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Sento la sua erezione pulsare contro la mia, svuotando completamente la mente e cominciando a sentirmi più leggero

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Sento la sua erezione pulsare contro la mia, svuotando completamente la mente e cominciando a sentirmi più leggero. Mi sistemo seduto sulle sue cosce, tirandolo su tramite il collo, facendo così avvicinare i nostri volti.

«Quasi non credo a quello che sta succedendo. Ho paura di risvegliarmi nel mio letto.» mi sussurra contro le labbra, continuando a guardarmi con desiderio. Struscio un minimo il mio bacino su di lui, rispondendogli «Ti assicuro che non stai sognando».

Lasciamo che le nostre labbra si tocchino e che le lingue giochino tra di loro. Ribalta facilmente la situazione, sistemandosi sopra di me continuando a baciarmi le porzioni di pelle. «Ora non ci sarà più nessuno a disturbarci.» gli faccio subito cenno di fare silenzio in modo da non rovinare il tutto.

«Meglio se baci di più e parli di meno.» mi avvinghio a lui ancor di più, sentendo ogni distanza perdersi nell'aria. Sento il suo bacino schiacciare leggermente il mio, facendomi sentire maggiormente la sua erezione, provocandomi un gemito mentre la sua bocca lascia andare un leggero ringhio «Quindi devo trattenere anche il mio ringhio?».

Scuoto leggermente la testa, tenendo gli occhi chiusi e concentrandomi sulle sensazioni che mi regala il suo corpo. «No, quelli puoi farmeli sentire.» gli faccio mentre sento una sua mano avvicinarsi alla mia entrata, così lascio andare la presa sul suo busto, in modo da poter controllare meglio la situazione.

Sento entrambe le sue mani che fanno forza in modo da avere una visione migliore della mia entrata, poi comincia ad umidificarla con la lingua, facendomi inarcare la schiena e ansimare dal piacere.

Il movimento viscido della sua lingua, unito alla sua stretta sui miei glutei e i leggeri ringhi che emette, rischiano di mandarmi fuori di testa. Ad ogni singolo contatto, la mia schiena si inarca in automatico, rendendogli il lavoro più complicato ma non gli dà noia.

Mi lascia sistemare una gamba sulla sua spalla, mentre avvicina una mano alle mie labbra, volendo entrare all'interno della bocca umida e glielo permetto, succhiando così le sue dita che cominciano a giocare con la mia lingua.

Dopo qualche minuto, lo vedo alzarsi verso di me, avendo ancora la mia gamba sulla sua spalla. «Ora uniamo la mia saliva alla tua.» avvicina le dita umide alla mia entrata, cominciando a penetrarmi con estrema facilità, sollecitando poi la prostata.

Afferro la mia erezione e comincio a masturbarmi, ansimando dal doppio piacere provocatomi, mentre con l'altra mano decido di giocare anche con la sua erezione gonfia.

Indossa un preservativo e lo sento entrare subito dentro di me, facendo riempire la stanza di gemiti ed effusioni passionali. Il suono delle spinte risuona nella stanza assieme ai gemiti, mentre le mie orecchie godono nell'opportunità di sentire i ringhi di Mingi.

«Meglio approfittare del doppio piacere.» lo sento ringhiarmi a volume basso, mentre afferra la mia erezione bagnata dal precum e comincia a provocarmi il doppio del piacere.

Le sensazioni che mi provoca ogni spinta, unita alle sensazioni che mi regala con il suo tocco, sono imparagonabili... non riesco ad aprire bocca per dire niente, se non per lasciare dei gemiti e ansimi dovuti alla lussuria.

Libero entrambe le mani per poter giocare con i suoi capezzoli turgidi, stimolando così la zona erogena. Mi ringhia contro l'orecchio e quasi non sento l'orgasmo spruzzarmi dall'erezione pulsante.

«Ora voglio vedere come lo usi.» esordisce dopo alcune spinte, mi libera e decido di prendere il controllo della situazione. Lo faccio sistemare sopra di me, mentre ci mettiamo seduti sul materasso.

Inumidisco leggermente le dita e comincio ad allargare la sua entrata in modo da poter entrare con più facilità, abituandolo alla sensazione. Arrotolo un preservativo, mentre lo lubrifico con il flacone, abbondando pesantemente «Fai un respiro profondo.» gli do istruzioni e non appena lo sento respirare, spingo l'erezione nella sua entrata, sentendolo entrare senza alcun problema, regalando un gemito a Mingi.

Ricomincio ad avvinghiarmi al suo busto, mentre eseguiamo dolci movimenti del bacino, facendo poi incontrare le nostre stesse labbra. Afferro la sua erezione e comincio a giocarci con qualche difficoltà dovuta all'abbondante quantità di saliva usata, notando il suo respiro pesante e i diversi gemiti che gli escono dalla bocca.

Continuo a dettare un ritmo dolce e delicato, mentre sento i nostri corpi diventare come fiamme, bruciati dalla passione che finalmente può uscire in quel momento.

«Se ti fa male, dimmelo Mingi.» gli parlo ansimando mentre lo guardo annuire, senza aggiungere niente, senza dire una sola parola se non è per godere più del dovuto.

Continuiamo per ancora per qualche breve minuto, poi noto l'intenzione di Mingi di alzarsi e lo lascio fare. Mi si para davanti, tirandomi a sé dal polso, poggiando la fronte contro la mia.

«Ora io faccio venire te e tu fai venire me...» il tono esausto e consumato da quel piacere finisce con l'eccitarmi ancora di più. Afferriamo così l'erezione dell'altro e cominciamo a masturbarci a vicenda, continuando a guardarci per godere della visione dell'espressione dell'orgasmo.

La velocità aumenta man mano, mentre i gemiti e gli ansimi si intensificano, noto anche qualche ringhio da parte di Mingi che mi regala una sensazione piacevole lungo la schiena.

«Sto per venire... Yunho... non ti fermare.» annuncia così con un mezzo ringhio iniziale, cercando di parlare fluidamente ma è costretto a spezzare la frase, velocizzando così i suoi movimenti e aggiungendo «Voglio venire con te».

Sento le gambe tremare dalla goduria e dopo qualche secondo gli faccio tremante «Mingi... non ti fermare.» velocizzo anche il mio movimento e sento l'erezione esplodermi perché non riesce più a contenersi.

La visione della sua espressione da orgasmo sembra regalarmi un ennesimo orgasmo, una completa goduria per la vista. Mi lascio andare così ad un ringhio potente, mai provato prima d'ora, capace di liberarmi da ogni tipo di stress.

«Non pensavo sapessi ringhiare.» mi sorride esausto, regalandomi un'espressione soddisfatta ma dopo un sospiro profondo per tornare alla realtà, gli faccio «Devi ammettere di avermi sottovalutato».

Vado per farmi una doccia veloce, ma mi afferra per il polso, tenendo il mio corpo con il suo e guardandomi negli occhi. «Cosa stai facendo?» gli chiedo ridendo imbarazzato, mentre continua a rivolgere il suo sguardo nei miei occhi e replica «Non voglio che questo finisca proprio ora... voglio fare un'altra cosa...» mi si getta in avanti, facendo rimanere le sue labbra sulle mie, in un bacio innocente, tutto il contrario di quello che abbiamo fatto fino a pochi minuti fa.

Give me your Yes || YunGiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora