«Kaitlyn Crystal Black!» urlò Pansy agitando due pugni sulla porta.
«Un secondo!» dissi intenta a incastrare il libro di Incantesimi nella mia cartellina.
«Dillo un'altra volta e giuro che butto giù la porta trascinandoti fuori per capelli!».
«Non è sano essere così nervosi al mattino» risposi posizionando la cartellina sulla mia spalla.
«Insomma, vuoi uscire?» disse ancora a voce alta.
«Ci sono!» esclamai aprendo la porta.
«Da domani potrò buttarti giù dal letto».
«Sei davvero divertente» iniziai, «Aspetta, Silente ha acconsentito?».
«Non è stato semplice, ma neanche tanto difficile convincerlo».
«Quindi è un si?» chiesi impaziente.
«Si» annunciò bloccandomi con una mano la bocca per fermare il mio stato di estasi.
«Davvero?» scaraventai la sua mano via.
«Shh» mi diede un colpo al petto.
«Va bene, scusa».
Ero la persona più felice del pianeta, Pansy per sette anni condivideva la stanza con Mya, mentre io, non avevo nessuna coinquilina.
A dir la verità una c'è stata, Joden Kelly, ragazza nata babbana, suo padre lavorava per il Signore Oscuro, ma qualcosa andò storto, infatti morí a dicembre, durante le vacanze natalizie, al primo anno.
Ricordo ancora i suoi capelli ricci e corvini come se fosse ieri. Era molto bella, anzi, bellissima, amava l'arte, infatti riempiva la stanza di disegni.
Era molto apprezzata dal professor Piton nonostante non lo facesse notare, lui, credeva che lei avesse un grande talento.
Ammetto che un po' mi manca, anche se non avevamo legato molto, lei riusciva a tirarmi su di morale quando litigavo con Draco o con Mya.
Non era mai andata d'accordo con Mya, credeva che fosse una ragazza che se la tirava troppo, che voleva sempre stare al centro dell'attenzione e che mi manipolava.
Forse aveva ragione...
«Kait a che stai pensando?» la voce di Pansy attirò la mia attenzione.
«A nulla, tranquilla».
«Ti vedo pensierosa stamattina» Draco ci venne incontro con due libri sotto l'avambraccio.
«Sto bene, tranquilli» dissi.
«Andiamo, siamo in ritardo» esclamò nuovamente Pansy.
Percorremmo i corridoi per arrivare all'aula di Difesa contro le arti oscure.
Aspetta, aspetta, Difesa contro le arti oscure?
«Merda» borbottai silenziosa.
«Cosa c'è?» mi domandò il ragazzo.
«Ho preso il libro di Incantesimi invece di quello di Difesa contro le arti oscure».
«Non importa, puoi vedere da me».
«Grazie».
«Buongiorno, dormito bene?» si rivolse a noi Lumacorno.
«Ci scusi per il ritardo professore» esclamò Draco prendendo le nostre difese.
«Per questa volta lascio correre» distolse lo sguardo da noi per rivolgerlo alla classe, «Che non si ripeta più!» girò di scatto il capo e alzò di poco il tono della voce.
«Si signore» rispose Draco.
«Non c'era bisogno di rispondere» sussurrò Pansy.
«Andate a sedervi» ci ordinò lui.
Draco andò immediatamente verso Blaise, che al suo fianco aveva un posto vuoto.
Che bastardo.
Io e Pansy rimanemmo li impassibili cercando di capire a chi sarebbe andata la peggio.
Mya aveva un posto vuoto al suo fianco, e anche Mattheo.
«Quindi?» dissi.
«Io con quello non ci vado» esclamò camminando verso Mya.
«Fantastico» chiusi gli occhi e mi incamminai verso Riddle.
Posizionai i miei libri sopra il piano di legno e mi sedetti sulla sedia.
«Angioletto, Incantesimi è lungo il corridoio a sinistra».
«Lo so, grazie per il tuo interesse» mi girai lentamente.
«Mi interesso sempre a te» spostò il suo libro di Difesa contro le arti oscure al centro del banco.
«Non c'è n'è bisogno» esclamai appoggiando i gomiti sul piano, sollevandomi di poco.
«Come preferisci» spostò nuovamente il libro dalla sua parte, «E per favore, angioletto, evita quella posizione».
«Io assumo le posizioni che voglio» azzardai con sta volta il pugno che sorreggeva il mento.
Lui accennò un piccolo sorriso, aggrottando le sopracciglia.
***
Stavo morendo di caldo, così decisi di tirarmi su le maniche della camicia bianca.«Ragazzi quindi tutto chiaro?» chiese Lumacorno posando il gessetto sulla cattedra in legno.
«Kaitlyn, cosa sono?» Mattheo mi prese il braccio sinistro e lo osservò curioso.
«Mollami» mi liberai dalla sua presa salda.
«Kaitlyn» ridisse con tono più brusco e serio, «Cosa sono?» mi afferrò ancora il braccio.
Lo scrutai nelle iridi castane, «Sono caduta» affermai.
«Oh, davvero?» il suo sguardo si fece più aggressivo.
«Lo giuro» deglutii.
«Lo giuri?» strinse ancora di più il mio povero braccio, «Lo giuri, Kaitlyn?» chiese mentre sentivo delle goccioline ricadere sulla mia fronte. «Conosco benissimo questi segni, non sei caduta».
«Probabilmente l'alcol del fine settimana sta facendo ancora effetto» esclamai.
«Da quando mi chiamo Kaitlyn Black?» sentii il mio corpo sprofondare in una lava bollente e cruciale.
«Ragazzi ci vediamo giovedì» Lumacorno ci interruppe comunicando alla classe la fine delle lezioni.
«Devo andare, lasciami» gli ordinai rialzandomi dalla sedia.
Violentemente ricaddi sulla sedia, con ancora il polso bloccato dalla sua presa, «Non sai cosa stai facendo» il ricciolino si alzò lasciandomi lì con il braccio che mi faceva ancora più male di quanto già non lo facesse.
«Kaitlyn, è vero?» Pansy venne da me osservando il mio braccio ormai coperto.
«Si, sto bene» ripresi i miei libri e mi rimisi in piedi dicendole che quello che aveva sentito distrattamente era solamente un fraintendimento.
Spazio autrice:
Vorrei tanto abbracciarla, e presto capirete perché.🖤
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𝐏𝐎𝐈𝐒𝐎𝐍 | 𝐌𝐚𝐭𝐭𝐡𝐞𝐨 𝐑𝐢𝐝𝐝𝐥𝐞
Fanfiction[𝐈𝐍 𝐂𝐎𝐑𝐒𝐎] «Angioletto lo sai che il veleno dei serpenti è pericoloso per le prende semplici come te?» 𝐓𝐖! [FUMO, SCENE ESPLICITE, AUTOLESIONISMO, LINGUAGGIO VOLGARE] --- Buona lettura.🖤 𝐒𝐓𝐀𝐑𝐓𝐄𝐃: 02/07/23