Autunno 2022 - Helsinki
Dopo essere uscito dall'ufficio del suo relatore, Aki inforcò la sua fidata bicicletta, reperto della gioventù paterna gentilmente donatagli dai nonni, e iniziò a pedalare senza una vera e propria meta. L'aria fredda gli schiaffeggiava le guance, una leggera pioggerellina bagnava la lana del suo berretto, ma Aki continuò a pedalare furiosamente, uscì dal campus e si inoltrò nelle zone residenziali, tutte le case dotate di finestrature giganti per intrappolare più luce possibile, ma in quel pomeriggio di fine ottobre di luce non ce n'era e Aki pedalò ancora più veloce, più veloce della voglia di lasciarsi tutto alle spalle, di gettare la spugna e di tornare indietro.
Quando infine si accorse di essere tornato al punto di partenza, inchiodò ad uno stop e si asciugò il sudore che gli imperlava la fronte ghiacciata. Prese la metropolitana, e se ne stette in piedi nell'ultimo vagone ad osservare la distesa gelida del mare scuro. Una volta sceso, saltò in selle e in tre minuti raggiunse la propria palazzina. Si mise alla ricerca delle chiavi all'interno di una delle molteplici tasche del suo zaino, le aveva perse più di una volta in quei tre anni, sempre ritrovate grazie alla gentilezza dei finlandesi e all'etichetta con il suo numero di cellulare che un esasperato Elias aveva fatto stampare ed appeso al mazzo di chiavi.
Una volta aperta la porta d'ingresso, si issò la bici su una spalla e iniziò a salire la stretta scalinata in legno che portava ai piani superiori. Non appena svoltò sull'ultimo pianerottolo e alzò lo sguardo, si ritrovò occhi negli occhi con suo fratello Mika. Una versione particolarmente sbattuta e stropicciata del suo solito consanguineo fresco e garrulo come un cucciolo di golden retriever appena sveglio, ma sempre di Mika si trattava.
Salì gli ultimi gradini e posò la bici davanti alla propria porta, infilò la chiave nella toppa e fece scattare la serratura. Invece di entrare però si voltò, e squadrò per bene il fratello, che se ne stava ancora stranamente accovacciato quieto sull'ultimo gradino, la testa bassa e la giacca tecnica ancora abbottonata. Non aveva con sé nessun bagaglio.
«Entri?», gli domandò, spingendo la porta e lasciando intravedere uno spiraglio di altro legno e poca luce.
Senza aspettare una risposta, Aki spalancò del tutto l'uscio e spinse dentro la sua bicicletta, posizionandola nel suo solito posto contro la parete. Si pulì gli scarponi contro il tappetino posizionato davanti all'ingresso e dopo averli slacciati, se li sfilò e li ripose nella piccola rastrelliera sulla sinistra.
Quando si rialzò, trovò Mika finalmente in piedi, fermo sulla soglia, gli occhi che studiavano l'interno dell'appartamento come se stessero cercando qualcosa. O qualcuno.
«Abito da solo», gli ricordò Aki, il tono neutro, nonostante nella testa gli si stessero affollando sempre più interrogativi.
Cosa ci faceva lì? E soprattutto cosa poteva essere successo da spingere Mika fino in Finlandia da lui? Lui che probabilmente era l'ultimo della lista delle persone da cui rifugiarsi per cercare conforto di qualsiasi sorta.
Viola.
Che sapesse?, si domandò allarmato. Era impossibile, altrimenti gli avrebbe già tirato un pugno, probabilmente più d'uno. E Viola gli avrebbe telefonato per metterlo in guardia.
Si erano sentiti per messaggio quella mattina. Si erano trovati d'accordo senza neanche bisogno di dirselo sulla modalità con cui tenersi in contatto, nessuno dei due era fan degli appuntamenti fissi, dei buongiorno e buonanotte, del costante flusso di dove sei, cosa stai facendo, tutto bene? A volte non si sentivano per tutta la giornata, in altre giornate andavano avanti per mezz'ore intere a scriversi per poi passare alle telefonate e sempre più spesso alle videochiamate. Più i giorni di lontananza tra loro aumentavano, più cresceva in entrambi la voglia di sentirsi in qualche modo vicini.

STAI LEGGENDO
QUATTRO
ChickLit[STORIA COMPLETA] Quattro fratelli. Quattro storie. Quattro anni, quelli impiegati da Niko, geniale primogenito, per conseguire una laurea in matematica. Quattro mesi, il tempo trascorso dall'ultima volta che Aki è stato avvistato. Quattro ore, il r...