Capitolo 31.

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La mia penna tamburellava sul tavolo in legno mentre cercavo di aprire la mia mente e trarne qualcosa di bello.

«Perché è così complicato...» dissi fra me e me sbuffando.
Dopo qualche istante sentii qualcuno bussare alla porta di camera mia.

Era tardo pomeriggio, fuori continuava a piovere ed io ero ancora concentrata su quanto successo questa mattina.

Non mi sarei mai immaginata che lui avrebbe suonato per me, o meglio dire, non mi sarei mai immaginata che lui avesse suonato con me.

Mi sarebbe sempre piaciuto imparare a suonare ma purtroppo pur avendo i mezzi non ci sono mai riuscita perché per me era complicato, ma come aveva detto Mattheo non si smette mai di imparare...

«Avanti» esclamai voltandomi verso l'ingresso.

Una chioma ben acconciata di due colori differenti attirò la mia attenzione, «É permesso?» chiese gentilmente.

«Certamente» risposi posando la penna che tenevo fra le mani. «Cos'è?» domandai aggrottando le sopracciglia osservando la donna con una grande scatola azzurra prendere posto sul mio letto.

«Ho pensato di darti il mio regalo in anticipo» Narcissa accavallò le gambe spostandosi lateralmente verso la direzione della scrivania, «Dovevo assicurarmi che ci fossimo solo noi due» si sporse ancora di più verso sinistra.

«Come mai?» iniziai, «Scusa per tutte queste domande ma non arrivo a capire...» strinsi fortemente le mani una sull'altra.

«Aprilo, su» esclamò.

Mi alzai e mi incamminai verso il mio letto, e una volta lì rimbalzando sul materasso mi sedetti di fronte a lei.

Presi la scatola delicatamente e ne scrutai il colore. «Non avere paura cosa vuoi che ci sia dentro?» esclamò lei ancora una volta sorridendo.

Io ricambiai il sorriso e iniziai a sollevare il coperchio azzurro, successivamente scartai anche la carta bianca e...

«Cosa...» dissi a malapena.

«Sorpresa!» enunciò la donna allargando le braccia incitandomi ad abbracciarla.

Io senza pensarci due volte le andai incontro e la abbracciai. «Ma... Narcissa, perché?» chiesi.

«Per il Natale io e Lucius abbiamo deciso di organizzare una festa in maschera qui, a Villa Malfoy, non potevi mica venire con una classica gonna come quella che hai indossi adesso», iniziò, «Dovevo assicurarmi che ci fossimo solo noi due perché anche per gli altri sarà una sorpresa».

«É il più bel regalo di Natale che io abbia mai ricevuto, grazie» ringraziai la donna prendendo fra le mani una maschera nera con dei dettagli in argento sicuramente abbinata al vestito.

«Con questi capelli ci starà benissimo» cominciò a scompigliarmeli, ed io accennai un sorriso.

«Grazie» esclamai ancora.

«Il mio vestito è verde, fidati, insieme attireremo l'attenzione di tutti» mi fece un occhiolino.

«Non ho dubbi» dissi passando l'indice sul naso della maschera.

«Cosa scrivi?» chiese.

«Il bigliettino di auguri per Draco» risposi voltandomi verso la scrivania dove era poggiato anche il suo regalo.

«Glielo darai dopo?» chiese nuovamente.

«Si, se solo trovassi qualcosa da scrivere» abbassai la testa e continuai a fissare il vestito nella scatola.

𝐏𝐎𝐈𝐒𝐎𝐍 | 𝐌𝐚𝐭𝐭𝐡𝐞𝐨 𝐑𝐢𝐝𝐝𝐥𝐞Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora