Capitolo Diciotto

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La piccola Nami si era svegliata presto nonostante quel giorno non dovesse andare a scuola e, dato che non aveva voglia di stare sola, era corsa nella camera in cui solitamente non ci dormiva nessuno.

Era entrata in punta di piedi per non svegliare la sua adorata sorellona, anche se le era bastato salire sul letto per farle aprire gli occhi "ops, non volevo darti fastidio"

Nayeon si era girata di fianco per farle spazio su quel lettino ad una piazza "vieni qui, è ancora presto"

La bambina si era messa sotto la coperta e, esigente com'era, aveva fatto in modo di stare tra le sue braccia "ultimamente vieni spesso qui da noi, è bello"

"Mh-mh" la bionda era sul punto di addormentarsi ancora.

"Non dormire, voglio stare con te" le aveva preso una guancia per testarne la morbidezza, poi si era avvicinata per darle un bacio sul naso "la mia sorellona è proprio pigra"

"Se non la smetti di parlare ti butto giù dal letto" anche se l'aveva minacciata non aveva esitato a stringerla più forte "anzi no, preferisco sfruttarti come stufa"

Il silenzio era piacevole tanto quanto il gesto d'affetto che si stavano scambiando e un momento come quello per Nami valeva molto più di tutti i giocattoli che avrebbero potuto comprarle.

Il modo in cui osservava sua sorella era pieno di amore ed ammirazione, tanto che persino le carezze che le stava facendo sui capelli erano in grado di trasmettere quei sentimenti.

Quando Nayeon aveva riaperto gli occhi non aveva resistito all'impulso di sorridere "la smetti di fissarmi? Sei una bimba inquietante"

"Ma sei bella e poi non posso vederti sempre, quindi ho bisogno di ricordarmi la tua faccia"

"Lo sai che puoi chiamarmi ogni volta che vuoi" si era tirata su per stiracchiarsi e successivamente alzarsi "andiamo a fare colazione?"

"Sì, ho una gran fame!" era letteralmente corsa fino alla cucina "buongiorno mammina!"

La signora Im aveva sorriso come sempre, mettendo da parte la sua tazzina di caffè per baciarla su tutta la faccia "buongiorno a te"

Anche la bionda si era beccata lo stesso trattamento e, non essendo abituata, le era scappato da ridere per tutto il tempo "con tutti questi baci sono a posto per una vita intera"

"Non direi, non sono mai troppi" aveva servito entrambe: latte coi cereali per la più piccola e cappuccino coi biscotti al cioccolato per la maggiore.

Lo stupore di Nayeon era evidente "come hai fatto a ricordare cosa mi piace a colazione? La scorsa volta me la sono preparata da sola"

"Tesoro, non devi sottovalutare l'occhio attento di una mamma" aveva fatto una carezza sulla testa di entrambe "comunque vostro padre è andato a trovare un suo amico e tornerà stasera, perciò se vi va di stare con me sono disponibile, ma in caso contrario avete il via libera"

"Io devo fare i compiti" Nami aveva quasi rovesciato tutto sul tavolo, ma fortunatamente si era mossa in tempo per rimediare al pasticcio imminente "siete solo voi due per stamattina"

La donna l'aveva guardata con affetto misto a tristezza, non sapendo cosa dire perché non voleva mettere pressione alla bionda, la quale le aveva proposto di insegnarle a cucinare.

Dopo il pasto più importante della giornata si erano divise: la bambina, diligente com'era, era corsa in camera sua per svolgere il suo dovere, le altre due erano rimaste in cucina.

La signora Im era molto paziente, tanto da non essersi mai infastidita per i disastri che combinava la sua figliastra "devi essere più sicura di te stessa, è molto più semplice di quanto possa sembrare"

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