Sebastian l'aveva seguita ancora una volta, deluso dalla decisione della ragazza di andare a parlare con Alan.
Quel ragazzo lo mandava in bestia.
L'aveva tradita più di una volta e non aveva neppure avuto il coraggio di dirglielo.
Tabitha ne fu devastata. Non mangiò quasi nulla per i primi tre mesi, usciva di casa con vestiti sempre più corti o scollati per attirare attenzioni di nemmeno lei sapeva chi.
Voleva soltanto sentirsi desiderata. Sebastian si domandava se la ragazza sapeva cosa volesse dire sentirsi davvero desiderata.
La prima volta che Tabitha aveva manifestato i suoi poteri fu quando il padre adottivo le rivelò la verità: sua madre l'aveva abbandonata alle porte di un ospedale. Michele aveva appena finito il suo turno al pronto soccorso quando la vide.
Era un chirurgo pediatrico e senza pensarci due volte, aveva avviato le pratiche per l'adozione.
Ci vollero due anni, ma alla fine ce l'aveva fatta.A Tabitha crollò il mondo addosso quando lesse il biglietto con solo il suo nome scritto sopra.
Michele non glielo aveva cambiato.
Niente spiegazioni, niente scuse o giustificazioni: l'avevano solo lasciata lì.
Il suo potere aveva cominciato a manifestarsi e da allora Sebastian era stato costretto a vegliare su di lei.
Nel mondo degli Immortali, Glacia Aqua strega e regina del regno di Acqua, si era fatta diversi nemici per salire al potere.
Credeva che il potere dell'Acqua avrebbe dovuto essere superiore a quello di tutti gli altri.
L'acqua era vita e morte. Nascita e distruzione.
Glacia voleva la supremazia della sua congrega.
Tutte le streghe e i maghi immortali venivano dal regno di Acqua.Si ritenevano superiori al regno di Fuoco e Aria che usavano le armi come i mortali, alcuni si erano perfino insediati fra loro.
Si credevano superiori alle idee di pace e giustizia del regno di Terra: senza la guerra, gli immortali avrebbero preso il sopravvento sulle creature mortali e rotto un equilibrio che i Terreni avevano voluto migliaia di anni prima.
Un posto in cui gli Elementi potevano coesistere: la Terra.
Glacia voleva combattere e sottomettere gli Elementi affinché tutti sapessero che il regno di Acqua era superiore a chiunque altro, ma i Terreni, avevano indetto una tregua per insediarsi nel mondo dei mortali. Non amavano le battaglie. Furono abbastanza persuasivi da convincere gli Antenati, coloro che governavano tutti gli Elementi.
Glacia, però, aveva catturato e ucciso migliaia di immortali e torturato altrettanti.
Adesso volevano vendetta.Quando Glacia aveva dato alla luce la piccola Tabitha sperava in una piccola strega potente, come lo era lei, ma la bambina non aveva dato segno di possedere alcun potere magico.
L'aveva tenuta con sé per più di un anno, ma la piccola non brillava di energia neppure quando piangeva.
Era difettosa.
L'aveva abbandonata fra i mortali, dove era il suo posto. Di certo non fra streghe e maghi.
Probabilmente, la vedeva come un ostacolo al potere, un punto debole.
Se gli altri Elementi avessero percepito la sua energia risvegliata, avrebbero rapito Tabitha per vendicarsi di Glacia e Sebastian non poteva permetterlo.
Martin conosceva Glacia e sospettava che Tabitha fosse stata solo un incidente di percorso.
Non amava quella bambina, una strega a metà, ma avrebbe visto il suo rapimento come un affronto personale e avrebbe trovato la scusa adatta per interrompere la tregua che tanto avevano faticato a raggiungere.-Se lo hai percepito tu, lo avranno fatto anche altri.- aveva dichiarato Martin al fratello -Sei il protettore di questo regno, Sebastian. Non hai scelta. Se la cattureranno per vendicarsi, Glacia-
-Lo so, fratello, lo so.- lo aveva interrotto Sebastian.
-Parlerò con Delta. Lei ci dirà come muoverci.-
I tre avevano preparato un piano sulla base delle visioni della veggente.
All'epoca non sapevano quando sarebbe successo, ma la ragazza sarebbe stata rapita da un gruppo di demoni dell'Aria e Sebastian avrebbe dovuto proteggerla.
Tabitha avrebbe visto quel gesto come eroico e avrebbe riposto la sua vita e la sua fiducia nelle mani dell'uomo. Sarebbero andati nel regno di Fuoco e lei sarebbe stata salva e così la tregua.Sebastian si agitò quando vide Alan prenderle un braccio, ma si trattenne dall'intervenire.
Alan le lasciò il braccio e il corpo teso del soldato si rilassò quasi del tutto.
Avrebbe voluto aprirgli il cranio a metà e sputarci dentro, ma non era un ragazzino di venticinque anni con un complesso di Elettra irrisolto il problema di Tabitha, erano centinaia di immortali che volevano la sua testa.
Ancora una volta, come faceva da anni, la seguì con lo sguardo.
L'aveva sempre trovata irresistibile.
I lunghi capelli castani erano legati e rivelavano quella gola esile che avrebbe potuto nascondere tutta in una mano, le labbra morbide come le guance piene che avrebbe potuto stringere fra i denti fino a farle sanguinare per lui, lasciandole i segni dei suoi morsi per pochi minuti prima che il corpo di Tabitha si rigenerasse, una volta raggiunta la piena immortalità.
Non vedeva l'ora di portarla nel suo regno.
L'avrebbe incatenata nel suo letto e avrebbe morso la carne tenera di tutto il suo corpo, l'avrebbe guardata rigenerarsi e avrebbe ricominciato da capo.
Lo avrebbe guardato con gli occhioni pieni di desiderio e quelle lunghe ciglia sarebbero state umide per le lacrime.
L'avrebbe torturata per il suo piacere ed era certo che ne avrebbe dato anche a lei.
La sua piccola pervertita che amava guardare immagini e leggere libri su donne che si sottomettevano al piacere che solo un uomo dominante come lui avrebbe potuto concederle.
Era certo che il destino gli avrebbe offerto una donna come lei con cui passare il resto della sua eternità e non vedeva l'ora di cominciare a possedere il suo piccolo corpo e la sua mente così complicata.Non vedo l'ora di essere dentro di lei, pensò passandosi distrattamente una mano sul principio di erezione che quei pensieri perversi stavano scatenando.
Tabitha era entrata e uscita già da quattro negozi diversi, ma senza comprare nulla.
L'aveva vista provare distrattamente dei trucchi sul dorso della mano e alcuni vestiti e scarpe, ma stava solo cercando di calmare i nervi prima di tornare a casa.Probabilmente, la ragazza aveva sofferto nel rivedere il ragazzo che l'aveva tradita e le aveva spezzato il suo cuore.
Il soldato sentì di nuovo la rabbia montargli dentro e l'istinto di uccidere si risvegliò prepotente. Da quando l'aveva vista la prima volta, l'istinto stava prendendo sempre più il sopravvento sulla ragione.
Strinse i pugni e si costrinse a restare lì dov'era. A seguire Tabitha e tenerla al sicuro.
Prima o poi, avrebbe avuto la sua vendetta su quel mortale.
Anche se non sapeva quando e non sapeva come.
Non c'era una legge dettata dagli Antenati per quanto riguarda l'uccidere o il torturare o anche solo imprigionare i mortali, ma non era visto di certo di buon occhio.
Prendersela con i più deboli era sempre stato segno di codardia e Sebastian non lo era mai stato in tutta la sua vita e di certo non avrebbe cominciato ad esserlo ora.
L'idea di sodomizzare quell'Alan però era veramente tanto forte...Bizz.
L'avviso di un messaggio della veggente lo avvisava.
Sebastian doveva mettere in atto la seconda parte di un piano ideato ventiquattro anni prima: prelevare Tabitha e portarla al sicuro.
Il giorno era arrivato.
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Shameless - senza vergogna
RomanceTW: Questo libro contiene scene esplicite di sesso e violenza, le tematiche non sono adatte a tutti. I protagonisti si addentreranno in una relazione tossica pregna di red flags. Se siete sensibili, non addentratevi in questo romanzo. Se invece s...