Capitolo Quindici

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Sharon non era solita essere seria, nemmeno nelle situazioni che lo richiedevano, eppure quando si era sistemata accanto alla sua migliore amica non aveva fatto il minimo accenno a voler scherzare "cosa devi dirmi? Ti ascolto"

"Mi sono innamorata di Mina e no, con questo non intendo dire che voglio aggiungerla alla mia collezione"

"Questo è un bel casino" la bionda aveva sentito la necessità di fumare per tenersi occupata "da quanto?"

"Non lo so, mi sono svegliata una mattina con dei sentimenti mai provati prima e il solo averla vicino mi faceva battere forte il cuore. Forse avrei dovuto dirtelo prima, ma a dire la verità non è questa parte della mia confessione a farmi temere una brutta reazione da parte tua"

La più alta aveva dovuto ricorrere ad un respiro profondo per non soccombere alla preoccupazione "dimmi che il suo comportamento scontroso non è a causa di qualcosa che le hai fatto perché potrei seriamente non rispondere di me stessa"

Chaeyoung le aveva preso la mano per cercare di tranquillizzare entrambe "l'ho portata al compleanno di Jackson, era giù di morale perché le sue amiche non hanno mai il tempo di uscire con lei e volevo farla svagare un po'. Mi sono allontanata pochi minuti per ballare, sai quanto mi piace farlo, e poco dopo mi ha raggiunta ubriaca e con una canna tra le dita"

Il corpo di Sharon era diventato duro come la pietra "mia sorella non farebbe mai le nostre stesse cose, non è così stupida"

"Era uscita di testa per colpa della birra che abbiamo bevuto insieme e ha continuato a bere anche senza di me, finendo con l'accettare la schifezza che le aveva offerto un povero imbecille"

"Chae, ti consiglio di allontanarti immediatamente da me"

"Non ho ancora finito di parlare, ascoltami fino alla fine e poi potrai decidere se gonfiarmi di botte oppure no" era sul punto di mettersi a piangere "sai quanto l'alcol riesca a tirare fuori la sincerità di una persona ed è stato lo stesso per Mina. Mi ha baciata e voleva andare oltre, ma ti giuro sulla testa dei miei genitori che l'ho portata a letto soltanto per farla dormire. Ho passato la notte sul divano per non mancarle di rispetto in alcun modo e il giorno dopo mi sono presa cura di lei"

La bionda si era alzata dal divano per camminare un po', sconvolta da quel racconto che mai si sarebbe aspettata di sentire "da quanto va avanti questa storia? Che te lo sto chiedendo a fare, mia sorella si comporta in modo strano da giorni" aveva sorriso senza allegria.

Chaeyoung era rimasta ferma sullo stesso punto, spaventata da quello che avrebbe potuto fare la sua amica "quando si è svegliata ha deciso di non vedermi più perciò puoi stare tranquilla perché tra me e lei non c'è più niente"

"Credi che sia contenta di sapere questo? Mi basta guardarvi per capire che questa separazione sta facendo male ad entrambe. Tu sei ridotta uno schifo e Mina non è più la stessa" aveva sbuffato, tentata di prendere a pugni qualcosa "ormai è inutile arrabbiarsi troppo per quello che è successo a quella maledetta festa, ma non posso negare di essere un po' in collera con te per averla lasciata da sola in un ambiente come quello"

"Me ne pento ogni secondo della mia giornata. È vero che mi ha baciata, ma preferivo di gran lunga averla come una semplice amica pur di continuare a trascorrere del tempo con lei. Mi manca così tanto da farmi stare male" era la prima volta che si era concessa di piangere davanti a qualcuno.

Il cuore di Sharon si era stretto nel vederla così e tutta la rabbia che aveva provato nei suoi confronti era scomparsa come il fumo che usciva da un camino, tanto che si era buttata in ginocchio per poggiare le mani sulle sue ginocchia "brava, piangi. È meglio sfogarsi così che con la robaccia che usi di solito"

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