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La zuppa alle verdure che Jimin aveva preparato era ottima, un perfetto connubio di sapori e consistenze che si accostava da dio al riso, inoltre un brodo caldo era l'ideale per iniziare una fredda giornata come quella.

Taehyung si sentiva viziato: non solo i due avevano portato la cena della sera precedente, ma Jungkook aveva pure lavato le stoviglie e Jimin aveva preparato la colazione.

Un servizio dieci su dieci.

Si erano sistemati al tavolo della cucina -Taehyung capotavola e gli altri due uno per parte- non appena i più piccoli avevano finito di rivestirsi.

I capelli di entrambi erano ancora umidi, ma nonostante ciò nessuno dei due era intenzionato ad andare ad asciugarli col phon, non quando Jimin aveva, per l'appunto, preparato quella colazione ottima.

"Perché non mi hai mai cucinato quando venivo da te la notte hyung?"

"Perché ogni volta te ne vai via di fretta, non me ne lasci il tempo!"

Jungkook, sentendosi accusato, lasciò perdere il discorso tornando ad abbassare lo sguardo sulla propria ciotola e Taehyung non si trattenne dal sorridere.

Era quasi sul punto di esplodere in una risata leggera, sfogo di tutte le ansie che fino a dodici ore prima lo avevano attanagliato.

Perché stare con loro due era semplicemente wow, decisamente più spontaneo di quel che pensava.

Non riusciva a trovare delle parole capaci di esprimere quel mix di emozioni che stava provando: c'era sicuramente tanta soddisfazione, ma anche una punta di delusione giacché ormai i "giochi" erano finiti, un senso di leggerezza generale per la semplicità della situazione e chissà cos'altro.

Insomma, un tumulto indescrivibile che però, nel complesso, era decisamente positivo.

Probabilmente era perché aveva ancora la mente annebbiata parzialmente dall'orgasmo e dal calore dell'acqua della doccia ancora impresso nella sua pelle che non riusciva a ragionare per bene, ma comunque l'adrenalina nel suo corpo girava veloce.

Era felice ed appagato come mai era stato prima di allora, non per quanto riguardava il sesso per lo meno.

Non che avesse mai faticato molto nel trovare qualcuno con cui spassarsela -il suo fisico ed i lineamenti quasi regali del suo volto erano più che sufficienti ad assicurargli compagnia ogni volta la desiderasse-, ma la sensazione di leggerezza e di assenza di pensieri di quel momento era diversa.

Non si trattava di semplicità dovuta alla banalità del trovare un partner senza sforzi, ma di un relax interiore che aveva le radici più a fondo nella sua testa piena di stress fino all'orlo.

Jimin e Jungkook erano risultati più affidabili del previsto, pronti a venirgli incontro e ad agire con maturità quando necessario, e la pace che questa sicurezza gli regalava era impagabile.

Si sentiva al sicuro in quella bolla di soddisfacente erotismo e tranquilla condivisione di spazi e tempo.

"Ragazzi, come vi è sembrato?"

Il tintinnio delle posate terminò: i due adesso erano fermi, intenti a fissarlo in attesa di maggiori spiegazioni per quella domanda a bruciapelo che permettessero loro di capire a cosa si stesse riferendo.

Taehyung si inumidì le labbra, poi riprese a parlare spostando lo sguardo dall'uno all'altro.

"Noi tre insieme... vi è piaciuto?"

"Parecchio, ammetto che non pensavo sarebbe andata così bene al primo tentativo."

Jimin non dovette pensarci su nemmeno un secondo ed il castano per poco non arrossì a quella dichiarazione così spontanea.

"Confermo le parole di Jimin-hyung; quando mi ha proposto di provarci anche con te dopo che ci siamo visti la prima volta ero abbastanza scettico. Non avendo mai avuto esperienze simili credevo sarebbe stato troppo impegnativo trovare un modo per organizzarsi decentemente, invece..."

Già lo aveva intuito che fra i due fosse stato l'azzurro a prendere l'iniziativa, e se di solito le sue avances lo infastidivano -soprattutto considerando il fatto che gli si avvicinava dopo turni massacranti di otto ore- era grato che stavolta avesse insistito.

Vi aveva guadagnato non solo un ottimo sfogo di tutta quella frustrazione sessuale accumulata, ma anche un rapporto fresco e la possibilità di conoscere meglio due ragazzi decisamente interessanti.

Perché effettivamente lui di Jimin sapeva solo il numero di cellulare, i prezzi di vendita della droga e il fatto che amasse da morire l'alcol ed il sesso.

Ma ora lo vedeva sotto una luce diversa: era sì privo di qualsiasi freno inibitore, ma la cosa non lo rendeva solo fastidiosamente sopra le righe, gli permetteva anche di farlo sentire a suo agio.

Era decisamente più semplice aprirsi con qualcuno che non teneva nulla nascosto, rispetto a chi invece non si esprimeva mai risultando quasi incomprensibile.

E poi c'era Jungkook, lui sì che invece era chiuso!

Ma nonostante ciò si sentiva a suo agio con lui: il suo linguaggio non verbale era semplice, facile da capire, e la compatibilità sessuale era innegabile, per ora -mancavano ancora parecchie dinamiche da provare-.

"Per me è lo stesso. Mi è piaciuto molto stare con voi e mi scuso se ci ho messo qualche giorno prima di acconsentire... ma sappiate che sono pronto a proseguire con questo rapporto. Voi?"

Ormai il ruolo di Taehyung nelle conversazioni era diventato quello dell'addetto alle domande e pian pianino iniziava a sentirsi più coraggioso nel farle.

Vedendo come gli altri due rispondessero senza farsi troppi problemi e senza guardarlo storto per le continue richieste lo faceva sentire a proprio agio, anche se erano domande stupide come quest'ultima.

Perché lui sapeva perfettamente che entrambi avrebbero risposto che sì, avrebbero desiderato continuare quel loro rapporto, ma a Taehyung serviva sentirlo dir loro direttamente, per averne la sicurezza.

"A me piacerebbe molto vederci ancora, magari nei weekend?"

Scosse il capo alla proposta di Jimin.

"Lavoro in una discoteca hyung, i fine settimana sono le serate più pesanti per me, quando stacco ho solo voglia di dormire... difficilmente sarei di gran compagnia."

"Effettivamente hai ragione... e se fosse fra tre giorni hyung? Il giovedì."

Ci fu un attimo di silenzio, i due più grandi che facevano mente locale per ricordare tutti i rispettivi impegni, e non trovandone nemmeno uno per quella serata annuirono entrambi.

"Per luogo e ora ci metteremo d'accordo con calma, dai."

Tutti d'accordo tornarono a concentrarsi sulle scodelle di zuppa e di riso, scaldandosi dall'interno mentre fuori la neve continuava a scendere come in un film romantico.

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SPAZIO POLIPETTA🐙

Finalmente un capitolo senza smut ahahahah!

Nelle ultime settimane direi che ho abbondato parecchio, fa abbastanza strano pubblicare qualcosa di diverso... spero che la storia vi stia comunque risultando lineare e scorrevole cuties!

Anche perché siamo giunti ad un punto importante della trama: i nostri tre beniamini hanno finalmente deciso di avere un rapporto stabile, cosa ne pensate? Avreste fatto lo stesso, oppure avreste aspettato a fare questa scelta?

Two Is Better Than One [TAEMINKOOK]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora