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"Ma siete due deficenti hyungs, potevate dirmelo che eravate a piedi! Sarei venuto a prendervi..."

"Non siamo due bambini biscottino, siamo capaci di camminare per qualche centinaio di metri!"

Come al solito i due iniziarono a battibeccare non appena furono faccia a faccia e Taehyung rimase in disparte, sia perché con la giacca stava morendo di caldo e doveva assolutamente toglierla, sia perché non voleva venir trascinato nella discussione, non quando era esausto dopo il lavoro.

Ma stette in piedi, non sentendosi abbastanza a proprio agio da prendere l'iniziativa e andarsi a sedere in salotto mentre gli altri erano ancora lì nell'atrio.

Ne approfittò per guardarsi intorno, leggermente stupito dal nuovo tappeto color crema ai piedi del divano che dava tutt'altro aspetto all'open space -l'appartamento aveva in più solo la stanza da letto ed il bagno-.

Con un tappeto chiaro anziché grigio scuro la casa sembrava decisamente più grande, ottima scelta.

"Vabbè. Comunque io devo ancora finire un attimo di cambiare le lenzuola di là, intanto fate come foste a casa vostra hyungs."

Jungkook se ne andò così, senza aggiungere altro, e Taehyung lo osservò allontanarsi con un sopracciglio alzato a causa della sua camminata alquanto incerta, senza capirne il motivo.

Jimin subito si diresse con passo sicuro alla porta finestra che dava sull'angusto poggiolo al fianco dell'angolo cucina.

Aveva ancora la giacca addosso e non si scompose nemmeno di una virgola quando l'aria fredda lo investì in pieno nell'aprile i vetri.

"Ne approfitto per farmi una fumata veloce allora."

Taehyung rimase solo e fece quel benedetto sbadiglio che da ore era rintanato nel fondo dei polmoni.

Tenendo le mani davanti al ventre con fare timido fece il primo passo nell'appartamento -ancora non si sentiva a suo agio in quella abitazione dove era stato soltanto una volta per prendere della birra da portare nella casa di Jimin dall'altra parte del corridoio-, lasciandosi alle spalle l'ingresso, e sbadigliò una seconda volta al punto da far lacrimare i propri occhi.

Il sonno gli appesantiva le palpebre assieme a tutto lo stress accumulato e si domandò se fosse stata effettivamente una buona idea accettare l'invito del più piccolo.

Era sì contento di rivedere quei due anche quella settimana, ma con tutta quella stanchezza non era sicuro di riuscire effettivamente a godersi la nottata.

Il tepore del riscaldamento era una dolce coccola che gli ricordava il suo tanto amato piumone e scosse il capo dandosi due piccoli schiaffetti sulle guance.

Doveva riprendersi.

Riafferrò la propria giacca e ancor prima di allacciarla inseguì Jimin fuori sul balcone, sperando che il freddo gli avrebbe tolto quella sonnolenza enfatizzata dal calore della casa.

La figura androgina del maggiore era nascosta dal cappotto pesante ed esso faceva sembrare il suo collo ed i suoi polsi scoperti ancora più sottili di quanto non fossero effettivamente.

L'odore dell'erba aveva già riempito l'aria intorno a loro, complice il modo in cui il condominio si richiudeva su sè stesso ai lati del balconcino bloccando le raffiche di vento.

"Ne vuoi?"

Taehyung scosse il capo, consapevole che in quel momento gli serviva tutto fuorché una canna che lo avrebbe fatto rilassare ancora di più; sarebbe stato poi impossibile rimanere svegli.

"Ho solo bisogno di un po' d'aria. Dentro lo Space si soffoca."

"E dire che rispetto a due anni fa con il nuovo impianto di areazione è tutt'altra cosa!"

Two Is Better Than One [TAEMINKOOK]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora