Capitolo Sette

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"Momoring, devi dirci che cosa hai combinato o non riusciremo ad aiutarti" Nayeon non voleva metterle pressione perché bastava guardare la sua amica per capire che fosse nel panico, però aveva un'altra persona di cui occuparsi e non poteva concedersi il lusso di perdere tempo "dov'è Dahyun?"

"Se n'è andata dopo che ci siamo baciate" stava tremando, esausta per aver vomitato troppo "all'inizio mi ha respinta e trattata con distacco, dicendo che mi fossi sbagliata perché non era una mia cliente, ma poi mi è bastato sedermi sulle sue gambe per farla sciogliere. Non so se la mia si potrebbe considerare molestia, ma vi giuro che non ho fatto nulla senza il suo consenso"

Jeongyeon, essendo una persona molto buona ed incline a cercare il giusto nelle azioni di tutti, sembrava pronta a consolare sua sorella maggiore, però era stata fermata dall'occhiata gelida dell'unica bionda in quella stanza.

Il suo sconforto era palese, così come lo sforzo di non arrabbiarsi "credevo di averti detto di limitarti ad un balletto fino a quando non le sarebbe passato l'imbarazzo iniziale"

"Lo so ed era questa la mia intenzione, ma quella ragazza ha qualcosa che mi ha fatto spegnere il cervello. Sai che i miei clienti sono perlopiù degli esseri disgustosi, però lei mi ha dimostrato di essere attratta da me senza farmi sentire un oggetto" si stava mordendo le unghie, più nervosa che mai "non volevo ferirla, dico davvero"

"Ti credo perché so che tipo di persona sei, però non ti saresti dovuta spingere tanto oltre con lei. Devi sapere che nella sua famiglia sono tutti omofobi ed è per questo motivo se non si è mai azzardata a fare delle esperienze"

"Allora perché l'hai portata da me se si trova in una condizione simile? Secondo il suo punto di vista l'ho resa sporca"

Nayeon aveva sospirato "volevo solo farle capire che deve smettere di vivere per far felici i suoi genitori, ma stando alla sua reazione immagino che ci sia ancora molta strada da fare prima di poter ottenere quel risultato"

"Quindi non è offesa da ciò che ho fatto?"

"Ne dubito fortemente, la sua tristezza è sicuramente data dal fatto che le è piaciuto" si era messa a sedere sul bracciolo della poltrona, massaggiandosi le tempie "domani andrò a parlare con lei per capire come sta e per aiutarla a superare l'ostacolo del suo orientamento sessuale, glielo devo dopo tutto questo casino"

Jeongyeon, nonostante non avesse chissà quale confidenza con quella ragazza, si sentiva in dovere di dare il suo contributo "se i suoi genitori proveranno a farla sentire sbagliata ci penseremo noi a fare le veci di una famiglia, sappiamo cosa si prova ad essere nella sua situazione e possiamo aiutarla a superare il rifiuto che si prova verso se stessi"

La sua fidanzata le aveva rivolto un sorriso gentile "si vede che parli per esperienza"

"Sapete entrambe quanto fossi disgustata da me stessa e non voglio che sia lo stesso anche per lei. Non so se la mia potrebbe essere una domanda indiscreta, ma da quanto tempo ha capito di essere attratta dalle donne?"

"L'ha sempre saputo" la tristezza della bionda era quasi impossibile da sopportare "l'hanno plagiata sin dall'infanzia nel tentativo di correggerla ed è a causa di questo se non è ancora riuscita ad accettare se stessa"

Momo aveva ascoltato tutto in silenzio, prendendo la parola soltanto quando le altre due avevano terminato il discorso "se credi che le sia piaciuto baciarmi allora potrei aiutarla io"

L'attenzione di Nayeon era di nuovo rivolta alla maggiore del trio "che cosa vorresti fare?"

"Innanzitutto lascerei passare qualche giorno per darle la possibilità di ristabilire un certo equilibrio, anche se non vi nego che mi piacerebbe correre da lei in questo preciso momento, poi potrei corteggiarla e farle capire che non c'è niente di sbagliato nelle coppie non convenzionali"

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