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Le labbra di Jimin erano bollenti a contrastare l'aria gelida e sapevano di alcol.

Il maggiore gli aveva assicurato che con Jungkook sarebbe stato tutto ok, che il loro rapporto non era nulla di esclusivo, quindi non c'erano problemi se si intrattenevano a vicenda anche solo per un po'.

Aveva già intuito la cosa, ma averne la conferma era stato fondamentale per acconsentire alla richiesta di Jimin ed ora eccoli lì, a mischiarsi l'uno con l'altro in un mix di fiati, salive e profumi.

Era una sensazione appagante che Taehyung conosceva bene: quella bocca l'aveva baciata più di una volta, e nonostante la totale assenza di sentimento era maledettamente piacevole.

Adesso che finalmente aveva iniziato a sciogliersi -complice il drink preso stupidamente a stomaco vuoto- era estremamente semplice lasciarsi travolgere dalla foga del momento.

Jimin si aggrappava alle sue spalle ingordamente, per tenerlo stretto a sé, e se il castano non si allontanava era proprio perché la cosa non gli dispiaceva affatto.

Essere desiderati era qualcosa che piaceva a tutti, o per lo meno, a lui piaceva.

Scoprirsi soggetto della lussuria altrui lo faceva stare bene, gli aumentava l'autostima come poche altre cose e ne approfittava di conseguenza se era anch'egli nel mood.

Anche perché tanto lo sapeva che a Jimin di essere usato in quel modo superficiale non importava: dopotutto, anche lui non provava niente, voleva solo sfogare la frustrazione sessuale.

Erano entrambi adulti e consapevoli, non c'era niente di male in quell'assenza di interesse romantico.

Portò in avanti il ginocchio e approfittò del piccolo gemito che fece l'azzurro per intrufolare la lingua fra le sue labbra di nuovo, approfondendo il contatto e aumentando il calore intorno a loro di almeno tre gradi.

Eppure qualcosa infastidiva Taehyung, come un piccolo peso nel petto a rendergli difficile concentrarsi solo su Jimin e godersi il momento.

Cercando di lasciar perdere strusciò il ginocchio contro la patta dei pantaloni di Jimin, godendosi il gemito gutturale che fece in risposta.

"Certo che potevate anche dirmelo che eravate andati via, hyungs."

Fu nel sentire la voce di Jungkook che Taehyung si rese conto che la ragione dietro quel suo fastidio era proprio il ragazzo dai capelli neri.

Perché sì, non aveva alcun tipo di senso di colpa per essersi "intromesso" fra di loro, ma lo avevano lasciato indietro senza avvisare...

Se ne era completamente scordato.

"Scusa biscottino, avevamo una certa fretta."

Jimin non sembrava provare alcun rimorso, forse perché effettivamente non era successo niente di così grave, e quando tolse una mano dalla sua spalla per allungarsi verso Jungkook, Taehyung perse un battito.

Come a volersi far perdonare, lo stava baciando ad occhi socchiusi, con quelle stesse labbra che fino a cinque secondi prima erano state sulle sue, e il suo intero corpo si ricoprì di brividi.

Vedere due ragazzi così vicini a lui baciarsi, mentre la sua cosca ancora strusciava in mezzo alle gambe di uno di loro, era più piacevole del previsto.

Complice la totale assenza di gelosia di ogni tipo, riuscì a guardarli sereno, e anche volendolo capì che non sarebbe mai riuscito a distogliere gli occhi.

Era diverso da quando lavorava dietro al bancone e qualche cliente limonava, era diverso da quando i suoi amici si baciavano ad una festa cui erano andati tutti insieme, era fottutamente diverso.

Two Is Better Than One [TAEMINKOOK]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora