Capitolo Ventisei

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La festa in piscina era cominciata da un po' e alcune delle ragazze erano decisamente prossime all'essere ubriache, altre invece si stavano rilassando o divertendo al massimo delle loro possibilità. Dopotutto era la prima volta che quel gruppo si riuniva e bisognava godere di ogni secondo.

A mostrare i primi cenni di cedimento era stata proprio Mina, la quale aveva sollevato la sua bottiglia di birra per un brindisi immaginario e solitario "questa è la mia canzone, la amo. Alzate il volume!"

"Ma se giusto ieri mi hai chiesto di toglierla perché ti stava facendo calare pure la voglia di vivere" la sua ragazza era seduta accanto a lei e le aveva poggiato il mento sulla spalla "che ne dici di smettere di bere per un pochino? Ti è bastato qualche sorso per uscire di testa e vorrei vederti arrivare intera a letto"

"Questa è una festa e dobbiamo divertirci, me l'hai detto tu" le aveva preso il viso per darle un bacio con lo schiocco, lasciandola senza parole "dovremmo fare come Jeong che se la sta spassando in piscina"

La persona in questione si era aggrappata al bordo con le poche forze che le erano rimaste, i capelli sciolti perché il mollettone si era rotto e lo sguardo un po' assente. Non si stava affatto divertendo "ho bevuto troppo, mi viene da vomitare"

Nayeon si era messa a fissare colei che, nonostante si fosse scolata almeno tre birre, stava allegramente ballando una coreografia sensuale per sedurre la sua fidanzata "è tua sorella"

La ballerina non aveva smesso di muoversi "è la tua dolce metà"

"L'hai vista nascere ed è tuo dovere prenderti cura di lei quando sta in delle condizioni precarie"

"E tu hai detto di volerla sposare quando sarete più grandi quindi ti conviene cominciare a fare pratica per gestirla da ubriaca"

"Ho capito, ci vado io" Sana si era alzata dalla sua sdraio per dirigersi in direzione della povera donna abbandonata a se stessa "Jeongie, che ne diresti di uscire un po'? Magari se ti stendi un attimo riesci ad evitare di rimettere e sarebbe comunque meglio di stare in mezzo al movimento dell'acqua"

La castana la stava guardando con le lacrime agli occhi "sei l'unica che vuole prendersi cura di me e sei soltanto una sorella acquisita perché imparentata con la mia" aveva tirato su col naso, rumorosamente, ed aveva sollevato le braccia per farsi prendere.

La sua coetanea aveva accennato un sorriso divertito "guarda che non serve dire ogni volta che non siamo sorelle di sangue perché non me ne frega niente" si era tuffata per starle accanto, abbracciandola come se fosse stata una bambina impaurita "ti voglio bene tanto quanto ne voglio a Momoring"

"Sei troppo buona" si era accoccolata, sentendosi talmente al sicuro da aver chiuso gli occhi.

Jihyo le stava osservando in modo affettuoso "ci hanno messo poco ad instaurare un legame speciale"

Anche Momo le aveva guardate con lo stesso sentimento "dovresti vederle quando spettegolano in camera di Jeongie, sarebbero capaci di starci per ore senza mai annoiarsi. Sembrano molto più sorelle tra loro che con me, però devo ammettere che non mi sento gelosa"

"È una cosa bella e che vi permette di avere un rapporto sano" aveva preso da bere per tenere le mani occupate, poi si era distesa nuovamente per ottenere un'abbronzatura omogenea.

"Anche lei riesce ad essere matura, bisogna approfittarne" Dahyun si stava applicando una generosa quantità di crema solare per la terza volta. Era diventata più bianca di un pupazzo di neve e le prese in giro non avevano tardato ad arrivare.

Chaeyoung avrebbe voluto alzarsi per ballare al ritmo dell'ennesima canzone che stava uscendo con forza dalle casse, ma la sua fidanzata aveva ben altro in mente e si era ritrovata ad avere la bocca occupata. Anche le mani, dato che erano state guidate sul sedere della più giovane.

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