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Non era neanche mezzanotte e un quarto che Jimin e Taehyung erano già spalmati l'uno contro l'altro accanto alla porta sul retro dello Space, lì dove erano soliti scambiarsi erba, denaro e saliva.

Quella volta si stavano concentrando sull'ultima cosa.

Jimin era stato impaziente come suo solito e non aveva nemmeno lasciato il tempo a Taehyung di allacciarsi il cappotto fino in cima che subito gli aveva rubato le labbra con un bacio mozzafiato.

L'altro non se n'era certo lamentato anzi, aveva ricambiato con piacere quell'assalto lussurioso, ma un accenno di prudenza caratterizzava i suoi movimenti perché se Jimin era stato così rapido, la cosa stava a significare che o era già brillo, o aveva fumato qualcosa prima ancora di entrare nel locale.

Probabilmente la prima delle due, giacché non sentiva alcun odore o retrogusto che gli ricordasse la marijuana, soltanto quello dell'Irish coffee che gli aveva servito egli stesso.

Il castano infilò la lingua nella sua bocca e nel sentirlo mugugnare contro le proprie labbra un sorrisetto gli incurvò le labbra.

Era inutile: anche se trovava insopportabile il comportamento spesso superficiale ed infantile di Jimin, non appena assaggiava il suo corpo tutto quell'astio spariva nel nulla.

Si tirò indietro, prendendo fiato a bocca aperta e lasciando che la nuvoletta creata dal suo respiro andasse a disperdersi sul viso del maggiore.

Lo sguardo gli cadde sulla sua giacca azzurra in tinta coi capelli e alzò una mano -precedentemente stretta sul suo fianco- andando ad abbassare la zip quel tanto che bastava per scoprire il candido collo di Jimin.

Quest'ultimo comprese subito il motivo della cosa e non ci pensò due volte prima di inclinare il capo, lasciandogli la completa libertà di agire.

Taehyung gli baciò quindi la gola, proprio sul pomo d'Adamo, e da lì lasciò una lunga scia di stampi a fior di labbra fino all'inizio della clavicola appena sporgente dalla camicetta.

Quasi volesse prendersi la rivincita per la tortura subita quando erano usciti assieme a Jungkook in discoteca, si prese il proprio tempo, ascoltando con piacere ogni sospiro di Jimin in risposta agli schiocchi delle proprie labbra sulla sua pelle nivea.

Era strano che il maggiore fosse così accondiscente -di solito cercava sempre il comando-, ma non gli dispiaceva affatto.

Lo faceva sentire potente, un diavolo servo di Lucifero intento a tormentare la povera anima di un peccatore come gli pareva, senza limiti.

Si trattenne, riuscendo così a non marchiare con stampi violacei il collo dell'altro, ma quando le dita di Jimin corsero alla patta dei suoi pantaloni subito andò ad afferrargli il polso, fermandolo.

"Hyung, non possiamo. Non qui."

Gli sarebbe piaciuto da morire farsi fare un bel lavoretto -sia che fosse di mano, sia che fosse di bocca-, ma non era fattibile.

Un conto era interrompere velocemente un bacio al sentire dei passi o delle voci, un'altro era doversi riallacciare i jeans in tempo.

Jimin non diede peso alle sue parole di preoccupazione e con la mano libera fu lui a prendere quella dell'altro costringendolo a poggiare la mano sulla propria intimità, a mostrarne la durezza.

"Siamo messi uguali Tae."

Taehyung, dopo un iniziale stupire, con un sorrisetto si chinò sul suo orecchio baciandone la parte più alta che sapeva per certo fosse un punto estremamente sensibile per il ragazzo dai capelli azzurri.

"lo so hyung, ma non vorrai mica far aspettare Jungkook?"

Decise di far leva su un'altra cosa, sicuro che stavolta avrebbe funzionato, e infatti Jimin alzò gli occhi al cielo con uno sbuffo, ma nonostante ciò si tirò indietro chiudendo la zip della giacca per coprirsi il collo.

"Sappi che a casa dovrai farti perdonare."

Borbottò dopo avergli dato la schiena e Taehyung trattenne a stento una risatina nell'osservarlo mentre usciva dal vicoletto avviandosi verso il condominio.

Lo rincorse con passo svelto, la stanchezza della serata improvvisamente diminuita e le labbra che ancora sapevano di caffè.

Non appena gli fu accanto cacciò subito le mani nelle ampie tasche della giacca, per tenerle al sicuro dal freddo.

Perché sì, sarebbe stato estremamente romantico tenersi per mano in mezzo alla neve soffice sul marciapiede, ma uno, non avevano una relazione sentimentale di quel genere, e due, faceva davvero troppo freddo per rimanere a dita scoperte.

Rimase in silenzio, ascoltando distrattamente Jimin canticchiare a bassa voce uno di quei tormentoni orecchiabili di Natale che in quel periodo erano ovunque, l'irritazione per il mancato orgasmo già svanita.

Per Taehyung andarsene da lavoro a quell'ora era una cosa che aveva sempre odiato: il peso della stanchezza sulle spalle, il buio opprimente e le insegne luminose apatiche erano... deprimenti.

Per quanto la strada fosse breve, ogni fottuta volta sembrava una maratona infinita in mezzo al vuoto cosmico da portare a termine solamente per poter crollare sul letto sfinito.

Ma avere accanto Jimin, Jungkook od entrambi rendeva la cosa completamente differente.

Il sonno -per quanto permanesse- si faceva più sopportabile ed il malumore causato dalla notte e dalle persone ubriache sui marciapiedi si affievoliva.

Quei due erano talmente diversi rispetto a lui che accendevano la sua curiosità costringendolo in qualche modo a rimanere sull'attenti, ignorando le ombre circostanti.

Era piacevole poter contare sulla loro presenza per pensare a qualcosa che non fosse il lavoro od il sonno, anche senza dover per forza parlare.

Sicuramente fra il camminare e il fare sesso la seconda era decisamente la migliore delle due opzioni per aiutarlo a combattere lo stress, ma anche la prima non era affatto una brutta cosa.

Una vibrazione nella tasca attirò la sua attenzione.

Il trio delle meraviglie ✨

Jungkook
allora hyungs, siete partiti?

yes, siamo per strada, un paio di minuti e saremo lì.

Infatti fortunatamente non era una camminata troppo impegnativa e, come previsto da Taehyung, bastarono poche decine di secondi per arrivare a destinazione.

Riuscirono anche a schivare la nuova ondata di neve, mettendo piede nell'atrio del condominio nell'istante esatto in cui i primi fiocchi iniziarono a cadere.

Mancavano solo due rampe di scale e sarebbe iniziata finalmente la nottata che Taehyung tanto aveva atteso.

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SPAZIO POLIPETTA 🐙

Spero che anche questo capitolo vi sia piaciuto cuties!

Pian pianino il rapporto fra i nostri protagonisti si sta consolidando, cosa ne pensate di questa piega? Come si evolverà in futuro secondo voi?

Two Is Better Than One [TAEMINKOOK]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora