Maggio 2022 - Roma
Da due settimane a scuola si parlava solo del ballo di fine anno.
L'ennesima stupida tradizione ereditata dagli americani, aveva commentato disgustata Isla quando ne era stata informata durante l'ultima riunione del consiglio studentesco. Come se i gender reveal parties e l'orrore consumistico che era il Black Friday non fossero stati sufficienti.
Un'ottima occasione per celebrare un'ultima volta tutti insieme prima della fine della scuola e l'addio ai maturandi, aveva ribattuto prontamente Milo, occupando venti dei sessanta minuti che erano stati loro concessi in aula magna per perorare con paroloni e carisma da due soldi quella causa frivola ed inutile.
Ovviamente aveva vinto. Maria Luisa aveva alzato la mano ancora prima che Isla potesse terminare di pronunciare la frase «Chi è a favore di–?», subito seguita da Dario, il responsabile delle finanze, e dalle due Barbara del comitato paritetico. Come sempre solo Giovanni era rimasto fedele alla sua capo lista.
«Tutte le volte la stessa farsa», borbottò a mezza voce Isla, tirando sotto al banco un calcio alla gamba della sedia e mascherandolo come un atto di maldestrezza.
Ma Milo la conosceva e subito si interruppe a metà frase e le chiese se volesse condividere i suoi pensieri con la classe.
La tentazione di dedicargli un bel dito medio corredato da un vaffanculo verbale, perché repetita iuvant, era forte, ma la ragazza si trattenne. Sapeva già come sarebbe finita, una delle due Barbara avrebbe fatto la spia al comitato dei moderatori e Isla avrebbe ricevuto l'ennesima sanzione per 'atteggiamento provocatorio ed irrispettoso'.
Decise quindi di lasciar perdere e spendere le proprie energie altrove. «Vogliamo pure fare la pagliacciata dei maschi che devono invitare le ragazze, dell'elezione di re e reginetta del ballo, e dell'abito lungo per lei e smoking per lui?»
Barbara n°1, anche detta Barbarella per distinguerla dalla collega, subito le lanciò un'occhiata di avvertimento. «Percepisco dell'ostilità...»
Ostilità era un eufemismo per la bava alla bocca che minacciava di cadere dalla bocca schiumante di Isla che sentiva le articolazioni formicolarle da quanta era la voglia di saltare letteralmente addosso a Milo, spezzandogli quei suoi stupidi ossicini rachitici, e azzannarlo alla giugulare.
Barbara n°2 annuì d'accordo. Lei veniva chiamata Barbie in quanto bionda e dotata di quelle che erano state elette le tette più prorompenti dell'istituto, concorso che Isla aveva definito 'schifosa merda maschilista' nonostante lei in primis avesse più volte ammirato silenziosamente - ma rispettosamente! - il decolleté con cui madre natura aveva benedetto la compagna.
«Ovviamente chiunque potrà invitare chi vuole e-», Maria Luisa si interruppe non appena registrò che Milo si era alzato dalla sua postazione a capo tavola.
Perché ci stai tu a capo tavola?, si era subito informata Isla durante la prima riunione dell'anno.
Perché ha ricevuto più voti di tutti noi messi insieme, l'avevano presto zittita i malefici minions di Milo.
Ed era la pura verità, eppure Isla non si era di certo fatta scoraggiare da qualcosa di così triviale come uno stupido numero, tsé mica era Niko. E aveva continuato a minare l'autorità del presidente dei rappresentanti, mettendo in dubbio senza sosta la sua legittimità nell'occupare quella sedia a capotavola e avere sempre l'ultima parola su ogni questione.
Purtroppo Milo, cresciuto in una famiglia di stramboidi figli dei fiori, non si scomponeva mai troppo di fronte ai continui attacchi della ragazza, sempre condiscendente e intenzionato a seguire quella stupida filosofia del pace e amore. Atteggiamento che aveva contribuito solo ad infiammare ancora di più Isla.
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QUATTRO
Chick-Lit[STORIA COMPLETA] Quattro fratelli. Quattro storie. Quattro anni, quelli impiegati da Niko, geniale primogenito, per conseguire una laurea in matematica. Quattro mesi, il tempo trascorso dall'ultima volta che Aki è stato avvistato. Quattro ore, il r...