𝐏𝐎𝐈𝐒𝐎𝐍 | 𝐌𝐚𝐭𝐭𝐡𝐞𝐨 𝐑𝐢𝐝𝐝𝐥𝐞

Capitolo 23.

Dopo essere usciti dall'aula di Pozioni senza fiatare, le nostre strade si separarono.

Senza nemmeno salutare dopo avermi toccata e avermi procurato delle emozioni incredibili che neanche io sapevo di star provando, si allontanò.

Io verso sinistra, lui verso destra.

Passo dopo passo la mia voglia di voltarmi per vedere se lui mi stesse guardando aumentava, ma non potevo.

Proseguii il corridoio fino a quando: «Kait, tutto bene? Sei strana» Pansy mi venne incontro appena mi vide d'avanti alla porta della Sala Grande.

«Si, sto bene» risposi guardando distrattamente per terra.

«Non sembra proprio, cosa ti succede?» mi prese il viso con due dita incitandomi a guardarla.

«Nulla, davvero» esclamai accennando un sorriso.

«Kaitlyn non va tutto bene, io lo so» incominciammo a camminare per i corridoi, «Tu mi nascondi parecchie cose signorina, e questo non va affatto bene».

Era il momento di raccontarle tutto.

Sbuffai, «E va bene...» dissi prendendole il braccio sinistro incitandola a seguirmi.

Avevo commesso tanti errori nella mia vita, e avrei continuato a commetterli all'infinito, ma al momento dovevo levarmi di dosso quel peso.

Non solo dovevo raccontarle di Mattheo e di quello che era successo quella sera sulla Torre e di quello che volesse farmi, ma dovevo anche spiegarle il perché dei segni che aveva visto sul mio braccio qualche settimana fa.

«Entra e fa silenzio» le raccomandai facendola entrare nello stanzino di Gazza.

«Allora?» esclamò aggrottando le sopracciglia.

«Allora, uhm...» tossii, «Da dove comincio...» cominciai a giocherellare con le dita.

«Sbrigati!» la sua voce squillò nel piccolo spazio buio e a dir poco puzzolente.

«Shh!» le misi una mano sulla bocca.

«Va bene, avanti, dimmi tutto» spostò delicatamente la mia mano e riprese a parlare più silenziosamente.

«Ti ricordi quando mi hai fatto le trecce? Quella sera in cui sono andata sulla Torre dell'Astronomia» iniziai a tremare.

«Kaitlyn calmati, così mi preoccupi» la ragazza mi prese le mani e le richiuse nelle sue facendomi accomodare sul pavimento polveroso.

«Quella sera, Mattheo Riddle mi colse di sorpresa puntandomi la sua bacchetta al collo» continuai.

«Kait perché non me lo hai detto?» chiese chinandosi verso di me per osservare la mia espressione in volto.

«Suo padre aveva ordinato di uccidermi, ma lui non lo fece. Dovrà farlo, un giorno, altrimenti se non muoio io suo padre ci ucciderà entrambi» dissi.

«Io lo ammazzo quel pezzo di merda» esclamò subito.

«Pansy ho la situazione sotto controllo» mentii.

«No, Kaitlyn, tu non hai la situazione sotto controllo» si alzò bruscamente, «Quello è un pazzo, assieme a suo padre e suo fratello».

«Fratello?» la interruppi.

«Devi stare lontana da lui, Draco te lo ha detto sin dal primo giorno, ma tu non lo hai voluto ascoltare. Lui cerca di proteggerti Kaitlyn, tu non gli dai ascolto, ed è questo che ti porta ad avere un carattere di merda nei suoi confronti».

Rimasi impassibile, con quasi le lacrime agli occhi al risuonare di quelle parole.

«A quanto pare non vuoi capirlo» continuò la mora.

«Draco sbaglia nei suoi modi» esclamai.

«Kaitlyn lui cerca di proteggerti, sono i tuoi modi sbagliati, non i suoi. Pensi che lui e i suoi genitori non sappiano di questo?».

«Sapere di cosa esattamente?» mi alzai anch'io in piedi.

«C'è altro?» mi chiese ignorando la mia domanda.

«Pansy cosa devo sapere?» domandai nuovamente.

«Se non c'è altro io vado» poggiò la mano sul pomello della porta.

«Pansy, ho il diritto di saperlo se si tratta di me».

«Stanno rischiando anche loro per te...» concluse richiudendosi la porta alle spalle.

Io rimasi ancora per una volta da sola, piena di domande alla quale non sarei mai riuscita a darmi una risposta da sola.

Perché Pansy sapeva di Draco e dei suoi genitori cose che io non sapevo? Se lo sapeva voleva dire che Draco lo aveva detto sia a lei che a Blaise però aveva vietato di dirmelo.

Spazio autrice:
Vi assicuro che man mano andiamo avanti, più le cose si faranno chiare, ve lo assicuro.
Come sempre spero vi sia piaciuto, baci.🖤