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<<Che cosa hai intenzione di indossare? Cioè quale costume vorresti scegliere?>>
<<Non so Sofi, qui ce ne sono davvero tantissimi>> le risposi spostando le pesanti grucce davanti a noi.
<<Beh io probabilmente sceglierò questo>> disse lei prendendo una gruccia e tirando fuori un costume da fatina dei boschi, verde con una gonna striminzita e delle ali colorate.
<<Sono sorpresa che tu non abbia scelto quello rosa lì in fondo da principessa>> risi.
<<Oh mia cara sono felice di sorprenderti sempre, comunque voglio cambiare e fa troppo caldo per quel vestito lungo>>
Continuai la mia cernita, Raul aveva detto "mi piace il nero" la notte in cui mi avevo visto in pigiama... poi l'illuminazione, tra le grucce ricordavo di aver visto un costume da strega nero con un mantello ed un meraviglioso cappuccio in velo, tutto ricoperto da lune e stelle.
Lo avevo trovato, era lui.
Magari non avrei avuto la mia luna tatuata, ma l'avrei comunque portata con me nella speranza che in qualche modo potesse rendermi riconoscibile ai suoi occhi.

<<Comunque siamo davvero pessime negli abbinamenti>> concluse guardandoci allo specchio del camerino Sofi

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<<Comunque siamo davvero pessime negli abbinamenti>> concluse guardandoci allo specchio del camerino Sofi.
<<Come sempre d'altronde>> precisai.
<<Una fatina felice ed una strega nera, fra tanti costumi allegri disponibili...>>
Sbuffai.
<<A me piace Sofi. Siamo pronte, dai andiamo in sala e cerchiamo di beccare Raul>>
<<Va bene capo>> rispose lei iniziando a camminare come un cadetto dell'esercito.
<<Il costume da clown sarebbe stato più adatto>> le dissi ridendo.
<<Oh ma che cattiveria!>>
Ridemmo mentre raggiungevamo il salone della festa.
Erano tutti vestiti benissimo, c'erano elfi, principesse, principi, alcuni cigni, un paio di Joker, qualche suora, un Superman e mi parve addirittura di vedere Shrek infondo alla sala. C'era davvero una grande vastità di costumi.

Sofi andò a procurarci due Spritz e tornò da me, bevvi un sorso dal mio bicchiere quando mi chiese <<Pensi che riusciremo a vedere Raul? Da cosa potrebbe essersi...>> non riuscì a finire la frase.

Fu allora che lo vedemmo. Raul, era vestito da... Raul.
Cioè non era vestito da niente, non aveva neppure la divisa da chef, era solo Raul, ed era vestito di nero, ovviamente.

Indossava un elegante completo composto da un pantalone stretto nero ed una camicia sartoriale a fasciare l'evidente muscolatura e sbottonata abbastanza da non nascondere i suoi tatuaggi, la giacca piegata sul braccio destro, probabilmente aveva caldo ed anche io lo avevo guardandolo.

<<Clary... eccolo>> bisbigliò sottovoce Sofi.
<<L'ho visto Sofi... l'ho visto>> confermai.

Anche nella realtà aveva la stessa aura: riusciva a canalizzare l'attenzione, la luce, l'aria.
Mi sentii terribilmente a disagio: volevo poter fare qualcosa, ed allo stesso tempo temevo di fare qualsiasi cosa. Sofi mi spinse piano in avanti.
<<Avviciniamoci Clary, non mangia mica>>
Ci avviciniamo camminando piano, fermandoci lungo il percorso fingendo di guardare altrove e bevendo sorsi dai bicchieri di tanto in tanto.
Mi resi conto che probabilmente dall'esterno dovevamo sembrare davvero ridicole.

Ti vedo quando chiudo gli occhiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora