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                 Pearl

Il tempo passa e io mi rendo conto che mi sto allontanando sempre più da Alex. Ormai è inevitabile, credo che il nostro rapporto sia al capolinea, che non ci sarà più un trio, che lui non farà più parte della mia vita.

Dopo quel contatto avuto per strada l'altra sera, i miei dubbi sono aumentati... l'ha fatto di proposito a sfiorarmi la mano, oppure è successo per puro caso? Io, lo sento ancora il suo tocco sul mio dorso, lo vedo ancora nei miei occhi il suo sguardo indecifrabile e, li sento ancora su di me quegli occhi che un tempo mi seguivano ovunque io fossi.

Posso allontanarmi da te ma tu non vuoi lasciarmi andare, sei ovunque in questa città, sei ovunque in me.

La mattina preferisco andare a scuola con la mia auto. Non ce la faccio a restare chiusa in un luogo dove ci sei tu che mi osservi e, sinceramente, dove posso escluderti lo sto iniziando a fare.
In classe non posso, ma per fortuna siamo distanti; tu da un lato con la tua cagnolina, io dall'altro con il mio nuovo amico.
Ed è proprio con lui che stamattina arrivo a scuola. Nate, invece, per non lasciare solo il suo adorato fratello, ha deciso di seguirlo.

"Pearl, ci vediamo lì?" mi ha chiesto ieri sera prima di andare via dalla sua casa.

La stessa sera che ho rivisto Alex... io stavo salendo le scale per andare da Nate, lui stava uscendo dalla sua stanza e come ogni volta i nostri sguardi si sono incollati... ma quell'unione si è spezzata quando mi ha detto che nella sua camera c'era lei, quella stronza fortunata che ultimamente sto odiando anche più della mia partenza. Sì perché io andrò via, lo lascerò a lei che invece se lo potrà godere per tutto il tempo che vorrà.

Quando mi ha detto che era in camera con lui, la gelosia mi ha mangiato viva, si è presa anche il mio respiro, portandomi quasi a boccheggiare. Perché non puoi amarmi Alex... perchè?

Il film era iniziato da poco e io ero distesa a mangiare popcorn con il mio amico Nate, anche se sinceramente non ero presente con la testa. Il mio cervello era altrove, i miei occhi fremevano per andare a spiare cosa stavano facendo chiusi insieme nella sua stanza.

E poi li ho sentiti... Dio, mi si è spezzato il cuore, credo che anche Nate abbia sentito la sua crepa.

"Ti dispiace alzare un po' il volume?" ho chiesto come se nulla fosse.

Posso nascondere ad Alex ciò che provo, ma non a lui, che ha passa subito il suo braccio dietro la mia schiena per farmi sentire protetta, per farmi sentire che lui era lì con me.

"Certo tesoro, sei vuoi posso cantare

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"Certo tesoro, sei vuoi posso cantare. Sai, sono bravo!"

Grazie amico mio, so che hai intuito il vero motivo della mia richiesta e stai cercando in tutti i modi di proteggermi ma non puoi... non questa volta...
"No grazie, davvero..." sorrido falsamente.

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