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"Uhm, allora ciao."

Taehyung era fermo davanti al proprio condominio, lo sguardo incerto che saltellava da Jungkook a Jimin.

La serata si era conclusa in fretta e furia, non appena quel gruppetto di persone erano entrate nel vicoletto dove si erano rintanati loro tre.

Continuare in pubblico quanto iniziato era fuori questione e cercare un'altro luogo appartato lontano da occhi indiscreti e videosorveglianza era qualcosa che nessuno dei tre aveva voglia di fare: avevano dovuto attendere silenziosi che i propri membri tornassero tranquilli.

Era stato un inferno sopprimere l'eccitazione con davanti proprio i motivi di essa, soprattutto quando le labbra ancora gli pulsavano per i mille baci di Jungkook ed il collo martoriato da Jimin conservava ancora gli ultimi rimasugli della sua saliva fredda nella notte.

Era stato semplicemente magnifico, un'esperienza impossibile da paragonare a qualsiasi altra scappatella avuta in precedenza, ma una punta di ansia -tipica delle novità che non si sanno ancora gestire- gli infastidiva lo stomaco.

Ci aveva riflettuto durante tutto il tragitto verso casa, offerto da Jungkook che aveva bevuto solamente un drink abbastanza leggero.

Taehyung, nel concreto, non aveva la benché minima idea di in cosa si stesse cacciando.

Non sapeva le intenzioni dei due -oltre al semplice infilarsi nei suoi pantaloni- e anche ne fosse stato a conoscenza non avrebbe saputo come comportarsi.

Era una dinamica a lui completamente nuova, ignota: non l'aveva mai vissuta sulla propria pelle e non conosceva nemmeno qualcuno che avesse affrontato anche solo una parvenza di quella strana perversione a tre cui chiedere consiglio.

Ma Taehyung non aveva il prosciutto sugli occhi e aveva capito in fretta che non gli dispiacesse affatto trovarsi fra due persone ugualmente interessate a lui che non competevano per le sue attenzioni, ma che anzi collaboravano.

Più di così però non riusciva a formulare, non ancora.

Prese le chiavi dalla tasca dei jeans e infilò quella corretta nella serratura, stranamente al primo colpo.

"Hey."

Si fermò subito ed ebbe appena il tempo di voltarsi che Jimin si era già sporto verso di lui, le mani dietro la schiena con fare giocoso, spensierato, ma gli occhi pieni di malizia.

"Non ci dai neanche un bacino di arrivederci?"

Le sue guance si fecero rosse al pensiero dei baci scambiati fino a poco prima e rimase immobile con gli occhi che alternavano su di loro, incapace di trovare il coraggio di sporgersi.

Un bacio adesso? Davanti alla porta di casa?!

Avendo capito che la causa della sua mancata reazione attiva fossero pensieri superflui e non un'effettiva mancanza di voglia di farlo, Jungkook prese le redini della situazione.

Bastò percorrere quel metro di distanza e fu capace di spingere indietro Taehyung lontano dalle telecamere di sicurezza e dargli un leggero bacio a stampo, tenendogli la nuca per non farselo sfuggire e prendendosi un secondo in più per accarezzargli la cute sensibile.

"Mi raccomando: mandami un messaggio, così mi salvo il tuo contatto."

Taehyung annuì a fior di labbra, la mente nuovamente limpida; durante il tragitto Jungkook gli aveva dettato il suo numero e, per ovvi motivi, lui non aveva potuto ricambiare.

L'idea di avere una connessione anche online lo metteva in ansia.

Non era una persona che amava molto il chattare e per di più il corvino era un mezzo sconosciuto.

Two Is Better Than One [TAEMINKOOK]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora