Capitolo 15.

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«Dov'eri finita?» mi disse Pansy una volta di fronte a lei.

«Niente di particolare, ho solo beccato Mattheo Riddle che si scopava Mya Thompson in camera mia» risposi con leggerezza buttando giù un bicchiere con all'interno un liquido sconosciuto.

Strizzai gli occhi a causa del sapore amaro udendo un «Stai scherzando?!».

«Purtroppo no» mi spostai i capelli all'indietro, «Cos'è questo? posso averne un'altro?» esclamai riferendomi alla sostanza che avevo appena ingerito.

«Kaitlyn non fare la sciocca» mi rimproverò.

«Adesso sei tu quella che mi fa la ramanzina?» le strappai il bicchiere che stringeva tra le mani laccate di smalto nero, «Divertiti».

«Non so se fidarmi o meno, ehi! ridammi subito il mio bicchiere» stavolta fu lei che me lo strappo dalle mani.

«Ops...» dissi vedendola capovolgere il bicchiere all'ingiù non vedendo nemmeno una goccia cadere per terra.

«Ti odio».

«Anch'io» la presi per mano e la costrinsi a seguirmi dall'altra parte del salotto dove c'erano tutti i drink.

«Cosa hai intenzione di fare?» mi domandò.

«Te l'ho già detto» gli porsi un'intera bottiglia di non so cosa, «Divertirci».

«Se non sei Kaitlyn Black, per favore non uscire mai da questo corpo» esclamò avvicinando la bottiglia alle sue labbra.

«Mh, tocca a me» dissi picchiettandole il dito sul braccio.

«Apri la bocca» mi ordinò.

Capii istantaneamente cosa stava per fare, ed io la assecondai allargando le gambe sedendomi su di esse, alzando il capo con la bocca aperta aspettando che rovesciasse il liquido alcolico presente nella bottiglia.

Mentre sentivo un retrogusto a dir poco schifoso scivolare sulla mia lingua, spostai lo sguardo verso sinistra dove un certo Mattheo Riddle mi fissava a braccia conserte mentre sorreggeva una sigaretta da cui fuoriusciva il fumo, che alle luci verdi lo rendeva più visibile.

«Ti sei sporcata come una bambina di cinque anni» ci interruppe Draco.

«Sarebbe un tuo problema?» chiesi rimettendomi in piedi.

«Si» disse di punto.

«Io direi di no» esclamai sbottonando due bottoncini della mia camicietta bianca.

«Lasciala stare, amico» intervenne Blaise.

«Sono io che devo proteggerla qui» alzò come sempre il tono della voce.

«Se permetti non sei né il mio fratello maggiore, né mio padre, ho diciassette anni, quasi diciotto e sono capace di assumermi le mie responsabilità» obbiettai.

«Non sai quello che dici» esclamò.

«Lo so eccome» dissi, «Ah, e se ci tieni così tanto a proteggermi non organizzavi un festino e per lo meno fino ad adesso mi saresti stato appiccicato, però che sfortuna, non l'hai fatto».

«Andiamo» mi prese per mano Pansy.

«Te ne pentirai» disse ancora il biondino.

«Ci conto!» mi allontanai sempre ti più tra la folla.

***
Poco dopo mi ritrovai di nuovo fuori per prendere aria, perché ormai all'interno si avvertiva solo odore di alcool e di fumo.

𝐏𝐎𝐈𝐒𝐎𝐍 | 𝐌𝐚𝐭𝐭𝐡𝐞𝐨 𝐑𝐢𝐝𝐝𝐥𝐞Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora