36. Influenza stagionale

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Scusate l'assenza.
Il capitolo è ancora da revisionare.


"JayJ".

Il corpicino di Caroline si infila tra il mio e quello di Kiara, costringendoci a mugugnare nel sonno mentre ci stacchiamo l'uno dall'altra.

"JayJ" ripete toccandomi la spalla.

"Dimmi" dico impiastricciando le parole nel sonno.

"Voglio la mamma" lamenta iniziano a piangere.

A questo punto, sia io che Kiara ci costringiamo ad aprire gli occhi, sapendo che non si tratta del solito capriccio notturno della bambina.

"Che succede?" le domanda Kie.

Non appena accendo la lucina sul comodino, mi accorgo degli occhi estremamente lucidi e dei pomini rossi sulle guance della bambina.

"Piccola non ti senti bene?" le domando mettendomi seduto e trascinandola su di me, mentre Kiara immediatamente si alza per andare a prendere il termometro nel cassetto dei medicinali.

Caroline scuota la testa da un lato all'altro per poi appoggiarsi con la guancia sul mio petto, rannicchiandosi contro di me. Ha le mani congelate e dei brividi le attraversano le gambe lasciate scoperte dal pantaloncino del pigiama.

"Hai male da qualche parte, amore?" le chiede Kiara infilandole il bastoncino sotto il braccio.

"La gola" risponde semplicemente la piccola, incastrandosi ancora di più con il volto dentro il mio petto.

Tiro verso di me le lenzuola, così da coprirla e cerco – nel contempo – di capire come abbia fatto a prendere la febbre con il caldo che ancora fa sull'isola.

"38.6" comunica Kiara non appena il termometro inizia il suo bip.

"Cazzo" dico iniziando a preoccuparmi; mi aspettavo che avesse la febbre, ma è davvero alta.

"Andiamo in ospedale?".

"Non lo so. Andiamo in ospedale?".

"Diamole prima del paracetamolo. Se in un'ora la temperatura non dovesse abbassarsi la portiamo in pronto soccorso. Che ne dici?" mi propone.

Annuisco e provo ad alzarmi per andare a cercare il medicinale; non appena faccio per alzarmi, Caroline inizia a piangere, urlando di volere la sua mamma.

Sento gli occhi spalancarsi sempre di più e il fiato farsi sempre più corto. Inizio a sudare a contatto con il corpo incandescente di Caroline.

"Jay, ehi! Resta qui, resta calmo. Vado a prenderlo io".

Dopo pochi istanti, Kiara è di ritorno con un pacco di pillole tra le mani.

"Non può ingoiarle queste, Jay" mi dice scuotendo la testa, ora visibilmente preoccupata.

"Cosa? Perché?".

"Perché ha 7 anni e le compresse sono troppo grosse, potrebbe strozzarsi" mi fa riflettere.

"E ora? Dove vado a prendere il paracetamolo alle tre del mattino?" chiedo stizzito.

"Provo a chiamare mia madre, vediamo se ha dello sciroppo o delle suppostine" propone.

"Suppostine?".

"Sì, suppostine".

"I-io... no, Kie" le dico scuotendo la testa.

"Cosa?".

"Non posso metterle una suppostina" dico irritato.

"Lo farò io... credo" mi rassicura.

Al di là del mare - JIARA💙Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora