Luglio 2022 - Roma/Helsinki
Quando la rivide e la ritrovò come la ricordava, piccola e preziosa, una corrente segreta tra loro, si sentì finalmente di nuovo in grado di respirare, come se fino a quel momento avesse vissuto sott'acqua.
Lei era, come sempre, quel luglio più che mai, monopolizzata da Mika. Ma quando alzava lo sguardo, era sempre verso di lui che lo puntava, e lo trovava già lì a guardarla. Aki si chiedeva come fosse possibile che nessuno li sbugiardasse, gli sembrava di trascorrere la giornata solo ad inseguire le apparizioni di lei e ad acchiappare ogni sua parola possibile.
Una notte, sveglio e con i capelli incollati alla nuca per il sudore, Aki se ne stava supino a fissare l'ombra dei rami proiettata dalla luna sul soffitto e ad aspettare che la temperatura scendesse e gli concedesse un attimo di riposo.
Il giorno seguente sarebbe rientrato Niko, e Aki alla notizia aveva tirato un sospiro di sollievo. Niko sapeva sempre cosa fare, quali parole scegliere. Aki non era capace di fare altro oltre a stare seduto nel salotto di Mika e ogni tanto andare a controllarlo in camera sua per chiedergli se avesse bisogno di qualcosa. Ma Mika aveva bisogno di stare da solo, aveva bisogno di Viola, di Susanna ed Elias, di Niko, di sua sorella. Non aveva di certo bisogno di lui.
Aveva sete e scese giù in cucina. Quando la porta si aprì, immaginò si trattasse di Isla. Invece sulla soglia c'era Viola. Vestita di bianco, come un fantasma, come un sogno. Aki balzò in piedi, e solo allora si rese conto di essere coperto soltanto da un paio di boxer.
Ci fu un momento di stallo tra loro, in cui Viola registrò lo stato di lui, sveglio e quasi nudo. Lo risolse lei, chiudendosi piano la porta alle spalle e avvicinandosi al tavolo. Lo raggiunse, i piedi nudi di lei incastrati tra quelli di lui, e si lasciò cadere in avanti. Aki non poté fare a meno di allargare le braccia e coglierla al volo, stringendosela contro il petto. Inspirò il profumo dei suoi capelli, sempre lo stesso, constatò felice.
Era la prima volta che si ritrovavano da soli da quando avevano lasciato la casa al mare. Viola si era precipitata da Mika e lui aveva tergiversato per qualche ora a casa di lei, mentre inscenava un rientro in fretta e furia da Helsinki. Da allora erano passati solo tre giorni, giorni di via e vai senza sosta dalla casa di Mika, la famiglia che si era fatta compatta ed unita per proteggere uno dei loro. Lo facevano sempre, era inevitabile. Anche Aki si era sorpreso nel constatare quanto del dolore di Mika avvertisse anche lui.
«Che ci fai qui?», le sussurrò all'orecchio.
Dio, le era mancata così tanto. Com'era possibile? Come avrebbe potuto imbarcarsi tra due giorni e lasciarsela alle spalle. Come sarebbe sopravvissuto questa volta a quel bilocale bianco e vuoto?
«Sono rientrata tardi con Isla e sono rimasta, tanto domattina devo tornare con Susanna. Vediamo se riusciamo a farlo uscire dal letto per più di due ore..»
Aveva la pelle del viso tirata, le occhiaie indaco visibili anche nella penombra. Era esausta, lo si avvertiva anche solo dalla sua voce. Ad Aki si strinse il cuore.
«È bello rivederti», gli sorrise stancamente, posandogli la testa su una spalle e accomodandosi sulle gambe di lui. «Sto morendo di sete.»
«Lascia che-», fece per tirarsi su Aki.
Ma Viola non accennò ad alzarsi e lo inchiodò alla sedia. «No, resta qui.»
Lui abbassò gli occhi e lo sguardo gravitò senza volerlo verso lo scollo della sua canottiera, lei lo captò e gli sorrise felina.
«Vorrei non dovessi già ripartire», sussurrò un poco triste.
Neanche lui lo avrebbe voluto, ma aveva già tergiversato troppo e rimandato per ben due volte l'incontro con il proprio relatore. Al terzo rinvio probabilmente il professore avrebbe proceduto a scaricarlo e segnalarlo per la sua scarsa serietà. Si era crogiolato in quelle lunghe giornate alla casa al mare, dove gli era sembrato di avere tempo, tantissimo tempo, per rimettere in sesto tutto quello che non andava in lui e nella sua vita. Ma tempo non ce n'era, non abbastanza comunque.
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QUATTRO
ChickLit[STORIA COMPLETA] Quattro fratelli. Quattro storie. Quattro anni, quelli impiegati da Niko, geniale primogenito, per conseguire una laurea in matematica. Quattro mesi, il tempo trascorso dall'ultima volta che Aki è stato avvistato. Quattro ore, il r...