2. Una camicia

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Quando John B mi ha proposto di accompagnarlo alla festa organizzata da Topper non morivo dalla voglia di andarci, ma l'idea che potesse essere una buona occasione per distrarmi mi ha convinto alla fine.

Il principino delle Outer Banks oggi compie 21 anni e ha deciso di fittare l'intera spiaggia del Country Club per una festa galattica. Sì, avete capito bene: ha fittato una spiaggia, con tanto di catering e DJ.

Di solito non sono uno che bada molto all'abbigliamento, ma se voglio avere qualche chance con una di quelle kook spocchiose devo tirarmi a lucido per bene; sebbene non abbia intenzione di mettermi una giacca, so che almeno una camicia sia d'obbligo. Sovviene un unico problema: dove prendo una camicia?

C'è solo un posto dove mi viene in mente di andare, ovvero casa di Pope.

Quando busso al campanello, il signor Heyward compare di fronte alla porta con un'aria che da felice diventa seccata non appena incontra il mio viso.

"Pope sta studiando, JJ" mi dice senza nemmeno salutarmi.

"Sì, lo so. Ci metto due minuti signor Heyward, lo giuro. Devo solo prendere una cosa" lo imploro giungendo le mani davanti al petto.

"Cosa ti serve?" domanda curioso.

"Una camicia".

"Una camicia?".

"Una camicia".

"A cosa ti serve una camicia?".

Non posso dirgli che ci sarà una festa questa sera, altrimenti chiuderà il povero Pope in casa per evitare che esca.

"Ho un appuntamento" mento.

"Un appuntamento? Con una ragazza?".

"Signor Heyward ha dei dubbi?" chiedo aggrottando la fronte.

"No, non intendevo questo. Figliolo va di sopra e prendi la camicia, ma scendi subito. Il test di ingresso per la facoltà di medicina si avvicina sempre di più, dobbiamo lasciare che Pope si concentri" dice addolcendosi improvvisamente.

"Grazie" dico annuendo e salendo in camera di Pope due gradini alla volta.

La porta della camera è semiaperta e, prima di aprire, mi avvicino furtivamente, sentendo provenire delle voci dall'interno.

"Kie devi smetterla, non puoi andare avanti così. Prima o poi devi dirgli che non vuoi andare a New York con lui e più il tempo passa, più sarà difficile" lo sento dire.

New York? Kiara ha davvero pensato – anche solo per un attimo - di andare dall'altro lato del continente senza nemmeno dirmelo?

Spalanco la porta di scatto, restando in piedi giusto qualche secondo sull'uscio della stanza. Volevo essere sicuro che quello che avevo sentito fosse vero.

La conferma arriva quando vedo lo sguardo di Kiara raggelarsi attraverso la schermata della videochiamata sul PC di Pope.

Pope si volta velocemente, cercando di capire con uno sguardo cosa avessi sentito.

Senza dire una parola apro il suo armadio, prendo la prima camicia che mi trovo davanti e me ne vado, sbattendo la porta alle mie spalle.

"JJ!" sento Pope urlare uscendo dalla camera.

Non mi giro, scendo le scale, saluto il signor Heyward e vado via.

Le mani mi tremano e il cuore sembra essere impazzito. Fanculo, fanculo tutto.

Invece di andare dritto allo Chateau devio per casa mia; so benissimo a cosa sto andando incontro, ma ho bisogno che qualcosa cacci via quel malessere da me, ho bisogno di pensare ad altro, di soffrire per altro.

Al di là del mare - JIARA💙Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora