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Erano trascorse solo ventiquattr'ore e Taehyung, dopo l'ennesima dura giornata di lavoro finita fortunatamente alle due e non più tardi, era già attanagliato dai sensi di colpa per non aver risposto.

L'ansia della sera precedente era svanita non appena svegliatosi la mattina ma, a mente fredda, anziché ricevere la risposta ai suoi dubbi su un piatto d'argento, si era ritrovato a sbattere la testa sulle mattonelle della doccia insultandosi a bassa voce.

Cosa cazzo gli diceva la testa?! Ok il non sapere cosa rispondere, ma sparire nel nulla era stata una pessima idea!

E se adesso non avessero più voluto aver a che fare con lui perché lo ritenevano troppo maleducato od infantile?

Si sarebbe mangiato le mani perché sì si era tirato indietro, però il suo non approvare l'idea di uscire era solo frutto del dubbio!

Gli sarebbe piaciuto sul serio avere la possibilità di approfondire quella loro conoscenza, ma era consapevole fosse troppo pericoloso buttarsi senza riflettere in quel rapporto illegale in Corea, per giunta con due ragazzi che sembravano uno meno serio dell'altro.

Sarebbe stata una roba da pazzi e lui non era più un adolescente immaturo già da parecchi anni.

"Oi, tutto bene?"

Hoseok lo fissava perplesso e Taehyung annuì in fretta, non sentendosi ancora abbastanza fatto per aprirsi su quella sua preoccupazione tanto tabù.

L'ultima canna era ancora integra nel suo comodino e, usandola come scusa, si era autoinvitato dal maggiore semplicemente per distrarsi un pochino, come al solito.

Erano in piedi sul poggiolo, le braccia conserte sulla ringhiera.

"Ok. Comunque la prossima volta che Jimin viene allo Space dimmelo, così lo ringrazio di questa erba."

Hoseok aveva i capelli spettinati dalla fredda aria di fine autunno e il suo viso assumeva lineamenti quasi astratti sotto le luci intense delle varie insegne di Seoul -abitava in una zona commerciale-.

"Va bene, basta che ci vai da solo."

Si morse la lingua dopo quelle parole dette sovrappensiero, pentendosene all'istante.

"Come mai? Non vuoi più vederlo?"

Scosse veloce il capo dopo un attimo di indecisione.

"Al contrario. Credo."

Ci fu un attimo di silenzio in cui Hoseok gli porse la canna per prendere un respiro profondo prima di restituirgliela.

"Ti piace Jimin?"

"No."

Taehyung buttò fuori il fumo accumulatosi nei polmoni, lasciando che una nuvoletta bianca rendesse momentaneamente sfocato il viso di Hoseok davanti a sé.

Il freddo pungente della sera gli faceva venire la pelle d'oca, ma nonostante ciò rimaneva con la sola felpa addosso, troppo pigro per rientrare in casa a prendere giacca e berretto.

"Non sono innamorato hyung."

Rimarcò secco, quasi con stizza, e il maggiore al suo fianco gli rubò ancora una volta dalle dita lo spinello, portandoselo alle labbra.

"Sicuro?"

Parlò dopo una bella boccata e Taehyung rimase zitto alzando lo sguardo a fissare le migliaia di luci che illuminavano quella notte di Seoul.

Sì, ne era sicuro, ma non sapeva se approfittare di quella domanda per introdurre l'argomento "oltre a Jimin c'è anche un'altro ragazzo e vorrei scopare con entrambi".

Hoseok era un ragazzo di mentalità aperta, l'unico con cui si era sentito abbastanza a proprio agio per fare coming out, ma non sapeva quale fosse il limite della sua accettazione.

Un conto era essere attratto da un uomo, un altro era essere attratto da due.

Il maggiore però lo fissava curioso e si era chinato a poggiare il capo sulla sua spalla, l'erba che iniziava a far effetto.

Quel contatto rese Taehyung ancora più inquieto di quanto già non fosse: lui e Hoseok avevano un rapporto basato in primis sulla spontaneità.

Volevi farti abbracciare? Lo chiedevi sincero. Volevi fare tu l'ultimo tiro di una canna? Lo facevi. Volevi parlare di qualcosa di particolare? Iniziavi il discorso.

Non era un'amicizia nata su basi solide, semplicemente offrivano l'uno all'altro quel neutrale supporto senza di cui i giudizi della società sarebbero stati impossibili da sostenere.

Erano più di amici, erano consulenti.

Il castano sospirò, i pensieri che si mescolavano a quelle emozioni creando una confusione non da poco nella sua testa insieme alla droga.

Alla fine decise di vuotare il sacco: fra la stanchezza, l'incapacità di gestire la situazione e l'erba, voleva solo parlare a cuore aperto e togliersi quel peso.

Gli raccontò tutto quanto, vomitando a bassa voce ogni sua preoccupazione riguardante quella situazione che lo riempiva di ansie.

Quando si zittí Hoseok si era già seduto sul pavimento, consapevole che dopo la fumata il proprio equilibrio era pessimo -reggeva davvero pochissimo-.

Taehyung rimase in silenzio con lo sguardo verso di lui ed il cuore che batteva veloce, ad aspettare una qualsiasi risposta.

"Capisco come la cosa possa risultare "troppo", ma credo che, con le adeguate precauzioni, dovresti provarci."

Sgranò gli occhi, incredulo.

Si era già mentalmente preparato ad un qualche sincero sguardo giudicante, delle smorfie schifare genuine o insulti neanche molto velati.

"Hai detto che quei due ti arrapano, giusto?"

La mente di Taehyung si riempì subito di mille immagini poco caste, anche perché effettivamente sia Jimin che Jungkook non si facevano problemi nel mostrare il proprio corpo con abiti succinti o poco coprenti.

Era facile capire cosa si sarebbe trovato al di sotto di quegli indumenti e la fantasia viaggiava veloce di conseguenza.

Soprattutto dopo aver potuto toccare con mano, anche solo in modo accennato, quei fisici diversi, ma entrambi eccitanti.

Annuì con lo sguardo basso per l'imbarazzo.

Gli sembrava di essere tornato ad essere un dodicenne alle prese con le prime esperienze amorose.

"Allora non vedo perché tirarsi indietro."

Lo disse quasi fosse un'ovvietà, qualcosa di scontato come se nemmeno capisse il perché la cosa avesse causato tanti dubbi a Taehyung.

"L'importante è stare attenti alla privacy e mettere in chiaro le cose fin da subito per avere uno spazio sicuro: che tipo di rapporto volete, dove e quando trovarsi... Parlane con loro direttamente."

Il castano aveva paura che quelle precauzioni non sarebbero mai state abbastanza per sfuggire ai mille rischi presenti.

Solitamente non era una persona troppo ansiosa -la maggior parte del tempo era talmente stanco che anche solo pensare di sprecare energie per delle preoccupazioni gli faceva venire la nausea-, ma quella situazione lo mandava in tilt.

La presa sicura della mano di Hoseok sulla sua testa lo fece sussultare e strizzò gli occhi quando iniziò a scompigliargli i capelli ridacchiando.

"Guarda il lato positivo! Se fossero due donne dovresti doppiamente preoccuparti anche di una gravidanza!"

Dopo un istante di stupore, Taehyung si lasciò andare ad una risata sollevata.

"Effettivamente hai ragione hyung!"

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SPAZIO POLIPETTA🐙

Ma quant'è bello avere un amico come Hoseok che ti dà consigli sulla tua vita da fatto?

Scherzi a parte, spero che questo capitolo vi sia piaciuto cuties, anche se non ci sono i Magnifici tre (tranquill*, li rivedremo già nell'aggiornamento di martedì).

Two Is Better Than One [TAEMINKOOK]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora