○special 01○

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"Mi sembrava molto più piccola dalle foto."

Togliendosi le scarpe Jimin fece il primo passo nell'ingresso rivestito in legno che scricchiolò sotto il peso suo e della valigia che aveva in mano.

Fortunatamente la padrona di casa aveva già acceso il riscaldamento tradizionale e il tepore scaturito dalle lastre di pietra calde nascoste sotto il pavimento fece tirare un sospiro di sollievo a tutti e tre.

La neve li aveva accompagnati per tutto il tempo, senza dar loro nemmeno un attimo di tregua, e poter finalmente sfuggire all'ululare del vento e al freddo intenso era fantastico.

Non che il viaggio fosse stato pesante, anzi, era trascorso velocemente tra karaoke e chiacchiere superflue su svariati argomenti del quotidiano, ma essere fra quattro mura era senza ombra di dubbio meglio che stare in macchina.

"Dammi qua."

Taehyung prese dalle mani di Jungkook la borsa dove avevano riposto la spesa e, indossate le ciabatte, si diresse al moderno angolo cucina per sistemare il tutto.

Era una casa in cui tradizione e contemporaneità si mescolavano creando un ambiente pieno di tutti i comfort odierni, ma col fascino dei tempi antichi che Taehyung tanto ammirava nei period drama.

Fece un respiro profondo non appena chinatosi sulle ginocchia davanti al frigorifero: l'agitazione iniziava ad essere palpabile e si ritrovò a ricontrollare mentalmente di aver messo in valigia tutto il necessario, sia per assicurarsi di non aver dimenticato nulla, sia per distrarsi un poco.

Perché, per quanto quella fosse stata organizzata come una gita tranquilla, per lui era un momento estremamente delicato.

In valigia oltre ai vestiti ed il beauty case aveva messo anche tutto il necessario per consumare un rapporto -anzi, parecchi rapporti a giudicare dalle due confezioni di preservativi e le due bottigliette di lubrificante- e se da una parte sapeva che l'obiettivo della vacanza era quello di trascorrere del tempo facendo altro, era consapevole che non sarebbero mai rimasti con le mani in mano.

Chiuse l'anta del frigo ora pieno e rimessosi in piedi si voltò a cercare con lo sguardo gli altri due.

Non ve n'era traccia e decise perciò di dirigersi verso le camere da letto sicuro di trovarli lì.

Come previsto li trovò nella padronale e le guance gli divennero rosse nel vedere che si stavano già baciando prima ancora che avessero finito di sistemare le coperte per la notte.

Non che non se lo aspettasse, ma erano comunque entrati in casa da neanche dieci minuti e già Jimin aveva le mani infilate sotto la maglia di Jungkook e quest'ultimo gli stava stringendo con decisione il fondoschiena.

Che la scena gli piacesse e lo invogliasse ad unirsi a loro era ormai un dato di fatto, ma rimase fermo all'ingresso della stanza, bloccato dall'ansia.

"Che succede, sentivi già la nostra mancanza?"

Alzò gli occhi al cielo con ironico fastidio alla domanda di Jimin, cercando di ignorare i battiti del proprio cuore, ed incrociò le braccia appoggiandosi allo stipite della porta.

"In realtà mi serviva solo sapere quali sono i piani per il pranzo, perché non so voi, ma io ho parecchia fame."

Sviò il discorso in fretta, inumidendosi le labbra divenute secche non appena il corvino lo squadrò da capo a piedi che aveva ancora il fiatone e l'orlo della maglietta alzato, affascinante come sempre.

"Che ne dite hyungs di fare del ramen istantaneo al volo con qualche uovo e un po' di verdure? Intanto che dobbiamo ancora finire di svuotare i bagagli."

Non era una cattiva idea e in silenzio i tre tornarono nella zona giorno, dividendosi i compiti: a Taehyung furono affidate le verdure da tagliare e rimboccatosi le maniche afferrò il coltello.

Jimin alle sue spalle aveva già iniziato a curiosare nelle mensole alla ricerca delle stoviglie per apparecchiare, mentre Jungkook stava già riempiendo d'acqua una capiente pentola.

Non era male lavorare così in silenzio, ognuno per conto suo, ma abbastanza vicini da percepire le rispettive presenze oltre ai rumori di sottofondo: il suono del fuoco che il corvino aveva appena acceso, il tintinnio delle bacchette in metallo che il maggiore stava posando sul tavolo...

Una scena quotidiana che non aveva nulla da invidiare ad un appartamento di semplici universitari o addirittura di una famiglia felice.

Ebbe un tuffo al cuore nell'immaginare delle scene simili e si ritrovò incapace di trattenere un sorriso.

Era questa la sensazione di calore cui Jungkook aveva accennato esprimendo il suo desiderio di approfondire il rapporto?

Non ne aveva la più pallida idea.

Il corvino mai era entrato nei dettagli spiegando di preciso cosa provasse nello stare insieme a loro e di esperienze amorose Taehyung ne aveva praticamente zero.

Insomma, nulla che lo potesse aiutare a decifrare quella strana sensazione allo stomaco.

"Merda!"

Lasciò cadere il coltello con una smorfia dolorante, il cipollotto sul tagliere ora color cremisi, e Jimin fu rapido come un ghepardo nell'affiancarlo al lavandino.

"A cosa cazzo stavi pensando per distrarti dopo neanche due minuti?!"

Taehyung rimase sorpreso nel notare come, nella sua voce, non vi fosse alcun accenno di rimprovero o scherno per la sua goffaggine; era però evidente la sua preoccupazione mentre si allungava a prendere della carta assorbente premendola sul dito del minore appena chiuse l'acqua.

"Jungkook, cerca se in bagno ci sono disinfettante e cerotti."

In realtà era un taglio abbastanza superficiale che probabilmente non necessitava effettivamente di tutte quelle cure, ma Taehyung rimase in silenzio con le guance rosse d'imbarazzo.

Non solo aveva fatto una pessima figura, ma adesso aveva addosso le attenzioni di entrambi proprio in un momento di debolezza in cui si stava interrogando -per l'ennesima volta- riguardo cosa provasse per loro.

Come poteva non arrossire quando quei due si stavano facendo il quattro per lui?

Il corvino subito era corso a passo svelto alla ricerca di un kit di pronto soccorso, mentre Jimin con estrema delicatezza cercava di non fargli male mentre avvolgeva il taglio con la carta; lo facevano sentire come una dama d'altri tempi circondata da decine di serve a sua disposizione.

Si sedette composto quando Jungkook glielo chiese per poterlo bendare e continuò a non aprire bocca quando lo osservò tamponare con il disinfettante prima di applicare un cerotto.

Stava in ginocchio davanti a lui, l'espressione concentrata ed i movimenti sicuri mentre si prendeva cura di lui, ed una vampata di calore ancora più intensa gli arrossò persino le orecchie.

Soltanto poi ringraziò con un sussurro appena udibile e gli altri due gli sorrisero con la medesima gentilezza.

"Scambiamoci dai: ci penso io alle verdure."

Disse il maggiore e Taehyung altro non poté fare se non annuire mentre il suo cuore stava ancora battendo forte inspiegabilmente.

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SPAZIO POLIPETTA 🐙

E siamo finalmente di nuovo qui cuties!

Chiedo scusa per il ritardo: per chi non mi seguisse su Instagram dove ho spiegato tutto, questi ultimo periodo è stato estremamente stressante per me per vari motivi, fra cui influenza, esami, un caro amico in ospedale e il funerale di un amico di famiglia... insomma, di tutto e di più.

Ma ora sono tornata operativa e, sempre con doppi aggiornamenti settimanali il sabato e il mercoledì, vi porterò un po' di nuovi contenuti.

Che dire, siete pront* a vedere cosa succederà durante questa vacanza di Taehyung, Jungkook e Jimin? Vi aspettate qualcosa di particolare?

Two Is Better Than One [TAEMINKOOK]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora