12. Cos'è il cambiamento? ⚫

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TW: abuso

KIARA's POV

Dopo la nottata passata in bianco tra le braccia di JJ, perdendomi in quegli occhi blu oceano, sono sgattaiolata via dallo Chateau a prima mattina, decisa a parlare con Rafe sulla mia decisione di non seguirlo a New York. Ora che – dopo un paio di ore - mi trovo davanti la villa Cameron, tutta la convinzione e tutto il coraggio accumulato durante la notte sembrano improvvisamente spariti.

"Il migliore dei buongiorno a te. Hai finito di giocare alla mammina e sei venuta a giocare alla fidanzata perfetta?" la voce di Sarah mi accoglie alla porta di casa.

"Vaffanculo, Sarah. Dov'è tuo fratello?".

"Di sopra, in camera sua con Kelce" mi risponde facendosi da parte per entrare.

Salgo le infinite scale della villa ed entro in camera di Rafe, trovandolo seduto sul divano con Kelce, intenti a giocare ai videogiochi.

"Ehi" inizio.

"Ehi, ciao amore. Che ci fai qui?".

Mi guardo intorno, cercando di non focalizzare l'attenzione sulla polverina bianca che vedo qua e là nella camera.

"Possiamo parlare un attimo?" domando.

"Certo, dimmi tutto".

"Magari in privato".

"Amore è Kelce, glielo direi comunque" risponde senza spostare gli occhi dalla televisione.

Prendo un lungo sospiro e faccio qualche passo indietro, posizionandomi più vicino possibile alla porta.

"Io-io volevo dirti che ho pensato molto alla tua proposta di venire con te a New York a settembre" inizio.

"Sì, sì, sarà bellissimo".

"Sì, beh...ecco...io non credo di poterlo fare, non penso di poter venire con te a New York".

Solo in questo momento, gli occhi di Rafe si staccano finalmente dalla televisione, abbandonando a sé stessa la partita di calcio a cui stava giocando con Kelce.

"Kelce, fuori" ordina e, come un bravo cagnolino addomesticato, l'amico lascia la camera, chiudendo la porta dietro di sé.

Quando Rafe si volta completamente verso di me, ormai alzatosi dal divano, noto qualcosa di strano: i suoi lineamenti sono come tirati, gli occhi lucidi e quasi gonfi, le labbra screpolate e secche.

"Che significa che non puoi venire?" mi domanda.

"Ci ho pensato tanto e mi sono resa conto che, almeno per ora, il mio posto deve essere qui".

"Perché? O meglio, per chi?" il suo sguardo è tagliente.

"Per i miei genitori, i miei amici, Caroline..." spiego.

"Caroline, certo Caroline...o JJ, Kiara?".

Siamo uno di fronte all'altro, lui appoggiato con il sedere sullo schienale del divano e io poco lontano dalla porta. I suoi occhi gelidi mi stanno trafiggendo e il tremolio nella sua voce mi fa capire che, in realtà, forse già conosce la risposta.

"JJ è mio amico e ha bisogno di me" dico abbassando gli occhi sulle mie scarpe.

"Kiara credi che io sia uno stupido?" urla mettendosi dritto e venendo verso di me.

Faccio un ulteriore passo indietro e gli occhi mi si riempiono di lacrime per lo spavento.

"I-io...sto dicendo la verità" dico con la voce rotta del pianto.

Al di là del mare - JIARA💙Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora