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"Siamo fragili come fogli di carta che lanciati nel fuoco alimentano la fiamma capace di bruciarti la carne"

Mi sorprese quel che scoprii quella sera, non mi sarei mai aspettata una simile situazione.
<<Nostro padre quattro anni fa si ammalò, un tumore terminale, non ci fu speranza. Non ci furono i suoi amati soldi a salvarlo. A quanto pare in questo mondo vige una sola giustizia divina e prevede che, a prescindere da quanto tu sia ricco, volgerà un giorno la fine anche per te e non potrai evitarla>>.
<<Mi dispiace tanto Liam, e quindi l'Anthon... perché porta il suo nome dopo tutto questo?>>.

Si voltò piano mantenendo il contatto con le mie mani e mi fu di fronte. <<Quella fu una scelta di Raul: lo Chalet fu il nostro primo investimento insieme, dopo il suo percorso di recupero un giorno si presentò alla mia porta e mi disse di voler dimostrare a nostro padre il modo corretto con il quale si potevano fare soldi. Decise di volerlo chiamare con il suo nome e fu un gesto di sfida dal momento che stava nascendo grazie al suo denaro ma non avrebbe avuto niente a che fare con il suo modo di vivere o ragionare. Si iscrisse ad un corso di cucina, poi continuò con le diverse specializzazioni e corsi, cresceva velocemente ed era bravo, in quegli anni lavorò in giro per il mondo accrescendo la sua esperienza mentre lo chalet sorgeva, stava canalizzando finalmente le sue forze nella giusta direzione, era ormai cambiato del tutto a causa di quanto era accaduto, era una persona nuova, una persona molto più difficile>>

Aveva gli occhi celesti celati da un velo di malinconia, tristezza. <<Non affliggerti Liam, quel che conta è la verità e nient'altro, è la verità è questa>> gli dissi sincera, mi slanciai sulla pianta dei piedi per raggiungerlo e baciarlo. Non ci pensai neanche per un istante, non c'era nient'altro che potessi fare o volessi fare di diverso da quello in quel preciso istante. Trovare le sue labbra e riassaporarne il sapore fu come tirare un sospiro di sollievo al termine di una maratona.

Dalila terminato il ricovero sembrava aver ripreso vita con accanto il bruno Miguel, provai sincero dispiacere per il sudaticcio braccio di lui, tormentato con costanza dalla stretta ferrea di Dalila. Potrei giurare di averla vista aggrappata fin dall'uscita dell'ospedale ed averla ritrovata ancora così all'arrivo al porto.

<<È stato davvero difficile per me>> aveva detto lei con aria affranta alla richiesta preoccupata di Grace di ottenere un resoconto su come stesse.
Mi parve comunque esagerare più di qualche volta: non che cadere in acqua durante una tempesta fosse un passatempo certo... però alzarci sopra un teatrino di pianti senza lacrime mi pareva troppo.

Raggiungemmo lo yacht ed in quel momento a bordo c'eravamo proprio tutti: Theo che se ne restava in disparte sicuramente pentito della pessima uscita avuta con Liam, Dalila seduta sulle gambe di Miguel (ovviamente), io e Sofi sui divanetti insieme a Grace che leggeva un librone davvero grande ed infine Will e Liam a debita distanza da Theo nella parte più vicina alla cucina che parlottavano fra loro chissà poi di cosa.

<<Ragazzi io non ripartirò con voi>> ci comunicò di getto Dalila. Nessuno osò interromperla, mi guardai rapidamente intorno per cercare di captare le reazioni dei presenti dalle loro espressioni alla notizia, poi tornai a guardare lei che sospirando mente guardava Miguel continuò <<Miguel mi ha chiesto di ripartire insieme a lui, naturalmente ho accettato, io seguirò lui in questi ultimi giorni e poi lui seguirà me a Parigi per la prossima stagione di sfilate>>. Lui si avvicinò baciandole le labbra rumorosamente.
Sofi mi guardò con un sopracciglio alzato.
A breve quindi avremmo perso due componenti del gruppo visto che anche Grace aveva detto che sarebbe andata via prima del previsto. Guardai Liam inespressivo in volto.

<<Ma è bellissimo!>> la prima a rispondere fu Grace posando il grosso libro. Avevo visto quasi tutti i presenti restare relativamente impassibili e commentare con frasi di circostanza quando Theo scendendo per primo dallo yacht e senza salutare il resto di noi, si rivolse a loro e disse <<Spero per voi che sia la scelta giusta>>.

Ti vedo quando chiudo gli occhiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora