Capitolo Cinque

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Il tanto desiderato sabato sera era finalmente arrivato e la musica del locale che aveva scelto Nayeon poteva essere udita sin dal parcheggio. Faceva venire voglia di scatenarsi fino a notte fonda.

Era arrivata per prima assieme alla sua dolce metà e, per ingannare l'attesa, si erano messe a parlare ad una distanza molto ravvicinata per scoprire chi tra le due fosse la più debole. La sfida consisteva nello stare appiccicate fino a quando una delle due non si sarebbe arresa per baciare l'altra.

La perdente era proprio la bionda, la quale si era aggrappata alla persona che amava per dimostrarle i suoi sentimenti attraverso quel bacio travolgente ma anche molto dolce.

"Che schifo, la macchina su cui vi state strusciando ha la faccia triste a causa vostra" Dahyun le stava guardando con disgusto e non si era nemmeno presa la briga di nasconderlo.

"Le macchine non hanno un volto" Jeongyeon era particolarmente confusa, tanto da non aver fatto caso alla sua espressione non molto carina.

La ragazza dai capelli blu le aveva fatte allontanare di qualche passo dall'auto in questione "i fari sono gli occhi e questa parte qui, di cui non ricordo il nome, è la bocca. Non ditemi che riesco a vederla soltanto io, ogni veicolo a quattro ruote possiede una faccia come questa, anche se alcuni sembrano sorridere"

Un abbraccio affettuoso l'aveva messa a tacere "Hyun, siamo amiche da tanto e lo sai che ti voglio un bene immenso, ma di questo passo finiremo col doverci vedere in un reparto psichiatrico"

"Stai dicendo che sono matta?"

"Questo sei stata tu a dirlo" Nayeon aveva sollevato entrambe le mani in segno di resa, facendo un sorriso innocente "in ogni caso avresti potuto indossare qualcosa di più consono, non credi?"

"I miei jeans vanno benissimo ed è già tanto se mi sono lasciata convincere ad indossare questa stupida camicetta corta. Se mi muovo troppo mi si scopre la pancia ed è una cosa che non sopporto"

Jeongyeon riusciva a capire il suo disagio nell'indossare determinati indumenti e aveva deciso di correre in suo soccorso "lasciala stare Nay, se le piace la comodità non c'è assolutamente niente di male. È un po' come me che indosso i boxer"

La confusione di Dahyun era quasi divertente "non ti manca qualcosa per poterli riempire? Insomma, non sei un uomo. Oddio, sei un maschio? Lo eri? Non ci capisco nulla"

"Stai tranquilla, sono solo una femminuccia un po' mascolina. In ogni caso non c'è problema nell'indossarli perché so cucire e li sistemo da sola"

La bionda la stava osservando con una dolcezza disarmante riflessa negli occhi "potrebbe comprare quelli da donna, ma preferisce fare così e, in quanto persona che ha l'onore di vedere cosa indossa ogni giorno, ti assicuro che la sua sexaggine sale alle stelle quando indossa soltanto quelli"

"Troppe informazioni, ho bisogno di Jihyo per non soccombere a causa vostra"

"Mi hai chiamata?" la castana era intenta a riporre il biglietto della metro nel portafogli e, dato che si era data una sistemata, era decisamente più bella rispetto a quando si trovavano in classe "perché mi state fissando? Ho qualcosa sulla faccia?"

"Solo un'incredibile bellezza" Nayeon non si faceva mai problemi a dire ciò che pensava, anche se avrebbe potuto far nascere dei fraintendimenti.

Nonostante ciò Jeongyeon non era affatto gelosa, anzi invidiava la sua schiettezza "vogliamo entrare?"

La sua ragazza aveva scosso la testa "non siamo ancora tutte" era rimasta in silenzio nonostante le altre tre l'avessero riempita di domande, allontanandosi da loro per abbracciare le ultime arrivate con estremo entusiasmo.

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