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Quando Taehyung aprì gli occhi erano già le otto ed i raggi di un timido sole attraversavano la coltre di nuvole chiare oltre le finestre, chiuse ad attutire il rumore del traffico mattutino e a tener fuori il freddo di dicembre.

Rimase immobile, ad attendere che il proprio corpo si svegliasse del tutto, e ne approfittò per riflettere un attimo sulla notte appena conclusasi.

Anche se gli dolevano un pochino la mandibola ed il collo, ne era decisamente valsa la pena.

La premura con cui Jimin e Jungkook si erano assicurati di trattarlo in quella sua nuova esperienza era stata ciò che gli aveva permesso di godersela al cento per cento: la fiducia che era riuscito a riporre in loro era stata indispensabile per permettergli di abbandonare dietro di sé tutte le ansie.

Affondò il naso nel piumone che creava una piacevole culla di tepore al di sotto di esso conservava il profumo di tutti e tre.

Dio, quanto avrebbe voluto poter rimanere sdraiato lì per l'eternità, amava il proprio letto!

Ma quando si rigirò alla ricerca di una posizione più comoda aggrottò le sopracciglia nel trovare solo i capelli arruffati di Jimin sbucare fra i cuscini.

E Jungkook?

Fu allora che i suoi sensi ripresero a funzionare a dovere e gli giunsero alle orecchie dei rumori lontani, fuori dalla camera.

Decise quindi di alzarsi controvoglia: avrebbe preferito dormicchiare un altro poco, ma era ormai troppo sveglio e non si fidava al cento per cento di Jungkook.

Un conto era scoparci, un altro lasciarlo gironzolare nel proprio appartamento senza osservarlo almeno da lontano.

Corse in punta di piedi all'armadio per prendere qualcosa da mettersi addosso -rimanere nudo con quella temperatura sarebbe stato da pazzi-.

Indossò così una tuta a caso e si girò un'ultima volta: nel vedere le spalle di Jimin scoperte si affrettò a sistemare il piumone, coprendolo con cura.

Dio, era adorabile con quella zazzera spettinata e le guance paffute, possibile fosse lo stesso ragazzo che la sera precedente aveva goduto a gran voce parlando con voce melliflua?

Se solo si fosse occupato maggiormente di sé stesso abbandonando il giro della droga e delle cattive compagnie non avrebbe faticato affatto nel farsi nuove amicizie con quel suo bel faccino e la personalità solare.

Era proprio un peccato.

Si ritrasse in fretta, non volendo svegliarlo dopo tutti gli sforzi fatti la sera precedente nel far godere lui e Jungkook assieme -sperava vivamente che una volta alzatosi non avesse avuto troppo mal di schiena-.

Si chiuse la porta alle spalle e come un segugio inseguì i rumori metallici cercandone la fonte: finalmente trovò il corvino intento a fare chissà che cosa davanti al lavello della cucina.

"Che stai facendo?"

Il minore si voltò di scatto e, non appena i loro occhi s'incrociarono, un accenno di sorriso gli incurvò le labbra.

"Ho l'abitudine di svegliarmi presto: ho pensato che dare una sistemata poteva essere una buona idea. Ieri sera abbiamo lasciato tutte le stoviglie sporche."

Taehyung, già più tranquillo nel vedere non stesse curiosando fra le sue cose, si avvicinò ringraziandolo -evitando di lamentarsi falsamente della sua gentilezza perché "oh no, ma sei un ospite non puoi fare certe cose, ci penso io!"- e allungò il viso oltre la sua spalla.

Ormai gli mancavano soltanto un paio di bicchieri e la ciotolina dove aveva messo il kimchi con cui accompagnare il pollo fritto.

"Come ti senti?"

Two Is Better Than One [TAEMINKOOK]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora