"I bambini sono lo specchio dei loro genitori.
Non affliggerti se ti insultano,
a loro non è stato insegnato altro,
loro non hanno altro.
Abbi pietà per coloro a cui non è
stato dato strumento per decretare chi essere."Eravamo tutti lì quando la pioggia ed il vento ci affliggevano eppure chi doveva beccarsi l'influenza? Io. Naturalmente. Chi altri.
Svegliatami dall'incubo, l'ennesimo, pensai di aver evidentemente corso una maratona per quanto avevo sudato.
Percepii immediatamente brividi di freddo sulla pelle. Mi avvolsi intorno il leggero lenzuolo estivo. Non bastò a fermare i fremiti. Mi rialzai eludendo un capogiro e raggiunsi la felpa bianca di Liam. Non avrei mai pensato di indossarla in queste condizioni. Sentii a stento il suo profumo quando la infilai ma era calda e quindi perfetta.
Il telefono vibrò "Vieni a fare colazione?" un messaggio da Liam. Raccolsi il telefono e vidi diversi messaggi precedenti, tutti suoi. "Non credo uscirò dalla mia stanza oggi, non mi sento per niente bene" gli risposi stiracchiandomi indolenzita. "Cos'hai?", rispose lui. Sbadigliai girandomi sul fianco destro prima di rispondergli "Credo di aver beccato un influenza coi fiocchi".Chiusi gli occhi per un istante, a causa delle palpebre pesanti e mi addormentai di botto per un tempo incalcolabile risvegliandomi unicamente a causa del bussare di qualcuno alla mia porta. Mi alzai con l'eleganza e delicatezza di un treno merci infilando la testa nel cappuccio della felpa. Fuori c'era Liam. Quanto era bello quella mattina, solare come sempre, la pelle abbronzata faceva spiccare i suoi occhi e doveva aver accorciato la barba ed i capelli, mi sorrideva con in mano un piatto in ceramica beige sul quale aveva due pillole, sotto ognuna di queste aveva scritto a mano su due piccoli pezzetti di un foglio a righe "paracetamolo" e "ibuprofene". Risi immediatamente.
Mi guardò offeso ma senza scoraggiarsi disse fiero <<Clary te li presento: questi sono i tuoi nuovi migliori amici>>, avrebbe potuto portarmi direttamente le due scatole dei medicinali. Ma non sarebbe stato lo stesso. <<Non ho chiamato un dottore mi pare>> gli risposi stuzzicandolo.
Entrò in camera adagiando il piatto sulla scrivania. <<Oh sì, deve averlo fatto signorina perché>> si indicò <<eccomi qui, il miglior medico della zona>> mi faceva ridere di gusto, era quella la migliore medicina. Rincarai la dose <<Sì, mi perdoni dottore lo avevo dimenticato, la ringrazio per il suo intervento. Ora che mi ha portato i medicinali, però può andare.>> dissi sorridendo. Si sedette sul letto tornando serio <<Vengo qui e ti trovo con la mia felpa, Clary così mi ammazzi >> lo aveva notato, si guardò intorno <<Dovremo sistemare questa stanza signorina, sbaglio o lei è molto disordinata?>> chiese guardando le valigie aperte sul pavimento con gli indumenti sparsi ovunque. <<Liam sei così fantastico da saper interpretare un dottore e mio padre contemporaneamente e pensa un po', ti vengono male entrambi i ruoli>> lo schernii <<sappi che non sono di grande compagnia oggi, sto per rituffarmi a letto e probabilmente guardare un film>>.
Mi guardò <<Vorrà dire che guarderemo un film, qual è il tuo genere preferito?>> chiese mentre si sfilava le ciabattine blu dai piedi e si sistemava al lato destro del letto con in mano già il telecomando.
<<Sei sicuro di non avere nient'altro di meglio da fare, tipo ad esempio andare a giocare con la moto d'acqua di Will.. a proposito, che fine ha fatto la moto ad acqua?>>. Si portò un braccio dietro al collo <<Will l'ha fatta portare a casa sua a New York, stavi ancora dormendo quando Miguel e Theo sono tornati>>. "Come sarebbe a dire" pensai per poi guardalo di traverso <<Avreste potuto svegliarmi>>, di tutta risposta fece spallucce <<Ti spiace non aver salutato Theo? Non ti perdi nulla piccola ninja e poi, non è il tuo tipo>> sentenziò per poi continuare <<Allora... non dirmi commedia romantica, ti prego>> disse agitando il telecomando. <<Beh sì, cioè anche... ma magari non oggi. Cosa ne pensi di un horror?>>. Stupito accasciò il telecomando sul letto <<Piuttosto ti autorizzo ad amputarmi entrambi gli occhi>>.
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Ti vedo quando chiudo gli occhi
Chick-LitC'è chi dice che i sogni siano stralci di vite alternative che ci ritroviamo a vedere quando chiudiamo gli occhi, come spettatori silenziosi di un film di cui non conosceremo mai il finale. C'è chi pensa siano solo frutto dell'immaginazione e c'è ch...