"Quando cadi in basso,
così in basso da non riuscire più a vedere la luce,
ricorda che l'unica luce di cui hai davvero bisogno, sei tu."<<Che succede Clary, apri>> era la voce profonda di Liam.
Dopo aver parlato con Grace, sia io che Sofi avevamo deciso di andare per davvero nelle nostre camere, emotivamente sconfitte e trascinando con noi l'amaro magone nero di quanto avevamo appreso.
Avevamo detto a Grace che avrebbe dovuto denunciarlo: le saremmo state accanto al massimo delle nostre possibilità durante quel difficile percorso, pareva essersi convinta infine nonché tranquillizzata a tal punto da raccontarci che Nicholas le aveva anche proibito di accettare un importante proposta di lavoro arrivatale qualche settimana prima come ricercatrice in Alaska, praticamente il sogno di tutta la sua vita.Arrivata in camera mia mi sentii crollare: tutta la forza che mi ero sentita in dovere di avere, che avevo sentito defluire sotto la pelle era ormai cessata del tutto.
Mi spaventava rendermi improvvisamente conto di quanto potere le persone potessero avere su chi permetteva loro di avere un po' di spazio più nelle loro vite, come non ci si riesca a fermare prima di rovinare ogni cosa. Anche Caleb, non aveva avuto il coraggio di fermarsi prima di distruggere tutto.
Aprii la porta e vidi Liam, scuro in volto, era preoccupazione quella che notavo? Entrò senza chiedere, in camera mia. Ovviamente.
<<Liam è tutto a posto, sono solo stanca>> mi affrettai a dire.
Mi guardò da sotto le ciglia folte <<Allora perché hai gli occhi arrossati?>>.
Che domanda. Si sedette al margine del letto. Era chiaro che non se ne sarebbe andato senza una spiegazione. Non potevo tuttavia raccontare quanto avevo appreso poco prima.
<<Perché ti interessa?>>
<<Rispondi alle mie domande ed io risponderò alle tue>> disse lui.
<<Liam ho avuto un momento di crollo, nulla che non sia già successo o che non accadrà nuovamente in futuro>> si rialzò guardandomi negli occhi mente si avvicinava. <<E perché sei crollata? È a causa della decine di chiamate che ricevi ogni giorno? Chi è a chiamarti ? Cassius?>> ancora sbagliava il nome di Caleb di proposito, mi fece sorridere, non immaginava nemmeno quante volte mi avesse chiamato.Sentir pronunciare a Liam il suo nome mi faceva venire i brividi, anche se sbagliato.
<<Sì, ma non è il motivo di questo mio momento "un po' così", quello non posso dirtelo perché non riguarda direttamente me, però sì... Caleb ha comunque deciso di rendermi questo viaggio alquanto pesante, continua a chiamarmi con numeri sconosciuti, sono sicura sia lui>> restò sorpreso, effettivamente come poteva sapere di tutte quelle chiamate. <<Scusa, tu ricevi da diverso tempo chiamate da numeri sconosciuti ed ancora non hai sporto denuncia? Non hai preso alcun provvedimento a tal proposito? Soprattutto dal momento che sai benissimo chi è l'artefice di tutte queste chiamate>> disse stizzito.
Ma cosa voleva mai saperne lui? Di cosa si impicciava? <<Liam, innanzitutto tu non sai niente, in secondo luogo ho provato a bloccarlo, ma le conseguenze sono state pessime: ha iniziato a cercare di contattarmi usando le nostre amicizie comuni oppure i miei genitori e non potevo davvero permetterlo. Inizialmente le sue chiamate non mi preoccupavano particolarmente: mi chiedeva scusa, altre volte restava semplicemente in silenzio, alcune iniziava monologhi che finivano senza che io avessi mai profferito parola, a molte altre non ho mai risposto>>.
Liam mi guardò con fare interrogatorio <<Scusa, hai ragione... solo non capisco come tu possa farti andare bene questa cosa>> mi stava innervosendo. <<Non mi faccio andar bene proprio niente, ho provato tante volte a parlarci, a farlo smettere, tante volte ho provato a spiegargli che non saremo mai potuti tornare insieme, che non avrei mai potuto perdonare quello che ha fatto>>.
Non sembrò convinto ma era evidentemente più tranquillo.
<<Beh ad ogni modo dovrà smetterla, prima o poi... quando tu starai con un'altra persona>> disse scandendo bene le ultime parole.
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Ti vedo quando chiudo gli occhi
ChickLitC'è chi dice che i sogni siano stralci di vite alternative che ci ritroviamo a vedere quando chiudiamo gli occhi, come spettatori silenziosi di un film di cui non conosceremo mai il finale. C'è chi pensa siano solo frutto dell'immaginazione e c'è ch...