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Pearl

L'estate ormai è passata, e come sempre si deve tornare alla normalità, anche se di normale nella mia vita ormai non c'è più nulla. Sono stati i mesi più pesanti che io abbia mai vissuto. La loro mancanza si è fatta sentire ogni giorno di più, nonostante la vicinanza di Nate. Mi faccio sentire sempre allegra e spiritosa da lui, ma solo per non fargli capire che il più delle volte è  ingestibile colmare il vuoto che sento dentro di me, ma voglio che lui sia tranquillo, spensierato e che non si preoccupi per la sottoscritta.

Quando credo di cedere me ne vado al parco a fare due passi. Ed è stato proprio qui che ho incontrato un gattino che ho chiamato Musone... i suoi occhi chiari, quel muso nero e lo sguardo profondo mi ricordano troppo lui. E così ti ritrovo anche in un gattino innocente! Tu che di innocente non hai mai avuto nulla! Né i gesti, né i pensieri, né la voce... tu hai sempre avuto quel gusto di spinto, di sporco, almeno nella mia testa. Ritornando a quel gattino, una mattina si venne a riparare dal caldo afoso sotto la mia panchina, l'ho attirato con i crackers che stavo mangiando e poi gli ho dato dell'acqua fresca direttamente dalla mia mano. Sentire la sua lingua urtare contro il mio palmo mi ha ricordato te mentre mi baciavi sotto la grande quercia. Ho subito iniziato a sentire ancora più caldo, oltre all'eccitazione che prende padronanza del mio basso ventre.

Grazie a questa strana amicizia esco tutti i giorni con la speranza che lui venga a sedersi al mio fianco. Ed è come se ormai anche lui sappia il mio orario, ci ritroviamo su questa panchina dove io gli racconto di Nate che, al solo nominarlo, il suo pelo si solleva. Forse la sua euforia riesce ad arruffarlo anche da lontano, penso ridendo.
Mentre quando sente il nome di Alex miagola. Mi manca talmente tanto che forse Musone lo sente attraverso il mio tono di voce.

Il tempo è passato e come era prevedibile ci siamo allontanati. Con lui non mi sento più, è come se avesse voluto tagliarmi fuori dalla sua vita, che sicuramente starà andando avanti anche senza di me. Figuriamoci, chissà con quante ragazze sarà già stato e chissà se durante uno dei suoi baci mi abbia pensato, ma soprattutto mi chiedo se al nostro bacio lui ci pensa ancora, se pensa a tutti i nostri momenti condivisi nell'ultimo periodo. Mi chiedo se abbia mantenuto il nostro segreto, credo di sì perché Nate non avrebbe perso tempo a farmi sentire sbagliata per non averglielo detto. Caro amico, c'è un perché della mia richiesta. È una cosa solo nostra, vissuta talmente intensamente da me che non voglio che venga sciupata da risate o giudizi altrui, ma ancora di più che lui mi mostri che un po' ci tiene a me non tradendo la mia fiducia.

Adesso sono qui nel campus della mia università in attesa della mia amica Holly, che come al solito è in ritardo.
È l'unica con la quale ho un minimo di rapporto, ma solo perché viviamo insieme. Non riesco a socializzare più come un tempo, ho come la sensazione di tradire la loro amicizia che per me è sacra. Poco dopo mi arriva un messaggio dove praticamente  la stronza mi ha dato buca. Bene, adesso non ho voglia di andare a lezione da sola, oggi è una giornata strana, così, senza realmente rendermi conto, mi siedo sotto un albero che mi ripara dal sole, sollevo la testa e guardo questa chioma verde raggiante e automaticamente mi appaiono i tuoi occhi davanti, sono sempre stati bellissimi, ogni giorno diversi; quando sei al sole il loro colore è azzurro, quando sei arrabbiato o nostalgico sono di un blu scuro profondo, quando sei all'ombra sono verdi.
Ecco perché adesso mi sei venuto in mente, non che tu non lo sia già normalmente al suo interno, così con il cellulare tra le mani, presa dalla voglia di sentire la tua voce che mi manca tanto, e senza ragionarci sopra, perché non è da me stare a pensare alle conseguenze, almeno con te, faccio partire la chiamata.

Il mio cuore batte forte. Sono emozionata come se avessi avuto un appuntamento, mentre noi ci siamo sempre usciti insieme... come amici.
Il mio cuore prega che tu risponda, mentre la mia mente continua a suggerirmi di mettere giù.
Sinceramente non ho pensato a cosa dirti, forse perché so che tanto non mi risponderai. Perché dovresti? È chiaro che ti sei liberato di me, forse per te è stato meglio che io sia partita. Ti prego, rispondimi... la tristezza di essere respinta anche adesso, anche come amica, davvero è troppa da sopportare e mentre sto aspettando che scatti la segreteria alla quale non lascerò nessun messaggio, perché io voglio parlare con te e non con uno stupido robot, ecco che la comunicazione si apre.

Forever in my heart Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora