27. Involtini di verdure

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So che questi capitoli potrebbero sembrare un po' noiosi,
ma sono importanti per spiegare come si evolverà la storia.
Spero vi piacciano lo stesso.

Sebbene l'appuntamento fosse allo Chateau verso le 7:00 P.M. per cenare tutti insieme, io, Kiara e Caroline ci ritroviamo addormentati sul divano del piccolo soggiorno dopo una lunghissima attesa.

Caroline è rannicchiata sulla sua poltrona preferita: prima di appisolarmi, le ho fatto una doccia veloce per evitare che la sabbia le creasse irritazioni; ora, dunque, è coperta da una maglia di Sarah – che su di lei risulta essere enorme – e ha indosso un costumino che avevo lasciato da John B prima di trasferirmi. Quando sono uscito dal bagno, Kiara aveva già gli occhi chiusi sul divano, quindi ho preferito non svegliarla e sedermi nell'angolo rimasto vuoto, alzando delicatamente le sue gambe per posizionarle i piedi sul mio grembo. 

L'idea non era esattamente quella di addormentarmi ma, in fondo, nessuno dei ragazzi sembrava avere l'intenzione di farsi vivo, le due piccole dormivano profondamente e – per quanto Instagram fosse una piacevole compagnia – mi sono ritrovato con gli occhi chiusi dopo poco tempo.

Sobbalzo dal divano quando sento l'urlo di Caroline.

Apro gli occhi all'istante insieme a Kiara che salta giù dal divano: i nostri volti sono concentrati sulla bambina che guarda verso la porta della veranda con occhi sgranati e il respiro affannato. Mi avvicino alla porta di soppiatto, incerto su cosa fosse ad averla spaventata così tanto, e apro piano il vecchio infisso di legno scoprendo davanti alla mia vista il corpo rannicchiato di John B.

Il mio amico è letteralmente irriconoscibile a causa degli ematomi e delle ferite che gli ricoprono il volto; il braccio sembra essere piegato in maniera innaturale e gli occhi sono vuoti sebbene ancora aperti.

"Cazzo!" dico gettandomi a terra non sapendo bene cosa fare o dove toccarlo per evitare di fargli sentire ancora più dolore.

Kiara corre verso la mia direzione ed è già troppo tardi quando le dico di non guardare: il viso le diventa pallido immediatamente e si copre la bocca per evitare di emettere un urlo alla vista di John B ridotto in quel modo.

"Kiara, Kie non svenire!" la ammonisco.

"Co-cosa..." prova a dire.

"Caroline. Metti Caroline in camera e chiama Sarah. Subito!" le dico alzandomi in piedi e prendendo le sue guance tra le mani, costringendola a spostare gli occhi da John B al mio viso.

Mentre parlo annuisco col capo per infonderle quanto più coraggio possibile.

Le sento parlare da dentro casa e mi sembra di capire che Caroline creda di aver visto un mostro, quindi Kiara la sta convincendo che sia stato solo un brutto sogno.

"John B mi senti?" chiedo al mio amico accovacciandomi di fronte a lui provando a rimettere insieme i pensieri per capire cosa fare.

Con tutta la mia forza lo tiro su dal pavimento e se un'ernia non mi si presenta dopo oggi penso di potermi definire un superman o qualcosa del genere.

Lascio cadere John B seduto sul divano e corro a prendere dalla dispensa la bottiglia più alcolica presente sui ripiani; un vecchio e puzzolente brandy di Big John attira la mia attenzione. Afferro il liquore al volo e avanzo verso John B, liberando la bottiglia dal tappo e appoggiando l'apertura direttamente sulla bocca di JB, così da tracannargli in gola qualche sorso.

In un attimo, la reazione al disgustoso liquido arriva il che mi fa letteralmente tornare a respirare: è molto ammaccato ma non ha subito danni, nonostante i grossi ematomi che gli ricoprono le tempie.

Al di là del mare - JIARA💙Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora