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Il contrasto fra il freddo della bufera di neve sull'inguine scoperto ed il bollore della bocca di Jimin attorno alla propria lunghezza era semplicemente divino dal punto di vista di Taehyung.

Non era la prima volta che gli capitava di ottenere un lavoretto nel cuore di una notte invernale, quando le temperature erano basse, ma erano comunque eventi rari -dovuto al fatto che doveva nascondersi in quanto omosessuale- che lo lasciavano sempre senza parole.

Accarezzò quei capelli azzurri rimanendo nuovamente stupito dalla loro morbidezza nonostante la tinta, e un mugugno del maggiore gli fece rallentare momentaneamente i movimenti del bacino.

"Se c'è qualche problema basta che schiocchi le dita hyung, lo sai."

Era già da qualche minuto che proseguivano, l'erezione del castano ormai di pietra e i loro corpi ricoperti di pelle d'oca, ed il maggiore non aveva mai ripreso fiato: forse stava esagerando un pochino...

Jimin in tutta risposta -quasi a voler dimostrare che non desiderava rallentare, ma l'esatto opposto- iniziò a succhiare con più decisione e a chiudere la bocca con maggior forza, quel tanto che bastava ad aumentare la sensazione di stretta senza causare dolore.

Ovviamente Taehyung non poté che gettare la testa all'indietro e soffocare un gemito gutturale nel sentire quell'aumentata pressione sul suo punto più sensibile.

"Ok ok ho capito... comunque madonna quanto sei bravo."

Non riuscì a non dirlo, incapace di trattenere quel complimento che gli pizzicava sulla punta della lingua sia perché effettivamente lo pensava, sia perché sapeva quanto a Jimin piacesse venir lodato in ambito sessuale.

Era un uomo estremamente orgoglioso in fatto di rapporti e ricevere apprezzamenti diretti lo rendeva felice come un bambino in un negozio di caramelle, ma forse Taehyung aveva sbagliato i calcoli.

Jimin infatti con una mano andò ad abbassare i pantaloni del castano anche sul dietro, scoprendo così dapprima i boxer e poi la pelle calda dei glutei.

Taehyung rabbrividì nel sentire l'aria fredda anche in quella zona, ma solo quando Jimin andò ad infilare i polpastrello lungo la fessura fra le natiche si contrasse.

"Fermati hyung."

Per quanto di base l'essere passivo non gli dispiacesse, in quel momento nella sua mente vi erano tutt'altri desideri e strinse il polso di Jimin nel vano tentativo di fermarlo.

"Hyung..."

Lo chiamò nuovamente, stavolta con più vigore e decisione nel timbro vocale, e l'azzurro si staccò dal suo membro con uno schiocco umido ed un filo di saliva che ancora lo collegava alla punta del condom.

"Come puoi pretendere che io stia fermo quando sei così sexy e la tua voce diventa così roca... dio è la cosa più eccitante del mondo."

Gli si fermò per un attimo il fiato in gola e qualcosa si mosse all'interno del suo cervello, una piccola levetta che fino a quel momento aveva tenuta rinchiusa quella eccitazione cieca e animalesca maledettamente difficile da controllare.

Fu in quell'istante che, perdendo ogni freno inibitorio, afferrò per con più decisione il braccio Jimin e lo costrinse ad alzarsi di colpo, ignorando il suo leggero traballare a causa delle gambe intorpidite.

Lo attirò a sé con uno scatto, facendo collidere i loro corpi, e con l'altra mano gli strinse la nuca facendogli girare il volto quel tanto che bastava affinché il suo orecchio fosse davanti alle sue labbra.

"Allora che ne dici di lasciarti scopare?"

"Qui?"

"Qui."

L'espressione di sgomento di Jimin si trasformò lentamente in una giocosamente maliziosa.

Il modo in cui riusciva ad apprezzare anche il più repentineo cambio di dinamica senza battere ciglio era -a detta di Taehyung- semplicemente mostruoso: a lui bastava fare sesso, che fosse passivo o attivo non gli interessava minimamente.

Un poco invidiava questa sua capacità di adattamento tanto immediata, ma dall'altra sapeva che era Jimin quello "particolare" e non lui ad avere qualche difetto ad avere preferenze maggiormente definite.

"Però dobbiamo fare in fretta, che qua mi sto congelando."

Le mani di Taehyung corsero veloci a slacciargli la cintura, bramose al pensiero di toccare di nuovo quella carne calda e morbida, e le loro bocche si incontrarono spontaneamente a mezz'aria.

La lingua di Jimin era estremamente bagnata a causa dello sforzo nella produzione della saliva in modo da rendere più scorrevole i propri precedenti movimenti sulla lunghezza del minore, e Taehyung rabbrividì mentre con le dita andava ad afferrargli i glutei nudi.

Non vedeva l'ora di sentirli sbattere contro il proprio inguine in una sinfonia di suoni oscenamente erotici.

"Fatemi capire: io sono di là a preparare il nostro nido d'amore con tanta cura e voi siete qui a divertirvi voi due soltanto? Così mi spezzate il cuore hyungs!"

I due si girarono di scatto interrompendo il bacio con uno schiocco umido e rimasero sorpresi nel vedere sulla soglia della porta proprio il padrone di casa che non avevano sentito arrivare a causa del forte ululare del vento.

Jungkook teneva una mano sul petto e l'espressione triste -con tanto di labbro inferiore in fuori- enfatizzava il proprio fasullo senso di tradimento; Jimin subito ridacchiò asciugandosi col dorso della mano le labbra ancora umide.

"Come se io non ti avessi già soddisfatto più che a sufficienza prima di andare allo Space."

Fu solo in quel momento che Taehyung collegò i puntini realizzando il perché Jungkook avesse prima camminato zoppicando un poco e si lasciò sfuggire un piccolo fischio.

"Allora sei davvero uno switch."

Il corvino alzò un sopracciglio.

"Certo che lo sono hyung, pensavi avessi mentito?"

Scosse il capo, ma in realtà un poco di dubbi li aveva effettivamente avuti: Jungkook, oltre ad essere un uomo ben piazzato, aveva quel fascino virile che lo rendeva perfetto nel ruolo dell'attivo.

Le sue espressioni facciali, il suo modo di porsi ed il suo linguaggio corporeo, tutto nel momento del rapporto gli dava un'aura da dominatore.

Per questo Taehyung non era mai riuscito ad immaginarselo ricevere anziché dare, ma ora che ne aveva la conferma la sua mente non poteva che viaggiare ed immaginarsi di tutto e di più.

Ma erano pensieri al momento in secondo piano: Jimin era lì contro di lui con i pantaloni abbassati e gli occhi languidi di piacere, impossibile concentrarsi su altro.

"Hyungs, posso guardarvi?"

Jungkook lo chiese senza nemmeno un minimo di esitazione, le braccia incrociate e un visibile principio di erezione mal celato dai pantaloni della tuta blu, e Taehyung sorrise appena con giocosa malizia.

Si voltò verso il più grande dei tre e trovando un'espressione accondiscente se non addirittura entusiasta annuì al corvino.

"Mi raccomando: non staccarci gli occhi di dosso."

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SPAZIO POLIPETTA 🐙

Non so se si è intuito, ma sto approfittando di questa storia per provare a descrivere scene esplicite di diversa tipologia, con contesti e kink differenti dal solito, ahahahaha.

Cosa ne pensate cuties? Spero vi piaccia!

Ma ho una domanda ancora più importante che è nata da una discussione che ho avuto di recente con una di voi: se foste all'interno di questa storia, vorreste essere la quarta persona in questo rapporto, oppure "invidiate" uno dei tre protagonisti e vorreste prenderne il posto? E se sì, chi dei tre?

Two Is Better Than One [TAEMINKOOK]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora