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Alex

Quando premo il tasto verde e la voce squillante di Pearl mi giunge all'orecchio, me ne rimango come un coglione in silenzio, incapace di proferire più alcuna parola. Lei continua a parlare ma è più forte di me, se solo le rispondessi temo che non riuscirei più a controllarmi. Tuttavia, il solo sentire ancora la sua splendida voce mi rallegra... so che lei sta andando avanti ed è esattamente ciò che devo mettermi in testa di fare io stesso. Dopo che Pearl pone fine lei stessa a questa assurda telefonata, Sally mi guarda perplessa.
"Perché hai fatto scena muta? Che ti ha detto la tua amica?" mi chiede mentre è seduta accanto a me sull'erba.
"Niente di che... non c'è molto campo qui probabilmente e non si sentiva molto bene..." mi invento, sentendomi doppiamente un coglione.
"Okay... è molto bello qui, e anche molto romantico..." afferma.
"Già..."
"Ci hai portato molte ragazze prima di me?"
"No, solo una in realtà... ma era solo un'amica."
"Era?"
"Non vive più qui ora" rispondo sbrigativo, in quanto non mi va di parlare di Pearl con Sally.
Nel pomeriggio sono alle scuderie da solo e non riesco a fare a meno di richiamare Pearl per cercare di rimediare in qualche modo alla pessima figura durante la sua telefonata solo poche ore fa.
Quando mi risponde al secondo squillo, è convinta si tratti di Nate e mi viene da sorridere, ma subito dopo nomina un certo Aaron e il mio sorriso svanisce all'istante.
"Chi è Aaron?" non riesco a non chiederle.
Solo a questo punto lei si accorge che non è Nate che l'ha chiamata mentre io sento il bisogno impellente di chiederle un'ultima volta il motivo di quella sua richiesta la notte prima della sua partenza. Ho necessità di sapere la verità sul vero motivo di quel bacio, ma ancora una volta lei sembra sviare la mia domanda, senza darmi la risposta che cerco. Così mi rassegno e poco dopo, anche se a malincuore, la saluto e chiudo la comunicazione, sbattendo il telefono a terra. Per fortuna finisce su un cumulo di fieno, altrimenti sarebbe andato in frantumi. Sto per piegarmi per recuperarlo, quando sento dei bisigli dietro l'angolo... mi sporgo e scopro si tratta di mio fratello, che è alle prese con quella deduco sia Brenda, anche se riesco solo a intravederla semi nascosta sotto al corpo di Nate, del quale vedo solo la schiena. Hai capito il mio fratellino?! Ritorno così sui miei passi ed esco dalle scuderie con il mio cavallo. Ho bisogno di una bella cavalcata per liberare la mente e distendere i nervi... la telefonata con Pearl mi ha lasciato con l'amaro in bocca, quando in realtà io nella mia bocca vorrei tanto poter risentire ancora una volta il suo dolce sapore.

***

UN ANNO DOPO

È trascorso quasi un anno ormai dalla partenza di Pearl e dopo quell'ultima telefonata non ho più sentito la sua voce... le uniche volte in cui ci siamo sentiti tramite messaggio sono state per i classici auguri durante le festività oppure in occasione del mio compleanno. Il suo sarà esattamente tra una settimana e io vorrei tanto avere la possibilità di festeggiarlo di nuovo insieme a lei come siamo sempre stati soliti fare, e consegnarle personalmente il mio regalo.
"Ehi, torna da me..." mi sussurra Sally, sdraiata accanto a me sul mio letto.
Io e Sally stiamo uscendo ancora insieme e si può dire che ormai facciamo coppia fissa, più o meno. Mi trovo bene con lei, anche se onestamente non posso dire di esserne perdutamente innamorato. Non ha nulla lei che non vada, il problema sono io... lei è perfetta: attraente quanto basta e sempre disponibile a soddisfare ogni mio bisogno. Lo stesso Nate, tra alti e bassi, sta frequentando ancora Brenda, anche se io ho il sospetto che mio fratello non sia l'unico che lei stia frequentando.
"Chi è la ragazza in quella foto tra te e Nate?" mi chiede a un tratto Sally.
"Quale foto?"
"Quella che tieni sul comodino... mi è capitata per caso tra le mani poco fa mentre eri in bagno" ammette.
"Un'amica."
"Dovevate essere particolarmente uniti... è la stessa amica che ora non vive più qui?"
"Sì, è lei... e sì, un tempo eravamo molto affiatati."
"Ed eravate solo amici?" continua con il terzo grado.
"Cos'altro avremmo dovuto essere?"
"Non so, dovresti dirmelo tu questo..."
"Non c'è nulla da dire" taglio corto.
"Okay, meglio così" conclude lei, anche se poco convinta.

Forever in my heart Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora