10. NIKO

31 2 0
                                    

Maggio 2022, Pisa



Sei a Pisa questa settimana? Giovedì?

Mmh potrei

Chi sei?

Vuoi venire a cena?

Da te?

Come preferisci.

Niko!!!

Scusa

Come preferisci

Lol

Va bene da te

Ma non aspettarti niente

Ps: gricia! gricia! gricia!

Sarà fatto

Buona giornata Tessa

Anche a te

Xx


Sorridendo ancora Niko addentò il tramezzino preso di fretta al Conad quella mattina, e si affrettò ad aprire la chat con sua mamma per chiederle di inoltrargli di nuovo la ricetta di famiglia della pasta alla gricia.

Susanna rispose quasi subito. Non fece domande, cosa che insospettì Niko che sapeva quanto la sua genitrice fosse perspicace. Subito dopo averlo pensato, il telefono vibrò ancora una volta. Una stringa infinita di cuoricini rosa e faccine ammiccanti e faccine in lacrime faceva bella mostra sullo schermo, Niko sorrise ancora di più, il cuore più felice di come lo avvertisse da quasi un anno.

«Lavori questo giovedì?»

«Solo a pranzo», sputacchiò Matteo che si stava cacciando in bocca tre crackers contemporaneamente perché in preda di un attacco di fame mentre aspettava che il timer del forno suonasse.

«Puoi sloggiare?», domandò con nonchalance Niko, allungandogli una presina.

L'altro la accettò con un gesto brusco. «Cosa devi fare? Se si tratta di una donna, con piacere mi levo dai coglioni. Disapprovando, ovviamente. Ma questo già lo sai.»

Niko scrollò le spalle e gli indicò il forno. «Sì bè, sopravviverò.»

«L'America ti ha reso un mostro», borbottò indignato l'altro, chinandosi ad aprire di un poco lo sportello del forno per sbirciare dentro. «Non sono ancora dorate. Ti ricordi com'eri appena arrivato? Un cucciolo!»

«Ti pregherei di non riferirti alla mia persona come ad un cucciolo.»

«Eri così innocente ed impacciato, neanche sapevi da che parte girarti. Che tenero, solo il pensiero mi fa commuovere», finse di asciugarsi una lacrima immaginaria con la pattina. «Mentre ora... Non è che Aki vuole venire a Pisa a fare un master o che so io?»

«Com'è che tutti puntano sempre ad Aki?»

«Bè, lo hai visto?»

«Ti ho già detto che non-»

«Vedi? La tua mente è stata corrotta! Nessuno stava parlando di Aki in questi termini, hai fatto tutto tu.»

«Quindi? Giovedì ti troverò qui quando torno?», lo incalzò.

«Ok ok. Vedrò se il divano di Giulia è libero, o quello di Tessa. Anche se il suo divano è praticamente una poltrona che se la crede troppo. Dovresti vedere che buco si è trovata, neanche sapevo potessero affittare i ripostigli», continuò a chiacchierare, mentre tritava il resto del pacchetto di crackers.

QUATTRODove le storie prendono vita. Scoprilo ora