'aveva mai vista così felice, l'abbracciò stretta e rimasero così per un po'. Selene si rese conto solo adesso di quanto fosse affollata la casa, c'erano persone in quasi tutta la stanza e non potè fare a meno di domandarsi quanto fosse grande la famiglia di Luna.

«Ciao Sele, mi dispiace se non conosci nessun altro ma credimi, eri l'unica persona che volevo invitare veramente.»

«Non ti preoccupare.»

𝐋𝐚 𝐃𝐞𝐚 𝐃𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐋𝐮𝐧𝐚Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora